forte con le | mani | all'uscio della prigione): prite! Aprite! |
LE ULTIME FIABE -
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Impertinenti! ... (Il Reuccio e la Reginotta restano con le | mani | aperte e le dita rese. Gridano.) |
LE ULTIME FIABE -
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e la Reginotta si precipitano riconoscenti a baciare le | mani | alla Fata.) |
LE ULTIME FIABE -
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pietanze d'ogni specie, fresche come uscissero allora dalle | mani | dei cuochi. Al getto di tutta questa roba si sente di fuori |
LE ULTIME FIABE -
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notte e nessuno appariva nel palazzo incantato. Solo due | mani | lo precedevano: l'una recando una lucerna, l'altra |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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da pranzo; Aquilino si sedette a tavola. E le due | mani | cominciarono a recar cibi e vini prelibati. Egli guardava |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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a recar cibi e vini prelibati. Egli guardava quelle due | mani | isolate, volanti, cercava di afferrarle quando le aveva |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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prendere dal sonno, s'alzò per andare a dormire. Le due | mani | lo precedettero in una camera di damasco vermiglio, gli |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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E attraverso le ciglia socchiuse, il Principe vide le | mani | avvicinarsi. Afferrarono le lenzuola e, tenendole tese agli |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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la foga del gioco crudele. Al primo canto del gallo le | mani | lo sbalzarono nel letto e disparvero. Aquilino si palpava |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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d'argento. Invece delle quattro zampe aveva due piedi e due | mani | bianchissime di donna. - Principe Aquilino, io sono la |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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attese ansioso la seconda sera. Mangiò, servito dalle due | mani | volanti, andò a letto, s'addormentò. Si svegliò allo |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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a letto, s'addormentò. Si svegliò allo schiamazzo: molte | mani | lo ripresero dal letto, sollevarono le lenzuola, |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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svegliarsi! - Se non si sveglia siamo perduti!... Allora le | mani | lo sbalzarono un'ultima volta, appiccandolo a un chiodo |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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notte e saremo salvi. Giunse la terza notte. Riapparvero le | mani | più furiose che mai. - Si gioca? - Giochiamo! - Ma questa |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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perduti! - Siamo perduti! - É l'alba! Siamo perduti! Le | mani | furibonde s'appressarono alla finestra, tesero le lenzuola, |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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rimase nelle | mani | dei cannibali di Rosas. E sono forse da meno i cannibali |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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e quando li aveva raggiunti, con una stropicciatina delle | mani | sul viso li impiastricciava di nero, in maniera da farli |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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mamma non sapeva che mestiere farle apprendere, con quelle | mani | che lasciavano il segno su qualunque cosa toccassero. - |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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tocco? - Per questo c'è rimedio. Non avere schifo. Ficca le | mani | in questo mucchio di letame, e tiencele finché potrai |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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che sentirai. Carbonella esitò un momento, e poi ficcò le | mani | nel letame. Cominciò a provare un lieve calore che andò di |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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Carbonella; sopporta ancora. Pazienza! Le pareva di aver le | mani | tra la brace; si contorceva, ma l'idea di guarire di quel |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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del letame. Valeva la pena di essersi lasciate bruciare le | mani | a quel modo! O nero, o gialliccio, quelle sue mani |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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le mani a quel modo! O nero, o gialliccio, quelle sue | mani | disgraziate macchiavano sempre! - Perché mi avete |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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nessuno che li guardasse. Carbonella pensò di lavarsi le | mani | con l'acqua corrente, e più le stropicciava e più l'acqua |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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vi restavano tante impronte giallicce, impronte delle | mani | in varii atteggiamenti, e così nette e così precise, che |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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ma coloro la raggiunsero, l'afferrarono, la legarono con le | mani | dietro la schiena, e la trascinarono, piangente, mezza viva |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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Le lavandaie rifecero il bucato, ma le impronte delle | mani | non andarono via; e quando i panni furono asciutti, quelle |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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pelle. - Ah! quelle mani! Le più piccole, le più belle | mani | del mondo! E da quel giorno in poi, il Reuccio fu colpito |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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da far