povero mercante cominciò ad arruffarsi la barba, e, quando lo raggiunsero, disse: — Beh, pazienza! — e chiese di poter almeno portare con le sue mani il
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, trionfante. Tutti lo guardarono con ammirazione; Tit si prese il viso fra le mani e incominciò a pensare. Doveva ricordare tutta la sua vita, molte, molte
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Pineto fu pregata di cantare. Ella batté tre volte le mani perché tutti tacessero e cantò:
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pugnale in mano, invece che fra i denti, per poter gridare: — Mani in alto! E cosí gridarono. Terrorizzata, Caterí sollevò subito le braccia, ma Tit non
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: — Chi sa, — disse, — quanti strilli avrebbe fatto la Signora se Pic avesse rubato! — A quest'idea, batté le mani, ed anche Caterinuccia rise. Ma in
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Signora del Pineto, con importanza. Timidamente, Caterí si avanzò. La Signora la guardò dall'alto e le pose fra le mani il grembiule: — Mi fate
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potesse essere una specie di madre per me, — disse il povero Tit. Caterí congiunse le mani e avrebbe voluto dire: « Sarò io tua madre », ma al solito, non
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gli pareva di sentirsi meglio. Finalmente, un mattino, Tit dichiarò: — Oggi mi alzo dal letto. Caterí batté le mani e cominciò a saltare, e Tit si alzò
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il pranzo e si ripulí bene le mani con uno strofinaccio, prima di andare incontro a Tit e a Caterí. — Sono contenta che la brava Grigia abbia trovato
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, signora! — e cominciò a traballare per la gioia, — io credo che... — e lentamente allontanò le mani dal viso di Grigia; questa aveva i capelli e gli
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Rosetta se ne stava seduta con le mani in grembo dinanzi alla soglia di casa, e aveva due lagrime negli occhi, quando vide un'automobilina rossa
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Principessa, Tit si alzò in piedi e parve confuso; stringeva fra le mani, con affetto, la sua trombetta d'argento. — Una Principessa! — dissero tutti con
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era morta, e Bellissima le asciugava gli occhi con le sue mani di stoffa. — Verrò a trovarvi! — gridò Tit. Caterí stava per dirgli: — Hai lasciato la
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Fornaio che abitava lì vicino: — Mi vuoi per fare il pane? — gli chiese. — Signor Negretti, — rispose il fornaio, — con le sue mani nere vuol toccare la
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cucina, ma non per mangiare: si siede sul pavimento e si mette a picchiare con entrambe le mani su tutte le pentole, i bricchi, i mestoli e tutto
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mani. L'ultima volta, a parte i grandi, c'erano venti bambini, che si conoscevano già tutti tra loro.
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, perché è affacciata al balcone. Quando arriviamo è già davanti al portone, le mani sui fianchi e gli occhi che sprizzano scintille. - Di nuovo col
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giusta. Mi sono guardato davanti, di dietro, di profilo, con le mani in tasca, accovacciato e in posa da corsa: perfetti! Mi sono spogliato e sono andato
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piace mangiare con le mani, anche se a scuola uso la forchetta. Con le mani puoi fare le palline di semola e puoi prendere, insieme al cuscus, i
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comperare. Aiuto a riempire i bauli delle auto e poi porto via i carrelli vuoti. Mi passano per le mani pacchi e pacchetti, borse e borsette, dolci e
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