Panettone | Marietta | |
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene -
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| Marietta | |
Cucina di famiglia e pasticceria -
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| Marietta | |
Il pesce nella cucina casalinga -
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| Marietta | è una brava cuoca e tanto buona ed onesta da meritare che |
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene -
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Quando, tra i medicamenti che le furono ordinati, alla | Marietta | toccò di prendere l'olio di ricino, accadde una vera lotta. |
Il romanzo della bambola -
|
a causa della gola: un gran brutto peccataccio. Quando la | Marietta | s'avvide che alla sua pupattola non avevan più tolto il |
Il romanzo della bambola -
|
quello che la signorina chiedeva. E allora cominciò tra la | Marietta | e la Giulia un periodo di grande intimità. Costretta a star |
Il romanzo della bambola -
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strane, perfino certe piccole crudeltà della bimba. Se alla | Marietta | il male di capo aumentava, era capace di dare una spinta |
Il romanzo della bambola -
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e tiepida del buon cane passava lesta dalla mano della | Marietta | al viso della Giulia, e lo leccava, lo leccava con |
Il romanzo della bambola -
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- Non la voglio più pettinata così - dichiarò un giorno la | Marietta | alla governante, disfacendo con un gesto di bizza i ricci |
Il romanzo della bambola -
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di raso rosso, e incipriò tutta la testa, leggermente. La | Marietta | fu molto soddisfatta, allora. - La mia Giulia è bella come |
Il romanzo della bambola -
|
questo mantello? Oh no! I pianti ricominciarono. Alla | Marietta | piaceva di vedere una bella cosa addosso alla sua bambola, |
Il romanzo della bambola -
|
se il modello le stava bene. Il primo giorno in cui la | Marietta | uscì di casa a fare una trottata a Villa Borghese, tutte e |
Il romanzo della bambola -
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meschini, quasi senza profumo, ma bellini e graditi. La | Marietta | rise come una pazzerella perchè una di queste piccole |
Il romanzo della bambola -
|
per accogliere le viole... Cotesta fu un'avventura che la | Marietta | raccontò poi a tutti, divertendosi molto dell'equivoco di |
Il romanzo della bambola -
|
noi. Arrivata la carrozza verso il centro della villa, la | Marietta | espresse il desiderio di scendere a far quattro passi sur |
Il romanzo della bambola -
|
per nessun motivo, a qualcuno de' suoi capriccetti. La | Marietta | baciava le mani della mamma, promettendo con mille moine |
Il romanzo della bambola -
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Quando, tra i medicamenti che le furono ordinati, alla | Marietta | toccò di prendere l'olio di ricino, accadde una vera lotta. |
Il romanzo della bambola -
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a causa della gola: un gran brutto peccataccio. Quando la | Marietta | s'avvide che alla sua pupattola non avevan più tolto il |
Il romanzo della bambola -
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quello che la signorina chiedeva. E allora cominciò tra la | Marietta | e la Giulia un periodo di grande intimità. Costretta a star |
Il romanzo della bambola -
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strane, perfino certe piccole crudeltà della bimba. Se alla | Marietta | il male di capo aumentava, era capace di dare una spinta |
Il romanzo della bambola -
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e tiepida del buon cane passava lesta dalla mano della | Marietta | al viso della Giulia, e lo leccava, lo leccava con |
Il romanzo della bambola -
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- Non la voglio più pettinata così - dichiarò un giorno la | Marietta | alla governante, disfacendo con un gesto di bizza i ricci |
Il romanzo della bambola -
