Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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va bene. Aveva i capelli neri e crespi, come una mora: a  me  i capelli biondi piaccion di più; che so? c'è più grazia. E
tutte le vostre belle parole di onore e di sacrificio! Se  me  lo aveste detto allora, avrei... sarebbe stato un dolore
vedere chiaramente che l'amavate e che desideravate  me  soltanto come... come Rhett desidera quella Watling! Egli
cosa che è morta come Melania. Ho fatto un bel fantoccio e  me  ne sono innamorata. E quando Ashley venne a cavallo, cosí
avere Ashley; ed ora che è morta e potrei averlo, non  me  ne importa piú nulla. Il suo maledetto onore lo spingerà a
biglietto stamattina. Non crediate che esso non fosse per  me  ragione di orgoglio; ma avrebbe potuto cadere in mano degli
incontreranno le altre, non mi guarderanno neppure. Ma non  me  ne importa. E non mi sarebbe importato niente se tutti i
Wilkes. Non ho dimenticato come siete stata buona con  me  durante la guerra, a proposito del denaro per l'ospedale.
rifiutare. - Ma... debbo alla Causa... Non potevo pensare a  me  stessa quando voi offrivate tanto denaro e in oro.
no! Ma una ragazza dorrebbe esser cauta. Stasera, però, non  me  ne importa nulla davvero. - Brava! Ora cominciate a pensare
prima adolescenza di fronte alla vita senza uno scellino,  me  la son cavata discretamente. E credo che il blocco mi
inginocchiato ai miei piedi? Oh, come eri fiero dinanzi a  me  nella tua uniforme grigia! Quando giurasti eterna fede alla
la voglio io. - Va bene. So che è una pazzia, ma non  me  ne importa. Non m'importa nulla di quello che diranno. Sono
Un altro bicchier d'acqua, vi prego!" D'allora in poi  me  la passai, non felice, ma libera da molestie, nè più ebbi a
di vista la speranza di finirla coll'Ordine benedettino. Da  me  pregata, mia madre portossi a Gaeta all'incontro di Pio IX,
di mia madre, latore di quella lettera famosa, da  me  indirizzata al papa sotto la salvaguardia della
un assegnamento mensile, proporzionato alla somma da  me  versata. Insino allora aveva ricevuto pel mio mantenimento
anche quel magrissimo assegnamento mensile di sei ducati!  Me  ne rimasi dunque, come i Toscani dicono, nelle secche di
Melly - disse Rhett dolcemente - vi disturbo? Preferite che  me  ne vada? Siate sincera, vi prego. «Oh!» pensò Melania. «Si
È come una bimba caparbia; non vuole essere aiutata. Né da  me  né da nessuno. Ho tentato di persuaderla a cedere la sua
buono; ma non saremo mai in grado di restituirvelo. - Non  me  n'importa. Non vi adirate con me, miss Melly! Vi prego di
indovinate? - Non posso - replicò nuovamente stupita. - Per  me  non vi è nulla al mondo di piú prezioso di Beau, eccetto
mestizia, mi sembrò un indizio dell'affetto sincero che per  me  nutriva; al quale indizio, per maggior mia sicurezza,
d'essere sorpresi, i nostri labbri rimasero mutoli. -  Me  ne svincolai, e fuggii. Di là a pochi giorni, l'avo di
comunicarci le idee, essendo cosa oltremodo difficile per  me  il ricevere una lettera, più difficile ancora, per la
entrambi stancata la sua pazienza. L'essersi seduto a  me  dappresso, malgrado il suo divieto presentava propizia
Paolo, l'amico suo, gli fece osservare che esigeva da  me  cosa superiore alla mia volontà, non essendo presumibile
veduto da mia madre, potea vedere i balconi della casa da  me  abitata. Paolo mantenne puntualmente la promessa. Si allogò
Paolo mantenne puntualmente la promessa. Si allogò a  me  dappresso, come l'ombra mia stessa, facendo del corpo suo
Non aveva appena scesa la scala, che mia madre ordinò a  me  e a Giuseppina di prepararci per uscir di casa. "Ma che
che avessero la pazienza di attendermi, finchè con un ago  me  lo riattaccassi. "Inutile!" fece mia madre in collera.
