Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: mare

Numero di risultati: 74 in 2 pagine

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Sull'Oceano

171387
De Amicis, Edmondo 50 occorrenze
  • 1890
  • Fratelli Treves, Editori
  • Milano
  • Paraletteratura - Divulgazione
  • UNICT
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frugacchianti nelle valigie. A poppa, non trovai che tre persone. Il mare era mosso, ma d'un bel colore azzurro, e il tempo chiaro. Non si vedeva terra.

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parapetto, verso il mare, accanto allo sbarbatello toscano; e si capiva che parlavano di cose indifferenti, del mare, dell'America; ma, benchè non si

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Il mare non si godeva che sul far della notte, dopo che i passeggieri avevano sgombrato, tranne due o tre solitari. A quell'ora, quando sul cielo

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Torino, come un gran cerchio luminoso che corra sul mare col piroscafo, e in cui girano, brillano cento visi conosciuti, e par dì sentire le visa e le

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Ma lo spettacolo eran le terze classi, dove la maggior parte degli emigranti, presi dal mal di mare, giacevano alla rinfusa, buttati a traverso alle

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Verne, quando viaggiano per il cielo, vedono come una fascia oscura tesa attorno al nostro pianeta, simile alle strisce della faccia di Giove. Il bel mare

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molti finestrini, in cui si vedeva ballare l'orizzonte del mare. Nell'atto di sedere, e per qualche minuto dopo, i commensali non fecero che squadrarsi a

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momento vi pare di esser per mare da un tempo immemorabile, come i passeggieri del bastimento fantastico di Edgardo Poe, e l'idea di aver da passare ancora

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mare, con un'affettazione di indifferenza che tradiva una rabbia canina. A pochi passi dietro di lui veniva innanzi l'agente, felice, che mi fece di

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fosse calata la sera tutt'ad un tratto. Dai due lati del piroscafo, ravvolto in una nebbia umida, non si vedeva più che un brevissimo spazio di mare

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poco innanzi al tramonto il velo fitto di vapori che ci avvolgeva da tre giorni, il sole calava nel mare come un rubino enorme, gettando sulle acque

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E mare, mare, mare. A momenti c'era da immaginare che fossero scomparse le terre dalla superficie del globo, e che noi navigassimo sull'oceano

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Quanto all'equatore ne discorrevano tutti. Ma qui bisogna rifarsi un poco indietro per spiegare bene quale senso facesse il mare in tutta quella

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brevissimi, non fecero che stuzzicare il buon umore della moltitudine: poi il cielo si schiarì, e il mare, a momenti azzurro, a momenti violaceo

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accresciuta dallo spettacolo d'un mare di colore ributtante; il quale dava l'immagine di quello che si dice che il mare sarebbe se non avesse impedimento il

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che stava per tuffarsi nel mare di bragia, enorme, come se si fosse ravvicinato alla terra di milioni di leghe, era attraversato nel mezzo da una

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far dispetto alla natura: per lui il sole che discendeva nel mare era un sole odioso, per riverbero della cattiva compagnia che frequentava. In mezzo

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Tutti si voltarono verso il mare. Il piroscafo correva in fatti in un mare acceso, facendo schizzare lungo i suoi fianchi zampilli di topazi e di

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con fedeltà mirabile le variazioni del mare. Come parlando con un personaggio potente, al quale domandiamo un favore, e che ci può nuocere, il nostro

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piroscafo si ritrovava con tutte le sue grandi ali spiegate, e filava sul mare azzurro nella piena maestà della sua bellezza. Nello stesso momento, come

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di vita, l'elice si scuote, il mare gorgoglia: sia ringraziato il cielo! Si va.