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di raso rosso, e incipriò tutta la testa, leggermente. La | Marietta | fu molto soddisfatta, allora. - La mia Giulia è bella come |
Il romanzo della bambola -
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questo mantello? Oh no! I pianti ricominciarono. Alla | Marietta | piaceva di vedere una bella cosa addosso alla sua bambola, |
Il romanzo della bambola -
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se il modello le stava bene. Il primo giorno in cui la | Marietta | uscì di casa a fare una trottata a Villa Borghese, tutte e |
Il romanzo della bambola -
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meschini, quasi senza profumo, ma bellini e graditi. La | Marietta | rise come una pazzerella perchè una di queste piccole |
Il romanzo della bambola -
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per accogliere le viole... Cotesta fu un'avventura che la | Marietta | raccontò poi a tutti, divertendosi molto dell'equivoco di |
Il romanzo della bambola -
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noi. Arrivata la carrozza verso il centro della villa, la | Marietta | espresse il desiderio di scendere a far quattro passi sur |
Il romanzo della bambola -
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per nessun motivo, a qualcuno de' suoi capriccetti. La | Marietta | baciava le mani della mamma, promettendo con mille moine |
Il romanzo della bambola -
|
mattino seguente, la | Marietta | non ebbe bisogno, come al solito, d'essere svegliata; era |
Il romanzo della bambola -
|
far visite; giacché la mamma avea promesso di condurre la | Marietta | a trovar delle famiglie di parenti cui augurare un buon |
Il romanzo della bambola -
|
delle famiglie di parenti cui augurare un buon Natale; e la | Marietta | voleva seco anche la pupattola. All'ora della colazione, la |
Il romanzo della bambola -
|
per paura di sgualcire quel vestito così signorile, la | Marietta | si mise a raccontarle per filo e per segno quanta magnifica |
Il romanzo della bambola -
|
lucente, iridato. - Costa cinquecento lire, sai! - fece la | Marietta | inarcando le sopracciglia, perchè sapeva di dire una somma |
Il romanzo della bambola -
|
le femmine, le femmine i maschietti. Un amico della | Marietta | disse a questa: - Io voglio ballare con la tua bambola. - |
Il romanzo della bambola -
|
bella festa finisca male! - sgridò la signora. Già la | Marietta | piangeva a cald'occhi. - Non la far piangere così! - disse |
Il romanzo della bambola -
|
- Purchè non tocchi più un dolce! - fece la madre. La | Marietta | promise, e mantenne. Ma il male era già fatto. Nella |
Il romanzo della bambola -
|
incontrando la | Marietta | per le scale, soleva fermarla e stender la mano per |
GIACINTA -
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per tenersi ritto! Vedendo la sua padroncina a testa bassa, | Marietta | soggiungeva: - E proprio lui le ha proposto ... ? - Oh, no! |
GIACINTA -
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ha proposto ... ? - Oh, no! ... Non mi ha detto mai nulla. | Marietta | si stringeva nelle spalle, incredula che una cosí pazza |
GIACINTA -
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volta. - Che voleva dirle quella mummia, a quattr'occhi? | Marietta | smaniava alle confidenze a miccino e a riprese che Mochi le |
GIACINTA -
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i denti attossicata.. - Va bene cosí? - conchiuse il Mochi. | Marietta | lo squadrò da capo a piedi, con gli occhi che le |
GIACINTA -
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per chiasso, sai? ... - Si netti la bocca! - gli ripeté | Marietta | di cima al pianerottolo del secondo piano. - Ah, se non |
GIACINTA -
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studiavano e discutevano i punti, non si accorsero di | Marietta | che aveva aperto e richiuso l'uscio. Cosí essa stette fino |
GIACINTA -
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chiuso l'uscio di casa dietro le spalle di quelle signore, | Marietta | piombò in camera di Giacinta. - Ah, scoppio! ... Senta, |