parte offesa sono io. Può partire o restate a suo agio, non  me  ne curo più, conoscendomi innocente della colpa che
a marito, sicchè rimasi in famiglia con un'altra, a  me  maggiore d'un anno solo. Giuseppina, bella ed infelice
d'un oggetto vago, indistinto, non per anco da  me  stessa determinato. Bastava uno sguardo, un detto per
dato vederci da lontano; ma la pioggia che qualche volta  me  lo strappava; ma l'ordine di mia madre di accompagnarla in
di mia madre di accompagnarla in qualche visita, erano per  me  occasioni di grave afflizione. Vedero e corrispondere al
in casa nostra, da taluni giovani, che discorrevano a  me  d'accanto, intesi pronunziare il nome a me caro. Tesi
discorrevano a me d'accanto, intesi pronunziare il nome a  me  caro. Tesi l'orecchio, ed ascoltai. Dicevan essi che si era
abbandonarmi, ma hai pure scelto per tua dimora una casa a  me  vicina, acciocchè io ti vegga ognora al fianco della donna
un malessere, un turbamento singolare s'impadronivano di  me  con energia crescente. Cercava cambiar posizione,
Da noi le bionde son rare; quasi non se ne vedono. E io  me  ne innamorai, così, senza rifletterci. Facevo il
Lei resisteva, mi diede un morso al labbro, che credevo  me  lo avesse staccato, ma rideva.... Mi sembra ancora di
che la fece traballare e cadere a terra, venne difilato a  me  e mi si piantò dinanzi con le braccia incrociate,
hai saputo insegnar l'onore a tua figlia. — E vòlto verso  me  disse gravemente: - La sposi, va bene; ma quando? - Anche
sua fiducia nell'avvenire, che non l'impauriva purchè  me  la fossi tenuta a fianco, metteva coraggio anche a me.
anche a me. Qualche soldo, a forza di faticare col carro,  me  l'ero posto da parte; mio padre m'aveva promesso un'altra
vantaggiose; e sorridevo a quel destino presso a buttar  me  con la mia famigliuola, quasi tre bimbi, spersi nel mondo.
quando tu mi fossi andato via soldato; ma ora com'ora, poco  me  ne importa; anzi, non me ne importa affatto; direi perfino
via soldato; ma ora com'ora, poco me ne importa; anzi, non  me  ne importa affatto; direi perfino che ci ho gusto di non
corsi a casa. Il bambino stava peggio. Mi parve che Tinuzza  me  l'annunziasse con tanta indifferenza, che mi misi a
la gatta? Lei alzava le spalle, mostrando di compatir  me  come un esaltato e di non saper che fare alla creatura: gli
isfogarsi; lui si dibatteva, si lamentava, soffocato.... Io  me  lo presi in braccio, e sollevandolo cercavo di farlo star
quattro parole al farmacista a proposito del discorso da  me  interrotto, e mi seguì fino a casa. Visitato il piccino,
uscio di camera di mia moglie, la sora Rosa, tutta turbata,  me  ne tratteneva. - Non entrate, per carità, che fate ? La
in cenere quelle vespe e quei calabroni, e insieme con loro  me  stessa. Una volta sdraiatami sul materasso, col povero cibo
lagrime che già le bagnavano le gote. La tirai pel braccio,  me  la strinsi al seno, le diedi un bacio. In quell'amplesso,
chiamano chiostri. Un'áncora di speranza era tuttavia per  me  il solo grido di Viva Pio IX, che spesso all'orecchio mi
il voto dell'Ordinario. Ora, il cardinale, per fini a  me  ignoti, si ostinava a contrariarmi; due anni e mezzo erano
d'una qualche denunzia, che avesse potuto compromettere  me  e qualche mio parente. In questo mentre, la cavalleria si
monastica. Questo Breve non era precisamente qual io  me  lo aspettava. La Santa Sede posponeva alle convenienze gran
di Costantinopoli, e diede ordine che senza indugio  me  ne fossero aperte le porte. E perchè quelle suore
separata da' più cari oggetti, e mesta mormorai fra  me  stessa le celebri terzine: «E come quei, che con lena
se le ossa erano intatte. - Tu ricordare quando avere visto  me  l'ultima volta? Rossella ricordò la giornata ardente prima
Confederati lasciare 'Tlanta. Il capitano che comandare  me  essere stato ammazzato e non essere piú nessuno per dire a
arrivare yankees; e un militare colonnello, avere visto  me  e avermi preso per badare a sua casa e pulire sue scarpe.
