me lungo il viaggio; ma moltissimo poi da te stesso, e con l'aiuto altrui, se io riuscirò, come spero, a trasfondere e nell'animo tuo un poco del vivo
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, che me ne diede l'idea. Un giorno, dopo avermi letto e commentato il canto dei Serenti, ch'egli considerava come un miracolo di potenza descrittiva
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commercio, e me lo mise aperto sul tavolo. - Veda - mi disse - le prime pagine. Io vi cominciai a notare parole e frasi prese dagli scrittori, man mano che
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rifugge la mia indole tranquilla. Dico di più: che per me non c'è altro libro che diletti altrettanto, per poco che l'immaginazione del lettore si
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cortesemente: - È effetto del tempo, signora. Anche a me questo tempo linfatico rende la testa pesante. Fu quello uno dei suoi più "brillanti successi
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me d' una disgrazia qualsiasi, mi scrive un semplice p. c., m'ha l'aria di voler dire per canzonatura o per cavarmela. Ed è veramente canzonatura il
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- Quanto a me, consentirà che non ho bisogno - di studiar l'italiano. Sono un uomo d'affari! - Mi scusi. È forse il dialetto la lingua ufficiale
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parte, da questa strada, per avviarsi. - PIGLIARSI, per isposarsi. Pare che que' due SI PIGLINO. - Lo so DA PER ME , viene DA PER SÉ. - PILUCCARE uno
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contrapposto di valligiano, colligiano, senza trovarlo, ed eccolo qua: PIANIGIANO: me lo appiccico sulla fronte. PIANTACAROTE.... Ma questa è una parola
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PRATICA. E qui ammonisco me stesso: - Si ricordi bene, signor E. D., che si dice far LE PRATICHE da avvocato, e non la pratica, come dice lei, e far
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presentavano, durante la lettura, un'altra fuga ammirabile d'immagini, di là da quella che tu vedevi con me, seguitando le mie citazioni. E ho tralasciato voci
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facesse prendere in tasca da quasi tutti quelli che gli s'avvicinavano. Dico quasi tutti, non tutti, perché a me e a pochi altri, che sapevamo quanto
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che la tua? Non me ne maraviglierei più che tanto. C' è degli italiani che, volendo fare un viaggio di piacere e d'istruzione, vanno prima a Parigi
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di grammatica, e vedrai che salta su, smentendo subito sè stesso, e ti rimbecca: - Come? Vuoi fare il maestro a me?... Ma studia prima la lingua! E
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disgrazie partono e con che treno arrivano, per potermi regolare. Di' a Enrico che me ne impipo per me ne rido e buggerìo per baccano non sono parole
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casa tua.... e in casa mia. Se dunque per " se no - è uno dei più preziosi, non lo puoi negare. Non me ne capisco per " non me n'intendo - non è men
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. - Come? A me pure? - Sì, signorino, a lei pure, e spero che me lo permetta, poichè sa che le voglio un gran bene. Per insegnar la, lingua ai tubi
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plauso. Io avrei detto dicendo questo, s' alzarono tutt'e due, e vennero verso di me -; ma riconosco che avrei parlato con meno squisita eleganza.... T
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, baluginare, me le terrei in bocca, perché son certo che tutti quanti, udendole da me, rimarrebbero come stupiti, e direbbero fra sè, e fors'anche forte
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io m'immagino che tu abbia delle sorelle, una almeno. E poichè me l' immagino, e vedo che la signorina scrolla il capo, mi rivolgo a lei pure. Sì
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intellettuale di studiar la lingua. Per me un periodo è còme un viso umano: certi studiosi della lingua ne staccano un occhio, un orecchio, il naso, il mento, e
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un preludio sinfonico, che sono per me come una prima ispirazione efficacissima al lavoro lie sto per imprendere. Aggiungete che, raccogliendo e
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