GIACINTA -
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inaspettata. Poi tentò di svincolarsi dalle braccia della | Marietta | che piangendo anche lei le diceva: - Non è nulla! ... Tanto |
GIACINTA -
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mattino seguente, la | Marietta | non ebbe bisogno, come al solito, d'essere svegliata; era |
Il romanzo della bambola -
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far visite; giacché la mamma avea promesso di condurre la | Marietta | a trovar delle famiglie di parenti cui augurare un buon |
Il romanzo della bambola -
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delle famiglie di parenti cui augurare un buon Natale; e la | Marietta | voleva seco anche la pupattola. All'ora della colazione, la |
Il romanzo della bambola -
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per paura di sgualcire quel vestito così signorile, la | Marietta | si mise a raccontarle per filo e per segno quanta magnifica |
Il romanzo della bambola -
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lucente, iridato. - Costa cinquecento lire, sai! - fece la | Marietta | inarcando le sopracciglia, perchè sapeva di dire una somma |
Il romanzo della bambola -
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le femmine, le femmine i maschietti. Un amico della | Marietta | disse a questa: - Io voglio ballare con la tua bambola. - |
Il romanzo della bambola -
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bella festa finisca male! - sgridò la signora. Già la | Marietta | piangeva a cald'occhi. - Non la far piangere così! - disse |
Il romanzo della bambola -
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- Purchè non tocchi più un dolce! - fece la madre. La | Marietta | promise, e mantenne. Ma il male era già fatto. Nella |
Il romanzo della bambola -
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- potevate affogare. Non avete pensato ai vostri bambini? | Marietta | risponde: - Appunto ho pensato a loro! Fosse toccato a uno |
Quartiere Corridoni -
|
di Jenny, fotografata su quel gioiello di cavallino. La | Marietta | non istava alle mosse per la smania d'andare al Circo; |
Il romanzo della bambola -
|
chi sa come, a uno degli spaghi che la facevano parlare. La | Marietta | tirò, non avvedendosi di nulla. - Mam...! - fece la vocetta |
Il romanzo della bambola -
|
un singhiozzo represso. In quel grido pietoso, di cui la | Marietta | non avea capito lo strazio, s'era spezzata una molla: la |
Il romanzo della bambola -
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di Jenny, fotografata su quel gioiello di cavallino. La | Marietta | non istava alle mosse per la smania d'andare al Circo; |
Il romanzo della bambola -
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chi sa come, a uno degli spaghi che la facevano parlare. La | Marietta | tirò, non avvedendosi di nulla. - Mam...! - fece la vocetta |
Il romanzo della bambola -
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un singhiozzo represso. In quel grido pietoso, di cui la | Marietta | non avea capito lo strazio, s'era spezzata una molla: la |
Il romanzo della bambola -
|
più carezze, e prodigate maggiori premure. Quando la | Marietta | lo vide, dichiarò ch'esso era anche più bellino di quello |
Il romanzo della bambola -
|
Ora basta: non più zucchero, per oggi! - gli è certo che la | Marietta | avrebbe fatto ammalare d'indigestione anche il Moro, come |
Il romanzo della bambola -
|
della lezione d'equitazione, ch'erano tre la settimana, la | Marietta | guardava cento volte l'orologio per veder s'era giunta |
Il romanzo della bambola -
|
il solito, scrollando il capo e agitando la criniera. La | Marietta | faceva le lezioni di musica, d'italiano, di francese, di |
Il romanzo della bambola -
|
di quella piccola stella bianca su la fronte, dove la | Marietta | lo baciava più spesso e più volentieri. E pensare che a lei |
Il romanzo della bambola -
|
era delle più penose. Dov'erano i tempi in cui la | Marietta | le diceva, pigliandola in braccio: - Vieni, bella mia! |
