segando, limando, piallando e piantando chiodi con le mani piene di vesciche e di sbucciature. E doveva finir così! Chi potevano essere i colpevoli
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altri del nuovo gruppo circondano Stucchino, gli danno gran manate sulle spalle e gli stringono felici le mani. - Dopo qualche settimana di prova
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digerito lo spavento e adagio adagio sta rialzando la cresta. Con le mani spavaldamente piantate sui fianchi, lancia i suoi ordini come il direttore
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che gli esploratori abbian già rimesso in ordine la loro vettura! Poi si frega tuttavia sodisfatto le lunghe mani, facendo crocchiare le giunture
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vede benissimo che le sue mani tremano per l'eccitazione... A un tratto, ecco, le mani si fermano... Stucchino legge e impallidisce. Sulle prime non
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lasagnone. I suoi passi si perdono nel lungo corridoio. Con noncuranza affettata, le mani sprofondate nelle tasche sformate dei pantaloni, lo spilungone si
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sottrarsi alla stretta e tenta con le mani di abbrancare il collo di Alo per soffocarlo. La lotta ha vicende alterne: una volta è Alo che ha il
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seguito da studente!» - Sei poi ti venisse il ticchio di toccare ancora con le tue mani sporche la mia tonaca consunta, tanto bisognosa di riguardi, bada
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. Innestiamo quindi anche la registrazione sonora. -... Ve lo dico e ripeto per la quarta volta. Con le mie stesse mani ho preso questo libro, La
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fiaccole. Per un attimo, Ede la tiene stretta fra le mani tremanti. Il suo viso perverso, al riverbero ardente della fiaccola, si trasforma in un'orribile
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! - Allora io mi vado a buttare sul letto. È stata una nottata faticosa, te lo dico io! Ed-mastica-gomma insacca la testa fra le spalle, sprofonda le mani
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controllo dell'Airone. Bastò che si premesse le mani sulla bocca perché la sua auto uscisse dalla pista e, sfibrando il Tifone, andasse a fracassarsi
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richiamo, si agitano le mani nel saluto e si scandisce in coro: - La Freccia d'ar-gen-to vin-ce-rà! Poi la scena rumorosa della stazione arretra e
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connette più, tanto è sbalordita. - Lei, reverendo, ascolta la cronaca sportiva?! NOOO! - e se ne va via torcendosi le mani e barcollando, quasi avesse
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Accademia della crusca