rivoltare lo stomaco. L'ho vista io; e quelle | mani | che qui sembrano una meraviglia hanno la pelle |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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la Regina, vedendo Carbone!la così mal ridotta, con quelle | mani | che sembravano bruciacchiate, furono molto contenti; la |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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quelle che voi credete le più piccole e le più belle | mani | del mondo! Per piccole, erano piccole, ma belle, no |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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finché potrai. Quel letame scottava, e perciò le mie | mani | sono così bruciacchiate. Ora invece macchio in giallo scuro |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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che mal: - Ah, quelle mani! Le più piccole e le più belle | mani | del mondo! - Che vorreste farvene, Reuccio? - Voglio |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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di lui. E Carbonella è così nera, così sciatta ed ha le | mani | così bruciacchiate, che il Reuccio certamente avrà disdegno |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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nel panno strizzato si vedevano parecchie impronte delle | mani | di Carbonella, dello stesso colore dell'acqua; qua intere, |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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si destasse da un profondissimo sonno, sorride e tende le | mani | al Reuccio. - Oh, le più piccole e le più belle mani del |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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le mani al Reuccio. - Oh, le più piccole e le più belle | mani | del mondo! E il Reuccio, caduto in ginocchio davanti a lei, |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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la grazia pei suoi padroni che erano in carcere. Ma le sue | mani | non macchiavano più gli oggetti toccati. E qui la fiaba |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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mi portiate un capello di ciascuna strappato con le vostre | mani | e tre setole porcine, strappate con le vostre mani... La |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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di mia invenzione... E preso il pettine dalle | mani | delle donne, pettinò Doralice. - Ah! mamma, che mi |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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al luccichìo di coltellacci enormi. Furono legate | mani | e piedi ad un bastone; ogni bastone, sorretto ai capi da |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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quelle carni maledette, sorrideva, metteva dentro le | mani | alle proprie piaghe e diceva di sentirne refrigerio; sicché |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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Giacinta. E fu stupita d'aver parlato. Si passava le | mani | sul viso per riscuotersi, e sbirciava di sfuggita il conte |
GIACINTA -
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tutta e chiuse gli occhi. Poi, al contatto di quelle | mani | dalla pelle liscia e fredda, al fiato caldo che le alitò |
GIACINTA -
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la botteguccia, si metteva a sedere davanti la porta con le | mani | in mano, aspettando gli avventori che non comparivano, e al |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
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ne stava tutta la giornata seduto davanti la porta con le | mani | in mano canterellando: - Il mal tempo se n'è andato, Il bel |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
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e il lavoro chi lo fa? - Lo faccio io. - Stando con le | mani | in mano? - Stando con le mani in mano. Verso sera gli |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
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Lo faccio io. - Stando con le mani in mano? - Stando con le | mani | in mano. Verso sera gli avventori tornavano e trovavano |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
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il lavoro chi l'ha fatto? - L'ho fatto io. - Stando con le | mani | in mano? - Stando con le mani in mano. Un giorno il |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
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fatto io. - Stando con le mani in mano? - Stando con le | mani | in mano. Un giorno il Reuccio, passando a cavallo insieme |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
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sole, rimarreste accecato. - Ahi! Ahi! Il Reuccio portò le | mani | agli occhi; a quelle parole del sarto gli occhi gli s'erano |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
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si trovavano insieme col Reuccio cieco, questi, battendo le | mani | dall'allegrezza, si mise a gridare: - La vedo! La vedo! |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
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si precipita verso la ragazza, le prende ansiosamente le | mani | e comincia a strofinarsele su gli occhi: - Manine fatate, |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
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bene al figliuolo, non se lo fece dire due volte. - Siano | mani | di Reginotta; parola di Re! E gli occhi del Reuccio, |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
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parola di Re! E gli occhi del Reuccio, toccati dalle | mani | della ragazza, tornarono a un tratto quali erano una volta, |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
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un sol colpo i più arrabbiati. Quanti gliene capitano nelle | mani | costringe a professare la nostra fede con la formola |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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annebbiava la vista, ma non giungeva a prorompere; con le | mani | dolorosamente incrociate, e il petto ansante di angoscia a |
