insegnamento ci facevano entrare anche questo E ch' io non abbia a esser gran cosa lontano dal vero me ne fa quasi certo il vedere, che gente di
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piacevole ed istruttivo ne' giorni di festa. Voi siete in tutto cinquanta: le venticinque maggiori di anni e di studj lavoreranno con me a tale esercizio
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"Voi tutte, mie dilette compagne, avete spesso udito dire, come me, da' nostri bravi maestri, che quasi mille cinquecento anni addietro, vennero a
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: me ne rendo in colpa e ne chiedo perdono, specialmente per avere indirettamente censurato la scelta fatta dalla signora direttrice. E questa lezione
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particolari, mi contenterò d'aver parlato sin qui; lasciando così come a me riservo la cura delli studj di Torquato, allor che l'età convenevole lo
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dèttogli che doveva aver sbagliato: Sì, rispose ho sbagliato; e il procedere vostro me lo prova. Poi, invece di cinquanta scudi, pose un zero di più
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veramente. Me ne rallegro; e la conforto a continuare. "Io, seguitò la direttrice, vo' fare a tutte loro una domanda, per provare chi mi sa rispondere a tòno
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campagna: ma le piazze che vostra maestà assediava sono state prese prima che il sarto me gli finisse di cucire. "Pradon era un ignorante bell'e buono; ma
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famiglia: "E chi m' assicura che me gli darai questi incassi?" soggiunse il nostro Mignatta. - La mia onestà... - La tua onestà è bella e buona; ma non
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argomentare, se dare e stare fa dassi e stassi, anche fare dovrebbe far fassi. "Conosco, disse allora la signorina, di aver detto un bello sproposito, e me
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. Tolte queste lievi mende, il discorso della signora Zita è bello e ben condotto, e me ne rallegro da capo." "Signor maestro, disse la Eglina come
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ajuto efficacissimo agli studj della medicina, è vero per altro, che io, e malti altri con me, hanno poca fiducia in essa medicina; e tra quelli che ce
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' arte di governo, e lo feci con parole poco dicevoli al soggetto, sì che voi altre faceste spesso bocca da ridere, ed il signor maestro me ne censurò
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; ma, insegnandoci la grammatica che si abbia a dire a me pare; ed avendo anche sentito mettere in canzonella uno che scrisse, come ella ha detto io mi
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, e tu starai qui con me, dormirai nel mio letto, mangierai nella mia scodella, e lavorerai come faccio io." E la bambina disse di sì: cominciò a
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farsegli chiarire, o da me o dal signor maestro." La Giulietta, invece di aversi a male di questa censura, rise suo B tuba della sua semplicità, e
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. Pervenuta quasi alla estrema vecchiezza, morì istantaneamente verso la fine del secolo passato. "Ecco le notizie da me potute raccogliere sopra questa
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il venire un poco di là con me, che le darà il nome di questa illustre donna, ed il libro da cui ne possa, attinger notizie." E qui, licenziate le
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, nè meno una ce n' è che abbia scritto istorie? "A questa domanda, disse la direttrice, potrà forse più acconciamente di me rispondere il signor maestro
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lodata davvero per questo capo. Dubito per altro se lo studio abbia dato buon frutto in questo lavoruccio che sono per leggervi: a me, dico
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sedere sulla solita poltrona, ed a voce piuttosto alta cominciò "Onorandi precettori e valorose compagne, a me tocca di raccontare le virtù di una
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' essa gli ha chiamati; dove a me, dico la verità, peccato non mi pare: anzi mi pare un esercizio non solo dilettevole, ma anche utilissimo ad
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per me uno de' peggiori; così mi piace che si legga ora qui un capitolo di un buon libretto, che tratta assai briosamente questo argomento." E preso un
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simili; ed innanzi ad ogni altro esempio di amor filiale si metta questo ricordato oggi da me." Le signorine o la direttrice si accordarono col maestro a
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gravi cure de' nostri uomini... Io non posso stendermi ora di più su questa materia. Creda a me, signorina: pensi ad animo quieto, e ci pensino tutte
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buona, e sono buone troppo con me le mie care compagne: ma però non credo mica che il mio lavoro sia bello davvero, nè che non ci sieno di grossi
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oggi v'ho da parlare, la si chiama come me; ma, Dio mio! quanto ci corre da me a lei. La fu figliuola del duca di Ferrara, e poi moglie del marchese di
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esclamò: "Bisogna proprio esser sante! Io per me, se mi fosse toccato un marito tanto cattivo, non ci avrei avuto pazienza." E lei, continuò la direttrice
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osservazione dica pure." "Anche a me pare - disse la Eglina, che non aveva più fiatato da un pezzo - anche a me pare che queste donne avrebber fatto meglio
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cinque cose non belle nel suo bel discorso. Quel commercio di lettere della Vittoria col suo marito, non dico che sia errore; ma a me è parsa sempre
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tale l'amano e la riveriscono. Anzi, dacchè la signora Eglina me ne ha, data occasione; e tutte loro possono da qui a pochi anni aver la loro suocera
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nessuna tra loro che le sia dispiaciuto qualcosa? "Me ed altre mie compagne hanno mosso a riso le parole papà e mammà per babbo e mamma, rispose la
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appallattolavano in bocca. " Le vedo, continuò la direttrice sorridendo, le vedo correr la bugia, su per il naso; nè a me ella può dare ad intendere che chi non
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