Quando, tra i medicamenti che le furono ordinati, alla | Marietta | toccò di prendere l'olio di ricino, accadde una vera lotta. |
Il romanzo della bambola -
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a causa della gola: un gran brutto peccataccio. Quando la | Marietta | s'avvide che alla sua pupattola non avevan più tolto il |
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quello che la signorina chiedeva. E allora cominciò tra la | Marietta | e la Giulia un periodo di grande intimità. Costretta a star |
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strane, perfino certe piccole crudeltà della bimba. Se alla | Marietta | il male di capo aumentava, era capace di dare una spinta |
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e tiepida del buon cane passava lesta dalla mano della | Marietta | al viso della Giulia, e lo leccava, lo leccava con |
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- Non la voglio più pettinata così - dichiarò un giorno la | Marietta | alla governante, disfacendo con un gesto di bizza i ricci |
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di raso rosso, e incipriò tutta la testa, leggermente. La | Marietta | fu molto soddisfatta, allora. - La mia Giulia è bella come |
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questo mantello? Oh no! I pianti ricominciarono. Alla | Marietta | piaceva di vedere una bella cosa addosso alla sua bambola, |
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se il modello le stava bene. Il primo giorno in cui la | Marietta | uscì di casa a fare una trottata a Villa Borghese, tutte e |
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meschini, quasi senza profumo, ma bellini e graditi. La | Marietta | rise come una pazzerella perchè una di queste piccole |
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per accogliere le viole... Cotesta fu un'avventura che la | Marietta | raccontò poi a tutti, divertendosi molto dell'equivoco di |
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noi. Arrivata la carrozza verso il centro della villa, la | Marietta | espresse il desiderio di scendere a far quattro passi sur |
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per nessun motivo, a qualcuno de' suoi capriccetti. La | Marietta | baciava le mani della mamma, promettendo con mille moine |
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mattino seguente, la | Marietta | non ebbe bisogno, come al solito, d'essere svegliata; era |
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far visite; giacché la mamma avea promesso di condurre la | Marietta | a trovar delle famiglie di parenti cui augurare un buon |
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delle famiglie di parenti cui augurare un buon Natale; e la | Marietta | voleva seco anche la pupattola. All'ora della colazione, la |
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per paura di sgualcire quel vestito così signorile, la | Marietta | si mise a raccontarle per filo e per segno quanta magnifica |
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lucente, iridato. - Costa cinquecento lire, sai! - fece la | Marietta | inarcando le sopracciglia, perchè sapeva di dire una somma |
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le femmine, le femmine i maschietti. Un amico della | Marietta | disse a questa: - Io voglio ballare con la tua bambola. - |
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bella festa finisca male! - sgridò la signora. Già la | Marietta | piangeva a cald'occhi. - Non la far piangere così! - disse |
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- Purchè non tocchi più un dolce! - fece la madre. La | Marietta | promise, e mantenne. Ma il male era già fatto. Nella |
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di Jenny, fotografata su quel gioiello di cavallino. La | Marietta | non istava alle mosse per la smania d'andare al Circo; |
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chi sa come, a uno degli spaghi che la facevano parlare. La | Marietta | tirò, non avvedendosi di nulla. - Mam...! - fece la vocetta |
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un singhiozzo represso. In quel grido pietoso, di cui la | Marietta | non avea capito lo strazio, s'era spezzata una molla: la |
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più carezze, e prodigate maggiori premure. Quando la | Marietta | lo vide, dichiarò ch'esso era anche più bellino di quello |
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Ora basta: non più zucchero, per oggi! - gli è certo che la | Marietta | avrebbe fatto ammalare d'indigestione anche il Moro, come |
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della lezione d'equitazione, ch'erano tre la settimana, la | Marietta | guardava cento volte l'orologio per veder s'era giunta |
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il solito, scrollando il capo e agitando la criniera. La | Marietta | faceva le lezioni di musica, d'italiano, di francese, di |
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di quella piccola stella bianca su la fronte, dove la | Marietta | lo baciava più spesso e più volentieri. E pensare che a lei |
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era delle più penose. Dov'erano i tempi in cui la | Marietta | le diceva, pigliandola in braccio: - Vieni, bella mia! |
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dài a Camilla il mio mantello di velluto bianco; - disse la | Marietta | - tanto è macchiato di sciroppo, davanti! - Un mantello di |
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io che me n'ero scordata! O chi l'ha messa qui? - disse la | Marietta | afferrando la pupattola per le vesti e tirandola a sè. Ma |
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ripetè con accento più commosso che mai: - Poverina! La | Marietta | avea posata la pupattola sur una sedia. - Non è più buona a |
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bambina aveva sciupati senza più curarsene, si voltò alla | Marietta | e le chiese: - Vuoi dare quella bambola alla Camilla ? |