Il romanzo della bambola -
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uno che si fosse levata con nulla una seccatura di dosso. | Marietta | era rimasta per piú di venti giorni al capezzale della |
GIACINTA -
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Giacinta. Avrebbe voluto restar sola, a godersela, colla | Marietta | seduta dirimpetto, che la guardava di tanto in tanto, |
GIACINTA -
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mani di un mese addietro. - Si rifarà presto, piú bella! | Marietta | era meravigliata della finezza che la pelle del viso della |
GIACINTA -
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- Sempre meglio? - Un pochino ... Non ho fretta. - Benone. | Marietta | non lo poteva patire per quell'occhialino che gli faceva |
GIACINTA -
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ti fa bene! - Che calore può avere quella mummia! - pensava | Marietta | scrollando il capo, mentre si aggirava per la camera |
GIACINTA -
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nulla! - balbettava. - Un po' di debolezza ... Nient'altro. | Marietta | accorreva, spaventata, indovinando quali ricordi |
GIACINTA -
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sentiva rivivere. E mentre facevano il giro della stanza, | Marietta | le ruzzolava dietro la poltrona, se la padroncina avesse |
GIACINTA -
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come una pasta; benevolo, paterno, pieno di compassione. | Marietta | cominciava a diventarne gelosa. - Perché ora colui aveva |
GIACINTA -
|
dài a Camilla il mio mantello di velluto bianco; - disse la | Marietta | - tanto è macchiato di sciroppo, davanti! - Un mantello di |
Il romanzo della bambola -
|
io che me n'ero scordata! O chi l'ha messa qui? - disse la | Marietta | afferrando la pupattola per le vesti e tirandola a sè. Ma |
Il romanzo della bambola -
|
ripetè con accento più commosso che mai: - Poverina! La | Marietta | avea posata la pupattola sur una sedia. - Non è più buona a |
Il romanzo della bambola -
|
bambina aveva sciupati senza più curarsene, si voltò alla | Marietta | e le chiese: - Vuoi dare quella bambola alla Camilla ? |
Il romanzo della bambola -
|
era andata a finire la roba della povera Giulia, mentre la | Marietta | la lasciava cosi abbandonata rovinarsi in fondo a un |
Il romanzo della bambola -
|
di chi si diverte, non quella di chi è amato davvero. La | Marietta | la vide andarsene senza farle una carezza, senza darle un |
Il romanzo della bambola -
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più carezze, e prodigate maggiori premure. Quando la | Marietta | lo vide, dichiarò ch'esso era anche più bellino di quello |
Il romanzo della bambola -
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Ora basta: non più zucchero, per oggi! - gli è certo che la | Marietta | avrebbe fatto ammalare d'indigestione anche il Moro, come |
Il romanzo della bambola -
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della lezione d'equitazione, ch'erano tre la settimana, la | Marietta | guardava cento volte l'orologio per veder s'era giunta |
Il romanzo della bambola -
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il solito, scrollando il capo e agitando la criniera. La | Marietta | faceva le lezioni di musica, d'italiano, di francese, di |
Il romanzo della bambola -
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di quella piccola stella bianca su la fronte, dove la | Marietta | lo baciava più spesso e più volentieri. E pensare che a lei |
Il romanzo della bambola -
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era delle più penose. Dov'erano i tempi in cui la | Marietta | le diceva, pigliandola in braccio: - Vieni, bella mia! |
Il romanzo della bambola -
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dài a Camilla il mio mantello di velluto bianco; - disse la | Marietta | - tanto è macchiato di sciroppo, davanti! - Un mantello di |
Il romanzo della bambola -
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io che me n'ero scordata! O chi l'ha messa qui? - disse la | Marietta | afferrando la pupattola per le vesti e tirandola a sè. Ma |