cosí. Ma tutti yankees prima volta che mi vedere, chiamare  me  «mist' O'Hara». E dirmi di sedere con loro come se io
bianchi ed essere troppo vecchio per imparare. E trattare  me  come loro, ma dentro loro cuore, miss Rossella, non avere
tornasse polmonite, come fare? No, badrona! Loro chiamare  me  «mist' O'Hara», ma non essere capaci curarmi. E miss Elena
E non ti piacerebbe restare ad Atlanta e lavorare per me? A  me  occorre un cocchiere e bisogna che sia uno che possa
a me. Non farmi prendere dagli yankees. Lei rimandare  me  a Tara». - Dici che ti cercano? Sanno che sei stato tu? -
quello che ti dico. Sbrigati. Johnnie Gallegher, venite con  me  fino al carrozzino. Attraversò lo spiazzo in disordine e si
Voi mi avete dato qui pieni poteri, e mi avete detto che da  me  non volevate altro se non la maggior quantità possibile di
degli affari vostri e lasciate che io mi occupi dei miei, o  me  ne vado stasera stessa. Il suo viso duro era piú spietato
dal rispetto dovuto agli estinti, alle famiglie, ed anche a  me  stessa. ENRICHETTA CARACCIOLO. Castellamare (Napoli) 1864.
ch'è terzogenito d'un ramo cadetto, mentre di me, di  me  che sono figlio d'un re, che son principe ereditario d'un
regno come quello di Fantasia, che sarò re un giorno, di  me  chi si occupa?...». E venendomi davanti, quasi a piantarmi
le dita agitate: «Me lo sa dire lei chi si occupa di me?  Me  lo sa dire?...». E poichè non glielo seppi dire camminò a
lessi quelle lettere, poichè s'egli non aveva segreti per  me  in materia galante non aveva per me che segreti in ogni
non aveva segreti per me in materia galante non aveva per  me  che segreti in ogni altra occasione della sua vita. Ma
alla stazione principale di Pulquerrima e appena salito con  me  in automobile, incastrò nell'occhio la caramella, mi guardò
senza averne l'aria, e in una settimana la conferenza fu da  me  redatta in modo che poteva veramente illudere il popolo di
e non ebbe richiusa la porta. Poi si volse verso di  me  che, levato il volto dal manoscritto sfortunato, guardavo
principe fermandosi davanti alla mia scrivania e usando con  me  un linguaggio cosi confidenzialmente irriverente che era
Ecco. Mi siedo qui e la lettura della sua bella conferenza  me  la finisco per conto mio. E si mise a leggere, seduto al
levar gli occhi dal manoscritto. — La principessa, senta,  me  la sbrighi lei. Mi faccia questa cortesia. Le dica che sono
dica che la collezione di medaglie non c'è più. È sparita,  me  l'hanno rubata, l'ho venduta, sono impazzito e in una crisi
coraggiosa che io abbia mai conosciuto. Biasimo soltanto  me  stesso. Si volse nuovamente a guardare dalla finestra; e le
nel Nord. Un vecchio amico che fece il giro d'Europa con  me  prima della guerra mi ha offerto un posto nella banca di
già troppi da voi: vitto e alloggio e perfino abiti per  me  e per i miei. E non vi ho dato nulla in cambio. - Questo
con le lagrime nella voce. - Che vi è successo da quando  me  ne sono andata? Siete diventato duro e amaro come non siete
di un peso che sarebbe stato grave per un uomo, ho visto  me  stesso... inferiore non solo a un uomo ma perfino a una
in condizioni peggiori delle mie; guardateli adesso! Perciò  me  ne vado a Nuova York. - Ma... non vi capisco! Se volete
- Solo per il mio orgoglio maschile, per il rispetto di  me  stesso e, se lo preferite, per la mia anima immortale. - Ma
un altro argomento - a poco a poco potreste acquistare da  me  l'azienda e allora... - Vi ho detto di no, Rossella! - la
- desideri proprio tanto di andare ad Atlanta? Non  me  lo hai mai detto quando si è parlato di andare a Nuova
alcuna possibilità ad Atlanta; e del resto non toccava a  me  fare obiezioni. La moglie deve seguire il marito. Ma ora
