Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: marcello

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La Bohème

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25 occorrenze

Marcello – Rodolfo.

Marcello e Mimì.

Rodolfo, Marcello, Colline.

Rodolfo e Marcello.

Musetta, Marcello, poi Colline.

(Musetta e Marcello partono frettolosi)

Rodolfo e Marcello – Mimì in disparte.

Rodolfo, Marcello, Colline, Schaunard, poi Benoit.

Rodolfo, Marcello, Colline, Schaunard.

Schaunard – Colline – Rodolfo – Marcello

Rodolfo, Colline, Marcello, Schaunard.

(Rodolfo impedisce con energia l’atto di Marcello)

(Musetta porta un manicotto e Marcello una boccetta)

(Musetta esce stizzita; Marcello la segue fermandosi sulla porta)

(mentre si battono, Rodolfo e Marcello ballano loro intorno cantando)

– Va bene, mormorò Marcello, egli è vile come me!

(tutti bevono. Benoit depone il bicchiere e si rivolge nuovamente a Marcello mostrandogli la carta)

(Rodolfo prende un lume, ed apre l’uscio: Marcello, Schaunard e Colline escono e scendono la scala)

(dal Cabaré fracasso di piatti e bicchieri rotti; si odono le voci concitate di Marcello e Musetta)

(appena partito Alcindoro, Musetta si alza e si getta nelle braccia di Marcello, che non sa più resistere)

(Marcello dà un pugno sulla tavola e si alza: gli altri lo imitano: Benoit li guarda sbalordito)

Musetta era diventata un personaggio quasi officiale; – da tre o quattro mesi Marcello non l’aveva incontrata.

«Certo il solo uomo da lei veramente amato era Marcello – forse perché egli solo sapeva farla soffrire – ma il lusso era per lei una condizione di

Un dì che Marcello di nascosto baciava un nastro dimenticato da Musetta, vide Rodolfo che nascondeva una cuffietta – la cuffietta rosa – dimenticata

(Marcello si avvicina a sua volta al letto e se ne scosta atterrito; intanto entra Colline che depone del danaro sulla tavola presso a Musetta)

La Bohème

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25 occorrenze

Marcello – Rodolfo.

Rodolfo e Marcello.

Marcello – Mimì.

Rodolfo, Marcello, Colline.

Musetta, Marcello, poi Colline.

Rodolfo, Marcello, Colline, Schaunard.

Rodolfo, Colline, Marcello, Schaunard.

Rodolfo e Marcello – Mimì in disparte.

Rodolfo, Marcello, Colline, Schaunard, poi Benoît.

Schaunard – Colline – Rodolfo – Marcello.

(Musetta e Marcello partono frettolosi.)

Va bene, mormorò Marcello, egli è vile come me!

(Musetta esce stizzita; Marcello la segue fermandosi sulla porta.)

(Mentre si battono, Rodolfo e Marcello ballano loro intorno cantando.)

(Musetta porta un manicotto e Marcello una boccetta.)

(Rodolfo impedisce con energia l’atto di Marcello.)

(Gli amici guardano con gli occhi pieni di compassione Marcello che si è fatto pallido. Il cameriere comincia a servire; Schaunard e Colline guardano

(Tutti bevono. Benoît depone il bicchiere e si rivolge a Marcello mostrandogli la carta.)

Musetta era diventata un personaggio quasi officiale; – da tre o quattro mesi Marcello non l’aveva incontrata.

(Dal Cabaret fracasso di piatti e bicchieri rotti: si odono le voci concitate di Musetta e Marcello.)

(Appena partito Alcindoro, Musetta si alza e si getta nelle braccia di Marcello, che non sa più resistere.)

(Rodolfo prende un lume, ed apre l’uscio: Marcello, Schaunard, Colline escono e scendono la scala.)

(Marcello dà un pugno sulla tavola e si alza: gli altri lo imitano: Benoît li guarda sbalordito.)

Un dì che Marcello di nascosto baciava un nastro dimenticato da Musetta, vide Rodolfo che nascondeva una cuffietta – la cuffietta rosa – dimenticata

(Marcello si avvicina a sua volta al letto e se ne scosta atterrito; intanto entra Colline che depone del danaro sulla tavola presso a Musetta.)

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