Il Marchese di Roccaverdina -
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... Sarebbe uno scandalo!» «Deve morire come un cane, alle | mani | di gente prezzolata, di Titta e di mastro Vito! ... Questo, |
Il Marchese di Roccaverdina -
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su la seggiola a bracciuoli, cupo, silenzioso, con le | mani | sui ginocchi. Agrippina Solmo lo vestiva, gli lavava la |
Il Marchese di Roccaverdina -
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il cuore vedendogli voltare e rivoltare lentamente le | mani | e osservarle a lungo e tastare le punte delle dita a una a |
Il Marchese di Roccaverdina -
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parola, gli s'inginocchiava davanti, prendendolo per le | mani | che brancicavano i calzoni, e tentava di farsi fissare da |
Il Marchese di Roccaverdina -
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rizzatasi con scatto disperato, nascondeva la faccia tra le | mani | convulse, balbettando: «Che castigo, Signore! Che |
Il Marchese di Roccaverdina -
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comprese il significato, si buttò su una seggiola, con le | mani | nei capelli, singhiozzando: «Figlio, figlio mio!». La |
Il Marchese di Roccaverdina -
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Poveretta!». Ella gli sfuggì per baciare e ribaciare quelle | mani | quasi inerti che avevano ammazzato per gelosia di lei; e |
Il Marchese di Roccaverdina -
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al carro dei potenti non volevano saperne di menar le | mani | e volevano a qualunque costo aspettare la manna dal cielo, |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
|
del Mago. Che gli occorreva di trovare? Le più belle | mani | e i più bei piedini. Ed era curiosissimo di vedere in che |
LE ULTIME FIABE -
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di villaggio in villaggio, osservando attentamente | mani | e piedi; era quasi imbarazzato nella scelta. Ma si ostinava |
LE ULTIME FIABE -
|
seduta fuori la porta di casa. Quella giovane aveva | mani | così bianche, così piccole, con ditini affusolati, da |
LE ULTIME FIABE -
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piccole, con ditini affusolati, da essere scambiate per | mani | fatte di cera. Il Re rimase per qualche momento a guardarla |
LE ULTIME FIABE -
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scatola dov'erano riposti i capelli, gli occhi, il naso, le | mani | e i piedini da innestare alla Reginotta invece dei suoi. Il |
LE ULTIME FIABE -
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ogni paio di occhi alla sua fronte; ogni naso al suo viso; | mani | e piedi al loro corpo! Vostra Maestà ha avuto la superbia e |
LE ULTIME FIABE -
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occhi nerissimi ... due lampi! Girava, girava ed ecco naso, | mani | e piedi volar in alto! Ppim! ... Ppum! ... Ppam! Tutto |
LE ULTIME FIABE -
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Mi ami ... come? - interruppe il Nebbioso nel pigliargli le | mani | e ansioso gliele stringendo. - Ti basta un amico? - Solo un |
La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione) -
|
Aveva fatto capire che si mise in ginocchio per terra, le | mani | al culetto e il pipì. Secondo le due prime perizie |
Vietato ai minori -
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particolari. Il padre, giovane, pallidissimo, preme le | mani | sulle orecchie quasi rifiutandosi di ascoltare. Alle guance |
Vietato ai minori -
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in cui era paralizzato, stacca le braccia, appoggia le | mani | sulla panca, muove gli occhi. La bambina dorme |
Vietato ai minori -
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in disordine, capelloni li chiama il PM. Si portano le | mani | ai capelli cercando di reprimerli, come se scherzassero. |
Vietato ai minori -
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Ed ora stava distesa là, morta, e pareva dormisse, con le | mani | in croce sul petto, la candela di cera accesa al capezzale, |
Racconti 2 -
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aiuta con la carità delle buone vicine! - E benediva quelle | mani | che sprimacciavano il letto, le santi mani di Nela; e |
Racconti 2 -
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benediva quelle mani che sprimacciavano il letto, le santi | mani | di Nela; e benediva le belle mani di Ciccia, che lavavano e |
Racconti 2 -
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il letto, le santi mani di Nela; e benediva le belle | mani | di Ciccia, che lavavano e stiravano la biancheria; e |
Racconti 2 -
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che lavavano e stiravano la biancheria; e benediva le | mani | di Carmela, che tenevano cosí ben ravviati i bambini e la |
Racconti 2 -
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la volta di Ciccia, che disse: - Compare Nino, chi sa quali | mani | vi cercheranno in capo da qui a sei mesi? - Compare Nino |
Racconti 2 -
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con l'altra; e ci corse poco non rispondesse: - Quali altre | mani | posso trovare meglio delle vostre? - Il giorno dopo però, |
Racconti 2 -
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con quattro bambini su le braccia; né si preoccupava delle | mani | che gli avrebbero cercato in capo di lí a sei mesi; ma |
Racconti 2 -
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per terra e inondò la camera, e per poco non venne alle | mani | con Ca rmela, cialtrona, che non era altro, da non averci |
Racconti 2 -
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averci che fare. E Carmela rispostò con tanto di bocca e le | mani | sui fianchi, urlando che compare Nino era un grullo, e si |
Racconti 2 -
