Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: mare

Numero di risultati: 36 in 1 pagine

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Ricordi d'un viaggio in Sicilia

169017
De Amicis, Edmondo 8 occorrenze
  • 1908
  • Giannotta
  • Catania
  • Paraletteratura - Divulgazione
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sulla linea, lungo la riva del mare. Ora, venendo dal continente, si attraversa lo stretto senza discendere dai vagoni ferroviarii, che sono

, patrona sua. Ha il nome di Bellini uno dei più deliziosi giardini pubblici d'Italia, da cui si vedono l'Etna e il mare; a Bellini è dedicato il Teatro

, foro, cuore di Palermo. A giudicare dal movimento di quelle due strade, di cui una sbocca sul mare, l'altra è in direzione parallela alla riva, si

gittato sul mare - sopra quel vasto piano calcareo, dove sorgevano gli altri quattro quartieri della città: Acradina, Neapoli, Epipoli, Tiche: vasto

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mare disegnava le sue forme nell'oro. Dev'essere stato un tramonto simile quello che fece dire al Carducci: Bello come un tramonto di Siracusa

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forse diritto di protestare io che ne fui complice? Era cosI bella di notte, vista da quella terrazza, Siracusa, che pareva galleggiante sul mare, tutta

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, di giardini ride sopra la bellezza d'un mare e sotto la bellezza d'un cielo di cui non può dare idea la parola umana. Chi può maravigliarsi che

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maravigliose dell'Etna e del mare, di giardini e di lave, di piccoli vulcani spenti e di valli lussureggianti di verzura, di graziosi villaggi e di lembi

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Le buone maniere

202736
Caterina Pigorini-Beri 3 occorrenze
  • 1908
  • Torino
  • F. Casanova e C.ia, Editori Librai di S. M. il re d'Italia
  • paraletteratura-galateo
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, buttando a mare l'inutile zavorra delle formalità non più necessarie, rendendola anzi più omogenea e più accessibile alla benevolenza reciproca e a

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materialità per rendere buoni e compassionevoli i cuori, forti e ornati gl'intelletti, nobili e austeri i costumi. La fantasia è la spuma del mare da cui è

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produrre intorno a sè un vuoto che nessuna cosa può colmare. Un carattere ispido è l'isola disabitata nel mezzo del mare tranquillo, turchino e terso

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Passa l'amore. Novelle

241847
Luigi Capuana 1 occorrenze
  • 1908
  • Fratelli Treves editori
  • Milano
  • verismo
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figliuole in un mare di guai. Non aveva mai fatto niente di bene in questo mondo, e non ne faceva neppure nell'altro, pover'uomo! - Che gli costerebbe dire

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CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?

660342
Capuana, Luigi 1 occorrenze

valli e per piani, si passa fiumi, si passa il mare, e quando si arriva ... quello è il paese. Visto che non ne cavavano nessun costrutto, domandavano

IL FIGLIO DEL CORSARO ROSSO

682214
Salgari, Emilio 23 occorrenze

bellissima signora, celebrata da tutti gli avventurieri e da tutti gli ufficiali di terra e di mare di San Domingo. Le danze, animatissime fino a quel

bravamente il mare, salendo e scendendo graziosamente le larghe ondate del golfo del Messico. I danni causati dal combattimento, danni quasi insignificanti

mezzo al petto che rappresentava una montagna sorgente dal mare con un leone rampante in alto. Vedendoli la marchesa non potè trattenere uno scoppio di

un uomo di mare. - Avete indovinato. - Che cosa fanno dunque quei cani di filibustieri? - Non lo so. - Si dice che preparino un colpo di mano sulla

rimanevano ancora sotto gli ordini di Raveneau de Lussan e di Grogner. Il guascone, che era ormai conosciutissimo fra quei formidabili ladroni di mare

quali contavano settanta cannoni ciascuna. Il mare era tempestoso e niuna proporzione vi era fra gli uni e gli altri. Per di piú i filibustieri non

Bisogna proprio credere che una fortuna straordinaria proteggesse quegli audaci ladroni di mare, ed un triste destino perseguitasse con ostinazione

e gli ufficiali. Altri si erano lestamente arrampicati sulle coffe, per lanciare bombe, delle quali quei formidabili scorridori del mare facevano

spagnuoli di San Domingo, dovevate correre il mare coi filibustieri del Golfo del Messico. - Avete ragione, signor basco. Sono stato un imbecille però spero

il marchese di Montelimar. - Ed il mio non era un ladrone di mare, - proruppe il conte. - I Ventimiglia non hanno intascato in America né un doblone

schiavi africani erano comparsi per condurre l'avventuriero ed il lupo di mare al posto loro assegnato. - Conte, ceniamo - disse la marchesa, la quale

possedere qualche scialuppa, è vero, brav'uomo? - Sí, - rispose il fanalista, - però non è mia. Appartiene alla capitaneria. - Direte che il mare l'ha

, accettiamo - disse il figlio del Corsaro Rosso con voce perfettamente tranquilla. - Cosí ci riposeremo delle fatiche del mare. - E la vostra nave? - Se la

infestavano le foreste e le paludi, e quel colpo fu cosí fatale ai bucanieri, da deciderli a rivolgersi al mare per trovare nuovi alimenti e alla

gradinata, si mise a salirla. Non era già una gradinata regolare, tuttavia il lupo di mare aveva dato arditamente l'assalto, ansioso di piombare alle

una torcia. - Il lupo di mare! - esclamò il capo delle sentinelle. - Hai tardato molto a farti vivo, compare. Si beve bene dunque a Pueblo-Viejo

dubito molto che essi siano ancora in cento. Signor conte, volete dormire qualche ora? Pel momento nessun pericolo ci minaccia. - La gente di mare è

un mare piú azzurro dell'Oceano Pacifico, dove l'aria è piú balsamica e piú pura che qui - disse il corsaro. - Io sono bianco e voi siete bruna eppure

conversazione. - Facciamo colazione ora - disse la marchesa al conte. - Gli uomini di mare devono esser dotati d'un buon appetito e spero, signor de Miranda

gesto maestoso la sua draghinassa e si mise bravamente in guardia, dicendo a Mendoza: - Avanti i guasconi! Il lupo di mare rimase tranquillamente

diventare un filibustiere per fumare solamente dei sigari e fare delle passeggiate sul mare o sotto i boschi. - Questo compare deve avere qualche idea

conte con ira. - Gettarci in mare, forse? Il signor di Ventimiglia fece col capo un gesto negativo, poi muovendogli incontro col cappello in mano

sogno quello di unirmi a quei terribili scorridori del mare. Wan Horn era del Brabante. - Ed io ho combattuto sotto gli ordini di Wan Horn, - disse