improvvisamente si ricordò che quel mattino si era tagliata un'unghia, così male, da trarne sangue e guardò il dito con interesse, succhiandolo e accarezzandolo
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di canzoni mormorate bocca su bocca. Maria non riconosceva più il paesaggio del mattino. Tutto era cambiato in quel volgere d'ore. Una forza segreta
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aggravarono addosso finché trovò pace in sonno greve, senza sogni. All'indomani, era un bel mattino primaverile e gaio, il terzo da che Maria si trovava a
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staccavano vigorosamente sulla linea verde dei bastioni, nella chiarezza limpida di quel mattino di marzo. Ogni tratto Maria si fermava per
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