Il romanzo della bambola -
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ripetè con accento più commosso che mai: - Poverina! La | Marietta | avea posata la pupattola sur una sedia. - Non è più buona a |
Il romanzo della bambola -
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bambina aveva sciupati senza più curarsene, si voltò alla | Marietta | e le chiese: - Vuoi dare quella bambola alla Camilla ? |
Il romanzo della bambola -
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era andata a finire la roba della povera Giulia, mentre la | Marietta | la lasciava cosi abbandonata rovinarsi in fondo a un |
Il romanzo della bambola -
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di chi si diverte, non quella di chi è amato davvero. La | Marietta | la vide andarsene senza farle una carezza, senza darle un |
Il romanzo della bambola -
|
lì a cercarla per portarla con sè, come prima. Ma no; la | Marietta | passava senza nè anche voltarsi, spesso canticchiando; e |
Il romanzo della bambola -
|
nervo del corpicino. Perchè, perchè non veniva ora la sua | Marietta | a strapparla di lì, a salvarla? Nessuno! Nessuno si |
Il romanzo della bambola -
|
Il Moro era stato il primo a esser nominato dalla | Marietta | tra le cose da portare con sé. Con lui ella avrebbe fatto |
Il romanzo della bambola -
|
de' Rivani con la signora Amalia e le due cuginette: la | Marietta | e Camilla. Nessuna persona di servizio assisteva a quella |
Il romanzo della bambola -
|
a me, signorina ... - State zitta, Camilla - la interruppe | Marietta | per sviare il discorso. - La signorina non si mescola nei |
GIACINTA -
|
per la mamma, mi raccomando! Quella notte, verso le due, | Marietta | andava in punta di piedi, a prendere un limone dalla |
GIACINTA -
|
convulsa. - Si calmi, signorina, si calmi! - ripeteva | Marietta | intanto che strizzava il limone in un bicchiere. Poi, |
GIACINTA -
|
| Marietta | aveva bussato all'uscio con le nocche delle dita: - |
GIACINTA -
|
il capo, una plausibile spiegazione: - Proprio per me? | Marietta | tornò a picchiare: - Signorina, la sarta. Giacinta diè un |
GIACINTA -
|
Marietta. - Cambierò da bianca in nera ... Vedrai! - Brava! | Marietta | batteva le mani, vedendole alzar fieramente la testa e |
GIACINTA -
|
terminò di abbigliarsi, davanti allo specchio, mentre | Marietta | le aggiustava le pieghe del vestito contenta e superba |
GIACINTA -
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lì a cercarla per portarla con sè, come prima. Ma no; la | Marietta | passava senza nè anche voltarsi, spesso canticchiando; e |
Il romanzo della bambola -
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nervo del corpicino. Perchè, perchè non veniva ora la sua | Marietta | a strapparla di lì, a salvarla? Nessuno! Nessuno si |
Il romanzo della bambola -
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Il Moro era stato il primo a esser nominato dalla | Marietta | tra le cose da portare con sé. Con lui ella avrebbe fatto |
Il romanzo della bambola -
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de' Rivani con la signora Amalia e le due cuginette: la | Marietta | e Camilla. Nessuna persona di servizio assisteva a quella |
Il romanzo della bambola -
|
birichina! Ti ripiglio la bambola, sai! - fece il babbo. La | Marietta | gli diede subito qualche altro bacio; e siccome egli le |
Il romanzo della bambola -
|
prezioso. A ogni oggettino ch'ella prendeva in mano, la | Marietta | aveva nuove esclamazioni, nuovi sorrisi di compiacenza. A |
Il romanzo della bambola -
|
questo nome? La signora de' Rivani rispose di sì; e la | Marietta | cominciò subito a chiamar la pupattola: - Giulia! Giulia! - |
Il romanzo della bambola -
|
tirò lo spago che faceva dire alla pupattola: Mamma! La | Marietta | mise un grido, e rizzatasi a seder sul letto, si chinó |
Il romanzo della bambola -
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birichina! Ti ripiglio la bambola, sai! - fece il babbo. La | Marietta | gli diede subito qualche altro bacio; e siccome egli le |