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sogno ancora, piglia un andamento ad altalena vertiginoso, trasportandoci senza posa dal mare a casa nostra, e di qui sul mare, e poi daccapo a casa

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grigie facevano una volta schiacciata sopra il mare, il quale in una parte aveva color d'olio sbattuto. in un'altra pareva di cenere immollata, e qua e

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La figura di quel povero innamorato che s'allontanava per il passaggio coperto, rimase legata nella mia memoria a un aspetto nuovo del mare e del

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altri pareva che gittasse un'ombra di tristezza il pensiero di quel morto che s'aveva a bordo, e che si doveva buttare in mare la notte; e tutti gli

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incominciata. Ci può aver contribuito quella morte a bordo, il sapere che da due giorni si faceva poco cammino, e un brutto mare somigliante ad una immensa

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; tutti si gettavano contro al parapetto di destra, salivano sulle stie, sulle panche e, sulle scale a corda, guardando il mare. Io non vedevo nulla, un

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suo l'uccellaccio del cattivo augurio. Altre volte aveva dato giù a un tratto il barometro, ma il mare non s'era rabbuffato. E del mare quello che si

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faceva più forte, e il mare principiava a ondeggiare, e il piroscafo a ballare più che fino allora non avesse mai fatto, tanto che tutti dovettero

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curiosità sarebbe andato per aria. Insomma, stando a terra, avevo pur desiderato molte volte di trovarmi a una tempesta di mare. Ecco dunque una buona

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si buttarono sui divani. Alcune signore piangevano. Lo strepito del bastimento e del mare copriva le voci. Pareva quasi notte. Mi sembravan mutati il

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frastuono di palazzo messo a sacco, peggio dei gemiti umani e del muggito del mare, era il rumore che faceva la membratura del piroscafo, uno scricchiolìo

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accaduto e accadesse dintorno a me. Tra gli schianti degli assiti e i mugghi del mare, sentii il pianto del bambino brasiliano e altri piagnucolii

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di poppa, ed era il mio vicino di tavola, l'avvocato, seduto con le spalle al mare, che leggeva; e già stavo per ammirare il suo eroismo; ma subito

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mare durasse agitatissimo. Delle facce immelensite si sporgevano fuori degli usci, in aria interrogativa, e poi rientravano in fretta. Una voce, che mi

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. Nessuna signora. Balenavano ancora dei lampi; ma il tuono scoppiava più rado e più lontano; il mare sempre gonfio e nero, e nessuno poteva reggersi ritto

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momento solo, per gettare in mare un'immagine di santo o una crocetta che avrebbero calmate le onde. Ce n'era pure che lo scongiuravano in nome del cielo

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, intorno alle antenne; e stelle pure si riflettevano nel mare quieto, in modo che non pareva di navigare, ma di volare sopra un naviglio aereo dentro

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Fernando de Noronha, del Brasile, che desideravano tutti per veder rotta almeno un momento la monotonia di quell'interminabile mare. Non un palmo di

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Ma le ore passarono, e la terra non spuntava. Il cielo era sparso di nuvole, ma l'orizzonte sgombro, e il mare presentava sempre la sua linea azzurra

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a una nuvola leggerissima che lambisse la faccia del mare. E stetti qualche minuto a guardare, stupito come gli altri, senza sapere di che. Molte

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non c'erano che i giovanotti, che per l'allegrezza si pizzicottavano e si tiravan dei calci di traverso. Dei vecchi, alcuni voltavan le spalle al mare

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sanguigni, che ci guardassero. E di sopra il cielo era oscuro, e il mare di sotto, nero. A quella vista, s'era rifatto il silenzio a prua, e gli emigranti

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uomini stavan rivolti verso il mare; i più passavano a rassegna le passeggiere. I giovani, seduti sopra i parapetti, con una gamba spenzoloni di fuori e

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: - Ha visto quei poveri contadini? - I contadini rispose lentamente, guardando il mare -, sono embrioni di borghesi. Non afferrai subito il suo concetto

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solamente: lontano, tutt'in giro, il mare era come immobile, d'un azzurro ridente, e tutto picchiettato di macchiette bianche, che parevan le vele di una

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loro sandali, legati con le zampitte; ma pochi di essi parlavano. In altri gruppi si discorreva del mare e dell'America: e si riconoscevan facilmente

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vino: e questi gironzavano di crocchio in crocchio e rivolgevano la parola da tutto le parti, ridendo alla gente e al mare, come se avessero saputo

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avendo pagato per viaggiare in un piroscafo, erano stati cacciati in un legno a vela, e tenuti in mare sei mesi; o credendo di esser condotti al

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............................................ 222 Il mare di fuoco.............................................. 243 L'Oceano Azzurro

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