Detti, Maria, Gabriele, Senatori, Dame, Gentiluomini, Paggi con torce, ecc., ecc.
Torino, riferendo i dialoghi tenuti con loro e avendo cura di intercalarvi spesso "Voi Salvador, voi Maria, voi Emma, voi Fanny ecc." Le dedicava pure
di più degno del grande spirito puro di Maria, la impersonazione cristiana del femminile eterno. In fatto, don Innocenzo aveva tentato in addietro
nonzolo di S. Maria Formosa avrebbe fatto a sua nuora. Nepo era alla tortura; si portava e riportava al naso il fazzoletto profumato, guardava sottecchi i
nel verso di Maria di Francia: La voix douce et bas li tons. Non era corretto, in quella riunione, il calore del suo parlare. Molti ne sorrisero
calice alla bocca. "Sapore insolito?" diss'ella. "Se è puro, questo Bordeaux, come un'Ave Maria! È stato uno scherzo di Proserpina. - Bevete" proseguì
Maria dipinta dal Luini. Avrebbe voluto profondarsi in questi pensieri, e non poteva; si sentiva legata da una catena dura e fredda , comprendeva
Cecilia. Ricordati! MARIA CECILIA VARREGA di Camogli, infelice moglie del Conte Emanuele d'Ormengo. Ricordati la sera del 10 gennaio 1797 a Genova in
ritornai al presbiterio, ripensando al sogno della notte e alla quantità e alla universalità degli umani dolori. Le campane dell'Ave Maria squillavano
Maria Vergine. È sempre quel tac, tac, tac ... - Già, già. - E guarirò, dice, con quella polvere lì? - Vent'anni di meno ci vorrebbero a spalle, la mia
una acciuga, e riapriva un San Tomaso d'Aquino o il Mese di Maria riaccomodandosi il guanciale sotto la testa. La famiglia non si diede per molto
Accademia della crusca
