delle proporzioni del disegno non e stato possibile rappresentarvi le orbite dei due satelliti di Marte: non fu neppure possibile rappresentarvi
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Tra le orbite di Marte e di Giove salta all'occhio una zona risultante da molti circoli vicinissimi fra loro; con questi circoli s'intende di
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, e vengono per ciò appunto detti pianeti esteriori (od anche superiori). Voi leggerete facilmente sulla figura successivamente i nomi di Marte, Giove
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La Terra ha un solo satellite, la Luna; Marte ha due lune o satelliti (I), Giove ne ha otto, Saturno dieci, Urano quattro; lontano Nettuno ha esso
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distanza di 47 metri; la Terra da un altro pisello alla distanza di 64 metri, Marte da una grossa testa di spillo alla distanza di 98 metri; i piccoli
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Marte……………………… 6745 0,53 226,6 1,524
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Marte……………………………………. “ 687
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nella quale si suppone che circolo più grande rappresenti l’orbita un pianeta esteriore, per esempio di Marte.
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Anzitutto, stando la Terra in T, fig. 31, è chiaro che Marte può rispetto alla Terra prendere nell’orbita sua tutte le posizioni possibili, e
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conseguenza può non apparire pieno del tutto. Si tratta di un difetto di forma che è sensibile soltanto in Marte; gli altri pianeti esteriori non
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MARTE.
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Marte nelle sue opposizioni può avvicinarsi alla Terra fino a 59 milioni di chilometri, e può allontanarsene nelle congiunzioni fino a 407.
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141. Il luogo dell'orbita in cui Marte si trova nelle condizioni più favorevoli per essere ben osservato dalla Terra è, come già si disse nel
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Fra l’opposizione e le quadrature, § precedente, il disco di Marte non è pieno, ma presenta una leggiera fase simile a quella della Luna un po' prima
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La distanza fra Marte e la Terra muta da una ad un'altra, opposizione, secondo che questa avviene trovandosi il pianeta nell'uno o nell'altro punto
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140.II quarto pianeta, in ordine di distanza dal centro del Sistema, e quindi il primo dei pianeti, rispetto alla Terra, esterni o superiori è Marte
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Marte in 24 ore circa (24h 37m 23s) compie una rotazione intorno a sè medesimo; l’asse intorno a cui Marte ruota ha, per rispetto al piano della sua
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Dalla rotazione della Terra è determinato il nostro giorno (§ V, capitolo primo); dalla rotazione di Marte è determinato il giorno di chi in esso
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142. Marte in circa 687 giorni (686g 23h 30m 41s compie una rivoluzione attorno al Sole; il tempo che la Terra impiega a compiere la sua rivoluzione
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e X, capitolo primo), e poichè su Marte l’inclinazione dell'equatore all'orbita del pianeta è poco diversa dall'inclinazione analoga che alla Terra si
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Chi abitasse su Marte vedrebbe nell'intervallo di poco più che 24 ore la luce succedersi con perpetua vicenda alle tenebre nelle zone non troppo
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V'è quindi una grande analogia fra Marte e la Terra, e questa analogia sarà vieppiù confermata da quanto si dirà qui sotto.
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Non si è ben certi se Marte abbia la forma di una sfera perfetta, oppure ruoti esso pure, come la Terra, intorno ad un asse più corto che il suo
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143. Se si guarda Marte ad occhio nudo, esso ci appare di una tinta rossastra, che lo rende facilmente distinguibile da qualunque altro pianeta. Ma
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La fig. 31 bis qui di contro rappresenta, così come esige il formato, in piccolo una carta generale di Marte tratta dai lavori dello Schiaparelli.
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144. Sul disco di Marte esistono due macchie permanenti, dalle altre diversissime e che meritano una menzione speciale. Sono due macchie bianche e
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formare carte di Marte, le quali prendono il nome di carte aregrafiche, perchè analoghe alle carte delle configurazioni della superficie terrestre ossia
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I due disegni (fig. 32 e 33) rappresentano la macchia bianca del polo australe di Marte in due posizioni diverse del pianeta.
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145. Oltre alle macchie fisse e permanenti, su Marte si osservano talora macchie mutabili, transitorie, fugaci. Si formano con vicenda più o meno
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Evidentemente Marte è circondato da un'atmosfera, e le macchie sue transitorie sono intorbidamenti momentanei della sua atmosfera. Sono nebbie e nubi
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Da qualunque punto di vista lo si consideri, Marte presenta una somiglianza grandissima alla terra. Somiglianza non vuol però dire identità. La
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non è opportuno parlare, dimostrano che nell'atmosfera di Marte vapori d'acqua esistono, sono nebbie e nubi probabilissimamente analoghe alle terrestri.
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Caratteristici su Marte sono i canali. Una linea di un color rosso-bruno poco più oscuro del fondo dal quale si stacca, talora intensamente nera, in
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Si osservano nei canali Marte variazioni sensibili: a certe epoche essi divengono invisibili: a certe altre cambiano di larghezza, e da un filo
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Quel che sieno in realtà i canali di Marte non si può ancora dire. Supposero alcuni che Marte sia occupato tuttora da immensi ghiacciai, che le sue
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Il fenomeno più curioso presentato dai canali di Marte è quello che lo Schiaparelli chiamò la geminazione loro.
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regolato dal periodo delle stagioni di Marte, e avviene principalmente un po' dopo l’equinozio di primavera del pianeta e un po' prima dell'equinozio di
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gradi di circonferenza di circolo massimo del globo di Marte, da 350 a 700 chilometri. L'una delle striscie conserva talora il luogo del canale primitivo
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guari sostenibile, contraddetta come è dalla fusione dei ghiacci polari che su Marte succede ogni estate in modo più rapido che da noi, e al polo
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La verità si è che se si paragonano le carte di Marte uscite fra il 1840 e il tempo nostro, si nota in esse un grande e graduale progresso. Tutte
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147. Dopo Marte, nella regione del cielo che si estende fra questo pianeta e Giove, circolano gli asteroidi o piccoli pianeti ad una distanza media
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146. Fino agli ultimi tempi si è creduto che Marte, come Mercurio e Venere, fosse privo di satelliti. Ma nell'agosto del 1877, essendosi il pianeta
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portato dal suo movimento orbitale si avvicina al Sole ben più che Marte, si avvicina alla Terra molto più che ogni altro dei pianeti noti. Mentre i
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la media distanza di Eros dal Sole è sempre in milioni di chilometri, espressa dal numero 217. Mentre Marte nel punto dell'orbita suo più vicino al
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terrestri, così come abbiamo fondamento di fare per Mercurio, per Venere e più ancora per Marte. Giove è una massa tuttora fluida, dotata di grande
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est verso ovest, ossia nel verso opposto a quello secondo cui si muovono tutti i pianeti ed i satelliti di Saturno, di Giove, di Marte e della Terra.
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cade fra Marte e Giove. Non c'è ragione di pensare che non debbano esistere comete aventi il perielio della propria orbita negli spazii
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spazio che corre fra il Sole e la Terra; per pochissime il perielio cade fra Marte e Giove. Non c'è ragione di pensare che non debbano esistere comete
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Nei casi intermedii fra i due estremi considerati, nel caso di Marte ad esempio, non di rado l’occhio e l’osservazione diretta vincono ancora oggi i
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Marte, di Giove, di Saturno, dei pianeti in generale.
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