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era andata a finire la roba della povera Giulia, mentre la | Marietta | la lasciava cosi abbandonata rovinarsi in fondo a un |
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di chi si diverte, non quella di chi è amato davvero. La | Marietta | la vide andarsene senza farle una carezza, senza darle un |
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lì a cercarla per portarla con sè, come prima. Ma no; la | Marietta | passava senza nè anche voltarsi, spesso canticchiando; e |
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nervo del corpicino. Perchè, perchè non veniva ora la sua | Marietta | a strapparla di lì, a salvarla? Nessuno! Nessuno si |
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Il Moro era stato il primo a esser nominato dalla | Marietta | tra le cose da portare con sé. Con lui ella avrebbe fatto |
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de' Rivani con la signora Amalia e le due cuginette: la | Marietta | e Camilla. Nessuna persona di servizio assisteva a quella |
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birichina! Ti ripiglio la bambola, sai! - fece il babbo. La | Marietta | gli diede subito qualche altro bacio; e siccome egli le |
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prezioso. A ogni oggettino ch'ella prendeva in mano, la | Marietta | aveva nuove esclamazioni, nuovi sorrisi di compiacenza. A |
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questo nome? La signora de' Rivani rispose di sì; e la | Marietta | cominciò subito a chiamar la pupattola: - Giulia! Giulia! - |
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tirò lo spago che faceva dire alla pupattola: Mamma! La | Marietta | mise un grido, e rizzatasi a seder sul letto, si chinó |
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eterno. Alle lettere che la mamma scriveva al babbo, la | Marietta | aggiungeva sempre qualche parolina, assicurandolo che |
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la sua bambina, che benediceva dal profondo dell'anima. La | Marietta | era il suo immenso amore. Figlia unica di genitori ricchi, |
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- che i genitori non vivono sempre, e che se avvezziamo la | Marietta | a soddisfare ogni fantasia che le passa per il capo, ne |
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importanza a quei saggi discorsi! Secondo lui, siccome la | Marietta | non era cattiva, ma, appunto, soltanto capricciosina, il |
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vero che Dio non abbandona mai chi soffre. Quando la | Marietta | s'era scordata di lei per il puledro, ecco che ad amarla |
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la splendida, allegra casa de' Rivani, col disamore della | Marietta | e il suo triste tradimento! Meglio finir cosi all'oscuro, |
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di tutte!... Di fatti, la bambola scelta dal babbo della | Marietta | era proprio fra le più belle che si possano vedere. Il |
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babbo, m'hai portata una cosa bella, bella? - chiese la | Marietta | quasi a mezza voce. - No, me ne sono dimenticato - le |
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struggere. Aveva veduto chi sa quante volte piangere la | Marietta | per i capricci che le passavano per la testa, come d'estate |
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i nuvoli sul cielo sereno; e siccome, per sua fortuna, la | Marietta | non aveva alcuna ragione di piangere, alla Giulia quelle |
Il romanzo della bambola -
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diversa la malattia di Camilla da quella che aveva avuta | Marietta | per la sua gola! Si ricordava d'aver patito anche quella |
Il romanzo della bambola -
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piano piano una mano: la bella mano inguantata e odorosa. - | Marietta | come sta? - era una delle sue poche domande. La Marietta |
Il romanzo della bambola -
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- Marietta come sta? - era una delle sue poche domande. La | Marietta | stava bene; ma non aveva voglia di far niente; disubbidiva |
Il romanzo della bambola -
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cautela que' lembi pendenti di pelle rosicchiata, che la | Marietta | avea finito di lacerare. Sembrava una piccola suora della |
Il romanzo della bambola -
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si trovava a | Marietta | quando le giunse un telegramma urgente di Rhett. Vi era un |
Mitchell, Margaret -
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- E perché Melania non me l'ha detto? Non sarei andata a | Marietta | se lo avessi saputo! Gli occhi di Ashley si svegliarono e |
Mitchell, Margaret -
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compagni in torno a lui; e quando quella pettegola della | Marietta | entrava come un fulmine in portineria a cercarvi qualcosa, |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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in cui restavano soli, loro due. Quante sere, quando la | Marietta | e Checco erano profondamente addormentati, una da capo e |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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fin che la famiglia non ebbe terminato il povero pasto. La | Marietta | e Checco, allora, corsero in cortile a ruzzare, e il |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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lontano, tanto malato, ella se la pigliava persino con la | Marietta | e con Checco, poverini! vedendoli così allegri, sani, |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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stesso vengo a pigliar Santino. - E siccome, a punto la | Marietta | e Checco entravano in casa di corsa, come una folata di |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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