Lasciami andar via. Tu non patirai la pena della mia colpa, tu non dovrai rispondere per me!
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Ecco! Non mi avete mai compresa: siete stati ingiustissimi verso di me, prima papà, poi tu.
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Mai; allegra, niente altro. Tu eri buono con me: però la nostra casa è stata soltanto una sala di ricreazione. Da bambina ero servita da bambola per
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Parlavo nell'irritazione... E me lo rimproveri?
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Di chi? Di me o dei bambini?
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Quelli verso me stessa.
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Non voglio occuparmene. Mi basta sapere soltanto che per me è indispensabile.
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So quel po' che me ne disse il pastore Hauser, preparandomi alla cresima. La religione è questo: la religione è quello! Quando sarò sola e libera
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Nora! E me lo dici a questo modo?
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Grazie. Ed è finita! Le chiavi son là. Per gli affari di casa, la governante è informatissima, meglio di me. Domani, dopo la mia partenza, Cristina
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È finita... E tu non penserai più a me, Nora?
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A me? O ch'io penso forse a me?
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Anche per me. E come saran contenti i bambini, Torvaldo!
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Me lo figuro.
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Mi ricordo che la cameriera ha annunziato un dottore, facendo entrare un signore nello stesso tempo che me.
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Allora immaginavo un ricco signore innamorato pazzo di me.
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Sì, ma questi me li ha dati Cristina.
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A me?
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Vuol parlare con me?
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È già informata: me lo figuravo. Mi permetta allora di domandarle se essa avrà un posto alla Banca.
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E me la procurò.
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All'epoca della malattia di suo marito, lei venne da me per un imprestito di cento scudi.
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E non le passò pel capo che commetteva una grave sconvenienza verso di me?
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Parlano spesso di me?
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Mia buona vecchierella, tu sei stata quasi una mamma per me quand'ero piccina
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Ma, cara Nora, è questo il posto da me destinato alla signora Linde.
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No, caro dottore! Non convien morire, e lasciar Torvaldo e me.
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Sono. Costei prenderà il mio posto in questa casa, quando io me ne sarò andato, costei...
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Tanto meglio. Io non comprendo che cosa possa essere. Parli. Non ha confidenza in me?
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Me lo provi. Pensi ai miei bambini!
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Meglio di quanto me ne informasse lei.
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Anche a me!
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, agii da me, da me sola! Rammentatene!
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Sì, me ne rammenterò. Intanto io ancora non capisco...
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E che me n'importa più? Siamo perduti. La lettera è nella cassetta!
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Bravo! Alfine, un pochino ti occuperai di me! Me lo prometti? Sono così in pensiero! Questa società dove dobbiamo andare... Via, per questa sera
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Non lo so: me lo son domandato sovente.
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A me la vita ha insegnato di non fidarmi nella parola d'altri.
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Non potevo agire diversamente. Volendo romperla, dovevo strapparle dal cuore l'affetto che sentiva per me.
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Avrebbe mai pensato a me?
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La mia riputazione? Quello che si dice di me?
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Me ne vado. Non fa nulla. Lei non sa, m'immagino, il mio tentativo contro Helmer.
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Sì, sì, sì, lo so che tutti i tuoi pensieri sono rivolti a me.
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Ed io me ne vanto, sai!
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Me ne faccia uno simile a me.
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Questi sono i criteri da me seguiti.
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L'onorevole Nasi, secondo me, incorse in due errori. L'uno è che egli ha valutato il
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A me duole poi anche che siano state male interpretate alcune parole che egli ha rivolte all'esercito.
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Potrebbe, secondo me, concorrere anche la Cassa depositi e prestiti.
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non era, secondo me, necessario ricorrere a tanta eccezionalità di misure.
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