dopo di che venni condotta al secondo piano, nella stanza a  me  assegnata presso la chiesa. La città di Napoli, travagliata
dilatati i polmoni, rasserenato l'animo. Non vedeva più a  me  davanti quell'enorme muraglia della clausura, che per nove
quella fede, dico, la sentii allora quasi rifluire in  me  per gagliardi zampilli nel libero esercizio delle facoltà
e libri, non aveva potuto coltivare le lettere che da  me  sola, e di soppiatto. Ora la mia condizione era cambiata;
della Messa e della benedizione?" "Queste sciocchezze a  me  non si danno ad intendere!" E battendo i piedi, e
ci perveniva un'altra lettera, seguíta da un poscritto a  me  diretto, nei seguenti termini: «Cara Enrichetta, nociva e
parole, mia madre montò sulle furie, e senza permettere a  me  di dare risposta alcuna, senza prendere in considerazione
raccomandati dalla badessa, furono proferiti non da  me  stessa, ma sibbene dalla madre, la quale fra le altre cose
d'un passato, ch'era in procinto di separarsi da  me  per un tempo non determinato con sicurezza: mi tornarono in
perfettamente a tutto ciò che avveniva o dicevasi a  me  d'intorno. Mia madre aveva avuto cura di coprirmi il volto
in luogo di salute!» Non risposi, nè ringraziai. Essendo in  me  ritornata la ragione, per poco smarrita, un'idea trista, mi
sogno. Brent e suo fratello facevano la corte a me. - Sí,  me  lo ha detto. Pare che la maggior parte dei giovani della
buona con me, Miss Rossella - le disse un giorno; - per  me  che sono completamente estraneo. Vi ho dato molto disturbo;
il Sud? Ella ebbe l'impulso di gridare brutalmente: «Che  me  ne importa del Sud? Parlo di noi!» ma tacque perché si
sue mani; ma Ashley le lasciò cadere. - E siete venuta da  me  sperando che io potessi aiutarvi. Ebbene, non posso. Fissò
di ciò che, nella bontà del vostro cuore, avete fatto per  me  e per i miei. Lo capisco ogni giorno di piú. E ogni giorno
non è scoppiata la guerra, la vita è sempre stata per  me  una specie d'ombra proiettata su uno schermo. E la
Ma la guerra m'insegnò che quello era un mondo creato da  me  e abitato da ombre di sogno. M'insegnò che cosa sono
è peggio della guerra, peggio della prigione... e per  me  è peggio della morte... Sono punito perché ho paura. - Ma
non accadrà mai piú, perché prenderò Melania e il bambino e  me  ne andrò. - Andarvene? - gridò ella angosciata. - Oh, no! -
avrei oltraggiato l'ospitalità della casa che ha ricoverato  me  e la mia famiglia, avrei dimenticato la migliore delle
al parlatorio per contemplarmi in quella nuova foggia, e  me  ne rivolse le sue congratulazioni. Ma gli argomenti del
intorno l'abbandono e la desolazione! "Dio mio! diceva a  me  stessa, non potendo contenere le lagrime: che mai sarà di
che poi, rientrata, non mi avrebbero di leggieri respinta.  Me  ne persuasi, e risposi sommessamente, che rientrava col
era effetto manifesto del campanello di san Benedetto, da  me  stessa inteso qualche ora prima della mia uscita; perlochè
Dato pertanto l'impegno di chiudermi il giorno appresso,  me  ne tornai in casa della sorella, immersa nella più cupa
mi pentii cento volte di aver detto quel SÌ, ed accusai  me  stessa di fiacchezza. Ma guai a chi è trascinato dalla
lo stracciai subito. - Non sarebbe meglio, domandai a  me  stessa, confidare alla zia le mie angustie? - Ma ella dorme
Che dirà il mondo intero? Chiameranno pazzarella te, e  me  più pazza ancora, per averti persuasa a rientrare. E la
la vocazione che ti manca, e sarò esaudita." Volle da  me  la promessa di non ripetere a chicchessia gl'incidenti di
benedisse lo scapolare, ed offertomelo di propria mano,  me  l'indossai. Quindi mi prosternai dinnanzi alla badessa.
