ancora luogo attorno alla piazza di San Marco, sembrava tale e quale uno dei cantori dipinti l'anno 1496 da Gen- tile Bellino nel gran quadro della
alle funzioni cantate di San Marco, grandi e piccole, nei dì di festa e nei giorni di lavoro. Conduceva il nonno fino a' piedi della scaletta, che sale
cappella di San Marco a pregarlo di essere uno degli arbitri. Questi, uomo pru- dente, rispose: "Vi pare! Nella mia posizione, farmi dei nemici fra i
San Marco e dai pesanti fumaiuoli dei camini a tronco di cono rovescio: da tutto il resto, insomma, di splendori e di abiezioni - abiezioni e
botteghe da caffè, nei ritrovi, passeggiando su e giù in piazza di San Marco o sul Molo non si parlava d'altro. C'era come l'attesa di una rivoluzione
di dissuadermene. Non volevo mancarle di rispetto col resistere a' suoi consigli. Pregai dunque il nostro organista di San Marco, il quale, a patto
costeggiò la Riva degli Schiavoni. Il campanile di San Marco usciva dai palazzi che lo circondavano e, illuminato dai fanali della Piazza, si alzava gigante
Accademia della crusca
