Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: matrici

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Ricerca di stupefacenti in matrici biologiche non convenzionali (capello, saliva, sudore, meconio, umor vitreo). Finalità, prospettive e limiti nella tossicologia analitica e forense - abstract in versione elettronica

86218
Borriello, Renata 2 occorrenze
  • 2003
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
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Ricerca di stupefacenti in matrici biologiche non convenzionali (capello, saliva, sudore, meconio, umor vitreo). Finalità, prospettive e limiti nella

L'A. presenta una rassegna delle possibilità applicative delle matrici non convenzionali (capello, saliva, sudore, meconio, umor vitreo) nella

Contratto preliminare e garanzia per evizione: l'effettività ed il possesso quali nuove matrici dei diritti - abstract in versione elettronica

106804
Paura, Lucia 1 occorrenze
  • 2008
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
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Contratto preliminare e garanzia per evizione: l'effettività ed il possesso quali nuove matrici dei diritti

Fondamenti della meccanica atomica

443364
Enrico Persico 47 occorrenze
  • 1936
  • Nicola Zanichelli editore
  • Bologna
  • fisica
  • UNIPIEMONTE
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(1) Si vedrà al § 33 p. III che sono gli elementi delle matrici che, nella meccanica quantistica, rappresentano le componenti del momento elettrico.

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, ecc. definite tra o. l., restano definite altrettante operazioni tra matrici. P. es., si chiamerà somma delle matrici e , e si indicherà con , la

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È preferibile però dare, di queste operazioni tra matrici, una definizione equivalente a questa, ma indipendente dai rispettivi operatori: definiremo

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Passiamo al prodotto di due matrici . Chiamiamo l'o. l.

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Analogamente per la differenza di due matrici, e per la somma di quante si vogliono di esse.

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Naturalmente il prodotto di due matrici non è commutativo, eccettuato il caso che i due operatori corrispondenti siano permutabili, nel qual caso

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Allora non solo gli operatori, ma anche le funzioni sono rappresentate da matrici, e si verifica subito che per applicare a una funzione f un

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Le matrici così introdotte non si considerano come rappresentanti di operatori, poichè non servono a passare da un vettore a un altro, ma invece

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Questa proprietà, equivalente alla (34), caratterizza le matrici che diconsi unitarie.

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e ricordando la regola di moltiplicazione delle matrici (28):

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È superfluo rilevare che le relazioni algebriche tra matrici conservano la stessa forma in qualunque sistema di riferimento: se p. es. nel primo

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Nel seguito, ci occuperemo soltanto di operatori hermitiani e di matrici hermitiane.

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A queste matrici continue si estendono tutte le definizioni già date: p. es. il prodotto di due matrici è la matrice

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o alle corrispondenti matrici.

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la trattazione puramente vettoriale senza uso di sistemi di riferimento, mentre il metodo della meccanica ondulatoria e quello delle matrici si

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Particolare interesse hanno poi gli elementi delle tre matrici , rappresentanti le componenti del momento elettrico del sistema nello schema , ossia

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Le relazioni algebriche tra osservabili si tradurranno in relazioni della stessa forma tra le matrici che le rappresentano, intendendosi naturalmente

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Ciò premesso, vediamo come si imposta col metodo delle matrici la ricerca degli autovalori di un'osservabile G (che, in particolare, può essere

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proponiamoci di cercare, col metodo delle matrici, i valori che può assumere la sua energia.

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e queste si traducono nelle seguenti relazioni tra gli elementi delle matrici

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risulti diagonale. Traducendo queste uguaglianze tra matrici in uguaglianze tra gli elementi corrispondenti, e indicando con En gli elementi

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Si tratta dunque di determinare gli elementi delle matrici e (riferite allo schema in modo che valga la relazione di permutazione

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(1) In questo problema, numeriamo le righe e le colonne delle matrici a partire da 0 anzichè da 1, per conformarci alla convenzione adottata nella

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Analoga osservazione si può fare per gli elementi . Adunque nelle matrici e vi sono in ogni linea e in ogni colonna al più due elementi diversi da

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Così sono completamente determinate le matrici e .

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Gli elementi delle matrici e che abbiamo calcolato (e che intervengono anche in problemi di teoria della radiazione), si potrebbero anche calcolare

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Si può poi facilmente verificare che le espressioni trovate per gli elementi delle matrici e soddisfano le relazioni (156) e (157) (che abbiamo

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svolti in questo paragrafo. Nel caso dell'oscillatore, dunque, il metodo delle matrici presenta alcuni vantaggi sul metodo di Schrödinger.

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, condurrebbero, sia col metodo della meccanica ondulatoria che con quello delle matrici, a difficoltà matematiche grandissime od anche praticamente

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In corrispondenza a questa rappresentazione, è conveniente rappresentare gli operatori mediante matrici, osservando che essi hanno solo due

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combinazioni lineari, secondo lo schema (conforme alla regola di moltiplicazione delle matrici):

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Per determinare le matrici , scriviamole dapprima

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all'asse z, le matrici sono riferite allo «schema »: adottando un altro schema (e quindi un altro significato per ) le tre matrici si trasformerebbero

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come si verifica subito, applicando la regola del prodotto di due matrici. Conseguentemente, la densità elettrica media sarà data da

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Prima di procedere alla determinazione dei coefficienti della (258), cioè delle quattro matrici , conviene procurarsi le espressioni della densità

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le quali significano che dette matrici devono essere hermitiane. La formula diviene allora

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Affinchè il secondo membro abbia effettivamente la forma di una divergenza, basta imporre alle matrici le condizioni

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Tenendo presente che le matrici sono permutabili con i simboli di derivazione, ma non sono da ritenersi, in generale, permutabili tra loro, otteniamo

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Quanto alle quattro matrici , si possono prendere le seguenti, che, come si verifica, sono hermitiane e soddisfano la (266'):

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Le condizioni (266') si possono soddisfare anche con altre infinite quaterne di matrici hermitiane: si hanno allora altrettante forme diverse delle

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Introduciamo le matrici a due righe e inoltre le tre matrici (a due righe e due colonne) , definite al § 45, e che ora per comodità indicheremo con

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ovvero, adottando le matrici (267) ed eseguendo i prodotti:

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Si noti anzitutto che queste matrici sono hermitiane, e quindi le osservabili che rappresentano sono reali (1)La particolare scelta adottata per le

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Le matrici definite dalle (298), sono hermitiane al pari delle , e soddisfano anche esse (come si vede subito) le relazioni:

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, formano gruppo) che tale matrice esiste per una trasformazione di Lorentz qualunque, e si può costruire come prodotto di infinite matrici del tipo (325).

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Di qui, tenendo presente che, per matrici hermitiane come sono le , si ha , e che inoltre , si ottiene:

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il che si verifica immediatamente, applicando le (266) e osservando che, per le (267), le coniugate delle matrici sono uguali alle matrici stesse

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