gli domandai. "Tre piastre" rispose il bricconcello.  Me  li cedè per una, compresa la gabbia. Pigliati i poveri
avea fatto a me. Nel mirarli scappar di mano io diceva a  me  stessa: "Se l'Italia mia risorgesse a vita e libertà, non
fuori, e per sempre. Quell'abito, non solo mi umiliava a  me  stessa, ma m'annoiava, m'inceppava ad ogni passo. Tutti si
in un nuovo palazzetto di faccia alla Croce del Vasto, e  me  n'andai a stare con la vedova, non però senza la
del palazzo in movimento. Quando intesi voci di persone a  me  note per gente dabbene, preso il lume, mi accostai
Con questo mezzo pervenni non solamente a porre  me  stessa in istato di difesa, ma pur anco a poter trattare
nera dal commissario. Per dare un esempio del metodo da  me  tenuto nel deludere la vigilanza delle spie, basti dire,
di rimanervi. A dritta e a manca dello stesso piano, da  me  abitato, stanziavano perpetuamente due birri maschi; al
uomo si trasse di tasca una lettera che mi consegnò. Io  me  la riposi in seno, non però senza accorgermi ch'era stata
aiutante d'Ajossa, il quale con esimia garbatezza volle da  me  sapere: quando, e dove, e per mezzo di chi avessi fatta la
ed in questo intervallo non avevano giammai scorta in  me  la benchè minima inclinazione per un prete, per un monaco o
altrui suggerimento, fosse per ispontanea riluttanza, non  me  lo diede. Fatto sta che quel poveretto erasi ben bene
duro sì, ma inevitabile." "Parlate! Legge suprema sarà per  me  il vostro consiglio." "Le celie di quelle donne sono
non giudicar la mia salute tanto rovinata quanto piaceva a  me  di rappresentarla; non esservi, d'altronde, esempio che una
Sarò tanto sola senza di te! Morirei se tu non fossi con  me  quando... quando arriverà il bambino. Sí, sí, so che c'è
dà ai nervi... Non mi lasciare! Sei stata una sorella per  me  e poi... - e sorrise debolmente - hai promesso ad Ashley di
Ma la zia morirebbe al pensiero di non essere accanto a  me  quando nascerà il bambino; e so che non vuole andare a
sciroppo sui cialdoni. - Lo fa per guadagnare del denaro.  Me  lo ha detto lui. Non gl'importa nulla della Confederazione
poteva già io reputarmi arbitra sicut in quantum di  me  stessa: oltre di che, possedendo più d'una pensioncella,
del tempo che mi restava ancora da patire. Diceva fra  me  stessa: - Ora il corriere consegna la mia supplica: ora Pio
tempo, a rivederci! Ah! ma queste due giornate saranno per  me  più lunghe di due secoli!! Frattanto il canonico non sapeva
di lagnarsi coll'abbadessa delle sciocche persecuzioni a  me  fatte soffrire dalle monache, dicendole in conclusione: "La
Allora, con questo velluto  me  ne faccio la guarnizione d'un mantello per me - finì col
velluto me ne faccio la guarnizione d'un mantello per  me  - finì col dire la Cerchi. Quasi di tutto era così:
a un tratto Camilla, additando la bambola. - Ah! E io che  me  n'ero scordata! O chi l'ha messa qui? - disse la Marietta
disse, con un sorriso: - Sì, sì, dagliela, io non so che  me  ne fare! Due piccole braccia tremanti dalla gioia strinsero
venuta da te. - Miss Melly, tu dover venire a casa con  me  stasera. - La voce di Mammy era ansiosa. - Forse mist'
Non voler lasciare seppellire bambina. Avere detto questo a  me  un'ora fa. - Ma non può... Non è... - Perciò io dire che
dove lui stare tenendo miss Diletta, lei dire: «Dare a  me  mia bambina che tu avere uccisa». - Oh no! Come ha potuto,
dire freddo: «Dovere stare in camera mia». E poi voltarsi a  me  e dire: «Tu, Mammy, badare che rimanere qui finché io
essere domani, Mammy». Ed essere passata davanti a  me  come un fantasma. E mio cuore avere cominciato a battere
mamma essere levatrice, e avermi abituata per fare anche  me  levatrice. Tu lasciar fare a me. Rossella respirò
scuse del disturbo: potrei avere un po' d'acqua per  me  e per il mio cavallo? - A volte erano le voci profonde dei
vi fossero i pidocchi e la dissenteria. Dove andiamo? Non  me  l'hanno detto, ma mi pare di aver capito che si va verso il
Rossella era ancora con te, Melania. - È naturale che è con  me  - rispose Melania affettuosamente. - Non ti preoccupare per
a Melania, ma quando è stato il momento di dirglielo,  me  n'è mancato il coraggio. Quindi lascio l'incarico a te. -
vanno esenti i chiostri. Non lo avrei mai creduto se non  me  l'avesse insegnato la propria esperienza. Perlochè cosa
non trovò più la tonaca sulla sedia ove l'avea posta. - A  me  fu involato una piletta d'argento per l'acqua santa,
del letto. Dovetti perdere quel ricordo di famiglia a  me  prezioso, e non far cenno di nulla per non crearmi di
largo pizzo; ma, come io era già sulle tracce della ladra,  me  la fecero ritrovare nell'angolo d'un corridoio: aveva le
stessa comprato un medicamento a quattro carlini la libbra,  me  lo facevano spietatamente smerciare alla famiglia a dodici
un altare, ne feci atto di restituzione alla Chiesa, che  me  l'aveva dato venti anni fa. VOTUM FECI, GRATIAM ACCEPI. Da
non contiene comunemente alcuna distinzione, divenne per  me  il titolo più proprio, più bello ancora dell'antico civis
fermezza del carattere, si cattivarono il mio rispetto, e  me  lo fecero fin dal primo istante reputare di gran lunga
che nelle membra. Cento tristi pensieri, cento timori, a  me  ignoti fino a quel punto, presero a funestarmi lo spirito,
di folle resistenza. - Dove andrò? Che farò? domandai a  me  stessa. Girerò il mondo fuggiasca e alla ventura? Non
piú dei galeotti. Tutti quanti si sono scagliati contro di  me  per questa faccenda. La mia maestranza riguarda me sola...
