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quindi disuguali, venivano sistematicamente falsificate o “tosate”, cioè limate, da una massa di profittatori sempre più numerosi, tanto che in buona
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massa in energia. La misura di Roemer fu rivoluzionaria anche dal punto di vista filosofico perché liberò il campo dall’antica convinzione metafisica
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per cento della massa totale dei pianetini della fascia principale.
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: oltre alla massa principale di 37 chilogrammi, erano caduti circa tremila frammenti minori, identificabili perché contenevano il 23 per cento di ferro
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Venere sulla sua orbita deducendone per Mercurio una massa pari a 1/390 000 della massa del Sole. Risultato apprezzabile: il valore attuale è 1/408
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dell’orbita di Urano e del nuovo pianeta, cioè 16 incognite, e per farlo bisognava tirare a indovinare la distanza e la massa del pianeta sconosciuto.
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ignoto si trovasse a un po’ meno del doppio della distanza di Urano e che avesse una massa doppia rispetto a questo pianeta, cioè di 36 masse terrestri.
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astrofilo Lassell. Basandosi sull’orbita di Tritone, Lassel ricava per Nettuno una massa pari a circa 20 volte quella della Terra (in realtà è 17,2), mentre
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stessa soluzione che nel caso Urano aveva funzionato così bene. Dopo aver escluso che la massa di Venere potesse essere nettamente maggiore di quella
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debba misurarla. L’effetto Lense-Thirring comporta infatti una deformazione quasi impercettibile quando la massa in gioco è piccola e ruota lentamente
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che si trovano a passare nelle vicinanze quale traiettoria devono seguire. Le cose però sono leggermente diverse se la massa che curva lo spazio non è
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smentita, tra massa gravitazionale e massa inerziale, e quindi l’essenza misteriosa della massa: una cosa che tutti crediamo di sapere che cosa sia, purché
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precisione. I dati sono in ottimo accordo con la teoria: davvero lo spazio-tempo intorno a una massa in rotazione è curvato in modo lievemente diverso da
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Altre importanti informazioni si ricavano ricordando le relazioni che nelle stelle collegano raggio, temperatura e luminosità; massa e luminosità; e
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, paragonabile a quello della Terra: sono stelle collassate dopo l’esaurimento delle reazioni termonucleari. Gli astri con la massa del Sole sono
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“aurea mediocritas” per età, massa, luminosità; una “mediocrità” che ha reso possibile la vita sulla Terra.
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possibile in natura. Le conseguenze erano sorprendenti: i corpi si accorciano e aumentano la loro massa quando la loro velocità si avvicina a quella della
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energia e massa convertibili con un fattore di moltiplicazione enorme, pari alla velocità della luce elevata al quadrato. L’energia del radium veniva
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intuizione è implicita l’identità di massa gravitazionale e massa inerziale. Poi attuò un altro rovesciamento del punto di vista. A noi sembra che la
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I calcoli risultarono invece più incoraggianti per la deviazione dei raggi luminosi in transito vicino alla massa solare. La deflessione prevista si
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Einstein ne aveva in mente altre due. Stando alla sua teoria, la massa del Sole avrebbe dovuto agire sulla luce emessa dalla stella spostandola verso
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spiegava perfettamente ammettendo la curvatura dello spazio dovuta alla massa del Sole. Fu la prima prova sperimentale a favore della relatività
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spazio vuoto. Oggi si interpreta l’“energia oscura” appunto come “energia del vuoto” e sappiamo che rappresenta il 75 per cento della massa dell
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una rottura di simmetria generando il bosone di Higgs, particella che con il suo campo dotò di massa le altre particelle. Immaginato dal fisico inglese
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ancora e quindi non aveva conferito massa alle particelle, si creò una condizione di “falso vuoto” dalla gravità repulsiva nella quale l’universo poté
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confermato che solo il 4 per cento della massa dell’universo è materia ordinaria, il resto è costituito da materia ed energia “oscure”; 4) la costante di
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, un oggetto in proporzione molto grosso, con un diametro di 1200 chilometri. A questo punto fu possibile misurare con precisione la massa del pianeta
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precise. Per giustificare le perturbazioni di Nettuno bisognava supporre che avesse una massa notevole, e quindi che fosse incredibilmente denso. No
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1) Un pianeta è un corpo celeste che orbita intorno al Sole; ha una massa sufficiente per cui l’autogravità prevale sulle forze di corpo rigido tanto
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2) Un pianeta nano è un corpo celeste che orbita intorno al Sole; ha una massa sufficiente per cui l’autogravità prevale sulle forze di corpo rigido
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Di fatto, Plutone è “il pianeta che non fu mai”: non perturbava Nettuno per il semplice fatto che non esistevano perturbazioni, massa e diametro sono
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spettacolo, a seconda della massa della stella defunta, rimarrà una pulsar (un oggetto piccolo - una decina di chilometri di diametro - e densissimo
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fine di una stella dipende della sua massa; se è inferiore a 1,4 volte quella del Sole, la stella implode in una “nana bianca”, un oggetto dal
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Negli Anni 70 Chandra si occuperà anche delle stelle più massicce è troverà che se la massa sta tra 1,4 e 3 il collasso continua, generando una
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sui tempi. Nel 1933 analizzò la rotazione delle galassie a spirale e ne dedusse che dovevano avere intorno una grande massa di materia oscura
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’emissione di tanta energia è probabilmente costituito da buchi neri di enorme massa (cento milioni di stelle come il Sole) che inghiottono in media una
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chilometri concentrano la massa di alcune stelle come il Sole. La loro densità è tale che un centimetro cubo della loro materia pesa quanto i 7 miliardi di
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prendere sul serio la questione della massa invisibile o, come si disse, “mancante”.
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e che non se ne conosce la natura. Stando ai calcoli dell’astronomo svizzero la massa della materia nascosta doveva essere 400 volte maggiore di
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, orbitano quasi alla stessa velocità delle stelle più interne. Se non ci fosse una massa invisibile a trattenerle, si disperderebbero nello spazio perché la
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della massa mancante.
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della presenza intorno alle galassie di materia oscura disposta in modo da formare aloni invisibili ma dalla massa enorme. Finalmente la comunità
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teorie supersimmetriche (neutralini, assioni e altro ancora). Un modesto contributo viene anche dai neutrini, particelle che hanno una massa minima ma
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Da Zwicky alla Rubin il problema di spiegare l’enigma della “massa mancante” si fece sempre più grave. Finché l’8 gennaio 1998 il cosmologo Saul
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compagna. Quando la sua massa supera il “limite di Chandrasekhar” si innesca un’esplosione la cui energia è ben conosciuta perché corrisponde appunto a
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Per l’uguaglianza tra materia ed energia, anche l’energia oscura deve essere conteggiata come massa. Il dato impressionante è che essa corrisponde al
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di elettroni e positroni (1933), cioè la trasformazione di energia in materia. Nel 1938 dai raggi cosmici uscì una nuova particella con massa 200-240
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neutrino è quella più simile al nulla. Non ha carica elettrica, la sua massa è quasi uguale a zero, può attraversare una barriera di piombo spessa
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Bruno Pontecorvo sull’”oscillazione dei neutrini”, secondo la quale i neutrini hanno una sia pur minima massa e possono cambiare identità (esistono tre
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massa che giungono al termine della loro vita tumultuosa esplodendo in un colossale fuoco d’artificio dall’energia pari a quella di un’intera galassia. In
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