Il romanzo della bambola -
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prezioso. A ogni oggettino ch'ella prendeva in mano, la | Marietta | aveva nuove esclamazioni, nuovi sorrisi di compiacenza. A |
Il romanzo della bambola -
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questo nome? La signora de' Rivani rispose di sì; e la | Marietta | cominciò subito a chiamar la pupattola: - Giulia! Giulia! - |
Il romanzo della bambola -
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tirò lo spago che faceva dire alla pupattola: Mamma! La | Marietta | mise un grido, e rizzatasi a seder sul letto, si chinó |
Il romanzo della bambola -
|
da sedere. - La bambina? - Dorme, signora contessa. Mentre | Marietta | cominciava ad apparecchiare, ella avvicinavasi ad Andrea. |
GIACINTA -
|
- Se ti annoi, se ... Ma frenossi, vedendo la | Marietta | che ritornava con un canestro pieno di posate, di bicchieri |
GIACINTA -
|
si sentiva soltanto il rumore dei piatti e delle posate che | Marietta | andava disponendo sulla tavola. - Se ti annoi, dillo pure! |
GIACINTA -
|
caso anche lui ... Non dovrebbe accadergli lo stesso? | Marietta | girava attorno, presentando le pietanze, levando via i |
GIACINTA -
|
- Qui - gli disse, Andrea, cedendogli il suo posto. | Marietta | era mortificata: - Quello scimunito di Battista! E voleva |
GIACINTA -
|
la bottiglia di mano. Il conte seguí con gli occhi desolati | Marietta | che la portava via; poi, subitamente rassegnatosi, riprese |
GIACINTA -
|
dinanzi, tutti in fila. - Che fai lí? - diceva alla | Marietta | guardandola di traverso, diffidente. Giacinta, rimescolata |
GIACINTA -
|
- La signorina vuol dunque farsi monaca? - le diceva la | Marietta | che ora spadroneggiava sola in casa, dopo che Camilla era |
GIACINTA -
|
ai nervi. Tutte le mattine, appena la padroncina suonava, | Marietta | entrava in camera discretamente, apriva le imposte, levava |
GIACINTA -
|
forse pel contrasto col suo. E nelle giornate in cui la | Marietta | doveva stirare, Giacinta, preso in mano un lavorino di ago |
GIACINTA -
|
di buon umore la sua cara padroncina. Di mano in mano, | Marietta | s'infiammava; e mentre camicie, sottane, polsini e altri |
GIACINTA -
|
Ma se veniva interrogata intorno al commendatore, | Marietta | diventava a un tratto discreta. - Un bravo signore. Spende, |
GIACINTA -
|
nei momenti più tristi, le apriva tutto il suo cuore, | Marietta | piangeva. - Quella benedetta signora! ... Oh! non voleva |
GIACINTA -
|
eterno. Alle lettere che la mamma scriveva al babbo, la | Marietta | aggiungeva sempre qualche parolina, assicurandolo che |
Il romanzo della bambola -
|
la sua bambina, che benediceva dal profondo dell'anima. La | Marietta | era il suo immenso amore. Figlia unica di genitori ricchi, |
Il romanzo della bambola -
|
- che i genitori non vivono sempre, e che se avvezziamo la | Marietta | a soddisfare ogni fantasia che le passa per il capo, ne |
Il romanzo della bambola -
|
importanza a quei saggi discorsi! Secondo lui, siccome la | Marietta | non era cattiva, ma, appunto, soltanto capricciosina, il |
Il romanzo della bambola -
|
vero che Dio non abbandona mai chi soffre. Quando la | Marietta | s'era scordata di lei per il puledro, ecco che ad amarla |
Il romanzo della bambola -
|
la splendida, allegra casa de' Rivani, col disamore della | Marietta | e il suo triste tradimento! Meglio finir cosi all'oscuro, |
Il romanzo della bambola -
|
vero che Dio non abbandona mai chi soffre. Quando la | Marietta | s'era scordata di lei per il puledro, ecco che ad amarla |
Il romanzo della bambola -
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la splendida, allegra casa de' Rivani, col disamore della | Marietta | e il suo triste tradimento! Meglio finir cosi all'oscuro, |
Il romanzo della bambola -
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eterno. Alle lettere che la mamma scriveva al babbo, la | Marietta | aggiungeva sempre qualche parolina, assicurandolo che |
Il romanzo della bambola -