di me per questa faccenda. La mia maestranza riguarda  me  sola... Ma non mi avete ancora raccontato che cosa avete
inutile. Sono certo che a lui non è dispiaciuto morire e a  me  non dispiace che sia morto. - Dite delle cose atroci,
suo padre che egli biasimava. Piú tardi il suo biasimo per  me  divenne antipatia; ammetto che io non feci nulla per farlo
nulla per farlo mutare. Tutto ciò che egli pretendeva da  me  mi annoiava terribilmente. E finalmente mi mandò fuori di
non mi aveste restituito quello che vi prestai, sarebbe per  me  una gioia richiedervelo adesso e mettere il vostro
il tempo in cui avrete ancora bisogno di farvi prestare da  me  del denaro. Mi chiederete di finanziarvi, ad interesse
poco su quei quattrini. - Quando avrò bisogno di denaro  me  lo farò prestare dalla banca, - ribatté Rossella
il fio delle azioni poco oneste. Avreste dovuto giocare con  me  a carte scoperte. - Siete proprio un gentiluomo! Cosí ricco
di questa discussione, non avrete mai piú un centesimo da  me  per nessuno dei vostri progettini cosí poco signorili, mia
molto denaro, sarò gentile e dolce quanto vorrete. Allora  me  lo potrò permettere. - Vorrete permettervelo, ma non vi
d'una volta ei mi aveva detto che aveva tenuto parola di  me  col principe. Una mattina, adunque, ridendo e
ma finalmente mi venne aperto. Scorsero allora per  me  momenti d'esaltazione e d'entusiasmo, nei quali ebbi
pistola, oggetti appartenenti ad un mio cognato, e da lui a  me  dati in deposito sin da quando io dimorava nel
mamma, questa vita che voi mi deste, altro non è più per  me  che un supplizio. Che vale l'esistenza, se è cieca di
che dovessi morire, in un accesso di demenza, omicida di  me  medesima. Vissi, piansi, patii ancora; e ne sia lode alla
molte le mie ristrettezze. Obbligata a farmi tutto da  me  stessa, benchè non assuefatta, per un'estate intera mi
schiera su per le pareti, o in diverse tribù affollandosi a  me  d'intorno, facevano a gara l'una coll'altra per la briciola
l'avvenuta infrazione, e costui fu il primo che salì da  me  sbruffando fuoco e fiamme. Lo ricevei seduta ridendo,
vuol bene come a una sorella. Rossella, è un tormento per  me  il pensiero che se io fossi ucciso, Melly non avrebbe
della morte! Dite una preghiera, presto! - Ditela voi per  me  e accendete qualche cero - rispose egli sorridendo del
mentre voi siete cosí forte, Rossella! Sarà un conforto per  me  pensare che qualunque cosa possa accadermi, voi due siete
che qualunque cosa possa accadermi, voi due siete insieme.  Me  lo promettete? - Oh sí! - ella esclamò, perché in quel
ubriaco stasera. Se è ubriaco non mi crederà, riderà di  me  e mi spezzerà il cuore.» Aperse uno spiraglio della porta e
a cui ero attaccata fin da bambina. E credo che non  me  ne sarei mai interessata se lo avessi veramente conosciuto.
con Diletta. Avrei lottato tanto: nessuno sapeva meglio di  me  quali pene avevi attraversato, ed io volevo farti cessar di
non valsero a nulla. E ti amavo tanto, Rossella. Se tu  me  lo avessi consentito, ti avrei dato tutta la tenerezza e
ornerò abbastanza spesso per impedire i pettegolezzi. - Che  me  ne importa delle chiacchiere! - esclamò con impeto. -
di un oggetto rotto per incollarli insieme e dire a  me  stesso che l'oggetto riappiccicato vale quanto l'oggetto
vivere con te e mentirti; e non potrei certo mentire a  me  stesso. Non posso mentire neanche adesso. Vorrei potermi
mio fianco, che per urgente servizio, e, meno esperta di  me  sulla pretesca simulazione, andava immaginando, per
ride!» Mia madre, del pari, fu inconsolabile, avendo da  me  saputo che ad altre monache, meno sofferenti, meno
così buona! Non si vede, nè si fa sentire:" rispondeva per  me  l'ipocrita badessa, solita sempre a lodare le persone nella
Mi manca solamente la catena al piede: ordinatela." "Non  me  lo permette l'interesse che sento per voi. Pur nondimeno
anch'io vicina a diventar pazza. Le speranze, riposte da  me  nell'animo liberale di Pio IX, andavano frattanto
che di mano in mano svanivano in sul nascere, andava per  me  spuntando un diverso, e più chiaro lume di salvezza.
di arrivare nel Texas e li mi fermerò. Ashley è stato con  me  a Jonesboro e mi ha detto di venire da voi. Ho bisogno di
Se non mi dite tutto, mi metto a urlare. - Aspettate che io  me  ne sia andato, poi urlate quanto vi pare. Vi dirò tutto
nella faccenda di Tara, ma io gli ho detto che spettava a  me  perché Sally era la moglie di mio fratello morto. E abbiamo
di averti disgustato tanto! - Vattene! - Non ti arrabbiare.  Me  ne vado. E ti prometto di non disturbarti mai piú. Questa è
non esiteresti un minuto a divorziare... - Te ne vai? - Sí,  me  ne vado. Sono venuto a casa per dirtelo. Vado a Charleston
mi impedirai di portarla a Charleston a vedere sua nonna? -  Me  ne infischio di sua nonna! Non permetterò che tu la porti
- Tu, Melania... mia cognata... non vorrai leticare con  me  a causa di quella sfacciata... - Anche Rossella è mio
che ella ha fatto per me, io non lo dimentico. Rimase con  me  durante l'assedio mentre avrebbe potuto andare a casa sua,
fece il tremendo viaggio da qui a Tara portando seco  me  e Beau, quando le sarebbe stato facile lasciarmi in un
del noviziato fu per  me  un anno di calma, se non voglio dire di morale depressione.
di ragunare le monache nel coro col suono del campanello:  me  ne disimpegnai sollecitamente. Il resto della giornata me
me ne disimpegnai sollecitamente. Il resto della giornata  me  lo passai o chiusa nel mio camerino, o nella stanza del
lagnanze della conversa e degli sguardi in cagnesco che a  me  lanciava; dal che risultò che un orribile cancro aveva rósa
il camerino alla mia signora!" Mi tacqui per rispetto a  me  medesima, benchè sapessi non esser le padrone di quella
ma che poi tu ti ci muri dentro è un altro par di maniche!  Me  lo dici, dunque, sì o no, che t'ha preso? Forse... ti dà
finalmente a dire — se tu avessi un briciolo di cuore,  me  lo dimostreresti in quest'occasione! - Sì, carissimo, to lo
la prima volta in vita sua! Questa è carina da vero, e non  me  l'aspettavo. Ma sentiamo, dunque, il tuo romanzo, perchè
contento di sè: - Il primo passo è fatto, e secondo  me  proprio da grande stratega. Senti: sai di quel romanzo di
si ritrovò solo con l'amico. — T'ha ella parlato di me? -  Me  ne ha parlato. - Le ha fatto buon effetto l'invio anonimo
L'antica serva ricominciò ad asciugarsi gli occhi: - Non  me  ne sono mai dimenticata, bella mia. Ma stavo tanto lontano,
- Come d'oro. Era qui, dove sei tu e ha fatto le carezze a  me  e alla... Non finì il racconto della visione luminosa,
andare a cicalarne col pizzicagnolo e col macellaro. - Se  me  lo permettete, ritorno dalla bambina - disse la serva alla
- No, cara. Ma sono amici tuoi, non miei. - E critichi  me  perché ricevo il governatore? Messa con le spalle al muro,
dovuto vendere il pianoforte, e qualche oggetto di valore.  Me  ne tornai dunque in Napoli, e presi stanza nel convento di
Rassicurata dalle parole dell'eccellente missionanario,  me  ne ritornai a casa alquanto confortata dalla speranza che
deserta, il mio solito cameriere che sapeva ancor meglio di  me  tutt'i miei gusti e tutt'i miei disgusti. Mentre mi
di Effemeris e di Zarzuelopoli. E quand'ebbe saputo da  me  che gli ultimi comunicati parlavano chiaro e che già un
mia stretta di mano non fu inutile; fece almeno piacere a  me  e dandola provai una profonda ed improvvisa simpatia per
quadro bianco d'un cinematografo-réclame. Sentivo attorno a  me  qualche voce domandare: «E il Re? Del Re non si hanno

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