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la sua bambina, che benediceva dal profondo dell'anima. La | Marietta | era il suo immenso amore. Figlia unica di genitori ricchi, |
Il romanzo della bambola -
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- che i genitori non vivono sempre, e che se avvezziamo la | Marietta | a soddisfare ogni fantasia che le passa per il capo, ne |
Il romanzo della bambola -
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importanza a quei saggi discorsi! Secondo lui, siccome la | Marietta | non era cattiva, ma, appunto, soltanto capricciosina, il |
Il romanzo della bambola -
|
Dorme, - disse | Marietta | affacciandosi all'uscio. La signora Teresa, suo marito e il |
GIACINTA -
|
tutta nelle sue fiamme. - Aria! ... Aria! ... - disse a | Marietta | che apriva soltanto le imposte. Soffocava. - Il signor |
GIACINTA -
|
Quando doveva trovarsi con il suo maestro e con la bionda | Marietta | era sempre molto contenta; ma quella mattina si sentiva |
Il ponte della felicità -
|
venuto. Intimidita, Loredana fece l'atto di ritirarsi; ma | Marietta | l'aveva scorta e già le correva incontro esclamando: - |
Il ponte della felicità -
|
le mani e, non potendo parlare, gliele baciò devotamente. | Marietta | invece, incapace di tenere più a lungo la lingua a freno, |
Il ponte della felicità -
|
di tutte!... Di fatti, la bambola scelta dal babbo della | Marietta | era proprio fra le più belle che si possano vedere. Il |
Il romanzo della bambola -
|
babbo, m'hai portata una cosa bella, bella? - chiese la | Marietta | quasi a mezza voce. - No, me ne sono dimenticato - le |
Il romanzo della bambola -
|
di tutte!... Di fatti, la bambola scelta dal babbo della | Marietta | era proprio fra le più belle che si possano vedere. Il |
Il romanzo della bambola -
|
babbo, m'hai portata una cosa bella, bella? - chiese la | Marietta | quasi a mezza voce. - No, me ne sono dimenticato - le |
Il romanzo della bambola -
|
- Vuol cenare in camera? - Non ceno. - Burrasca! - disse | Marietta | dentro di sé. E stava per andar via; poi si voltò: - Le |
GIACINTA -
|
sera, e Giacinta non ebbe il coraggio di dirgli di no. | Marietta | dovette starsene da canto. Con le mani nelle tasche del |
GIACINTA -
|
rivolsero a quel viso pallido, dalla barbetta bionda, che a | Marietta | pareva proprio il viso di nostro Signore sul punto di fare |
GIACINTA -
|
- rispose il Follini. Allora Andrea, la signora Villa e | Marietta | si schierarono davanti al lettino per impedire la vista a |
GIACINTA -
|
struggere. Aveva veduto chi sa quante volte piangere la | Marietta | per i capricci che le passavano per la testa, come d'estate |
Il romanzo della bambola -
|
i nuvoli sul cielo sereno; e siccome, per sua fortuna, la | Marietta | non aveva alcuna ragione di piangere, alla Giulia quelle |
Il romanzo della bambola -
|
Ferruccio, un affare di vent'anni fa. Delle tre sorelle la | Marietta | era la più bella, la più viva, la più romantica com'erano |
ARABELLA -
|
delirio cessò al tornare del Berretta colla contadina. La | Marietta | entrò in agonia, e non parlò più... Storie di vent'anni fa, |
ARABELLA -
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diversa la malattia di Camilla da quella che aveva avuta | Marietta | per la sua gola! Si ricordava d'aver patito anche quella |
Il romanzo della bambola -
|
piano piano una mano: la bella mano inguantata e odorosa. - | Marietta | come sta? - era una delle sue poche domande. La Marietta |
Il romanzo della bambola -
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- Marietta come sta? - era una delle sue poche domande. La | Marietta | stava bene; ma non aveva voglia di far niente; disubbidiva |
Il romanzo della bambola -
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struggere. Aveva veduto chi sa quante volte piangere la | Marietta | per i capricci che le passavano per la testa, come d'estate |
Il romanzo della bambola -
|
i nuvoli sul cielo sereno; e siccome, per sua fortuna, la | Marietta | non aveva alcuna ragione di piangere, alla Giulia quelle |
Il romanzo della bambola -
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