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biondo imitato dalla Stella Polare, il suo volto, le sue | mani | avevano il candore della neve non ancora caduta, l'occhio |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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ai balaustri di ghiaccio, chiudeva il mento tra le | mani | e fissava l'orizzonte lontano, sognando. Una rondine ferita |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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celeste, disteso in terra, trattenuto, agitato ai lembi da | mani | invisibili. Nevina proseguì sbigottita. La terra intorno |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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tremante. Dov'era? L'aveva perduta per via? Alzò le | mani | al volto, in atto disperato; poi il suo sguardo s'illuminò. |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
|
di dirgli di no. Marietta dovette starsene da canto. Con le | mani | nelle tasche del grembiule bianco, battendo nervosamente un |
GIACINTA -
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| mani | per lasciar andar l’àncora quando un grido della nostra |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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sciolti. L'altra volta, egli si era divertito a tuffar le | mani | prima nella cera ancor liquida e poi subito nell'acqua |
SCURPIDDU -
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nell'acqua fredda, e ne aveva cavato la forma delle mani, | mani | gialle gialle che parevano mani di morto. Come le mani |
SCURPIDDU -
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cavato la forma delle mani, mani gialle gialle che parevano | mani | di morto. Come le mani della sua povera mamma malata, che |
SCURPIDDU -
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mani gialle gialle che parevano mani di morto. Come le | mani | della sua povera mamma malata, che andava di male in peggio |
SCURPIDDU -
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anche il vizio di mordere: al Soldato intanto leccava le | mani | quasi intendesse di baciargliele. E sognò viaggi con le |
SCURPIDDU -
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L'hai trovata? - Nooo!- rispondeva Scurpiddu , mettendo le | mani | ai lati della bocca perchè la voce suonasse più forte. - |
SCURPIDDU -
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Non osò d'accostarsele: ma visto che, portate le | mani | al viso, scoppiava in singhiozzi, si slanciò verso di lei e |
GIACINTA -
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- diceva con voce soffocata, brancicandogli la faccia colle | mani | tremanti: - Dio Mio! ... Non m'ami piú? Andrea rispose |
GIACINTA -
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atto di voler tornare a raccattarlo, gli riafferrò le | mani | e lo attirò verso di sé. Con la testa rovesciata indietro, |
GIACINTA -
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del settembre 1943. Un carro armato tedesco è caduto nelle | mani | di un gruppo di bambini armati: giocano ad uccidere, è il |
La ricerca delle radici -
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della sua collera, come una lordura, mentre sua figlia, a | mani | giunte, cogli occhi desolati, balbettando, la supplicava di |
GIACINTA -
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E mentre quella correva di là, per servirla con le proprie | mani | ed evitare le indiscrezioni delle persone di servizio, ella |
GIACINTA -
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finita! - rispondeva la signora Teresa svincolandosi dalle | mani | che tentavano di trattenerla ancora. - Questo è un colpo |
GIACINTA -
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di Cristoforo Franchi. _ La statua di rame, colla testa e | mani | di getto in bronzo, rappresentante San Carlo, che sta nella |
MILANO IN PERCORSA IN OMNIBUS COMPILATA DA GAETANO BRIGOLA ED ILLUSTRATA DA NOTIZIE STORICHE ED ARTISTICHE DA FELICE VENOSTA -
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profaneranno la maggior basilica; sulla tomba del Pescatore | mani | sacrileghe offriranno la gran vittima, e l'Italia sarà per |
I sogni dell'anarchico -
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sant'Ambrogio! Milano, Milano! Le opere di Dio per le | mani | dei milanesi! Date fiato alle vostre trombe. Le odano i |
I sogni dell'anarchico -
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verso dove. I piedi che poggiano sul niente. La pelle delle | mani | che s'incendia - i calzoni che per l'attrito coi pali |
Vita da vita -
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veloce. Il tubo si stringe. Diamante si graffia le | mani | contro le giunture, s'incastra, si dimena, si libera, cade |
Vita da vita -
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al collo. Intreccia sotto le natiche di lei le grosse | mani | che non sa mai dove mettere e che gli sono sempre |
Vita da vita -
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santuario e ch'egli rassettava e spolverava da sè perché | mani | profane non toccassero nessuno degli oggetti appartenenti |
PROFUMO -
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povera mamma, spin- to dall'abitudine, aveva già steso le | mani | al paletto per aprire; ma si arrestò, quasi il ricordo |
PROFUMO -
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L'aveva abbandonata! E, sotto la coperta, ficcava le | mani | tra i capelli, stringeva forte forte la testa per |
PROFUMO -
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Avrebbe voluto piangere; non poteva. E nel portare le | mani | alla faccia, inaspettatamente sentì di nuovo, per la prima |
PROFUMO -
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Scivolò tra le lenzuola, abbattuta, prostrata, con le | mani | avviticchiate sul capo, e gli occhi fissi alla volta quasi |
PROFUMO -
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proprio in balia di lui. E così, tra le pressioni delle | mani | di Ruggero, che s'avvicendavano ora lievi, ora forti, |
PROFUMO -
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che intanto il tepore, le scosse, le con- trazioni delle | mani | le insinuassero per la persona un senso novo d'intimità con |
PROFUMO -
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e non sapeva come stornarli. Di tanto in tanto, portava le | mani | alla faccia; una vampata l'assaliva a ogni movimento di |
PROFUMO -
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a Ruggero. Egli le si era accostato, supplicandola a | mani | giunte: "Una parola! ... Una sola parola!" E tornava a |
PROFUMO -
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ora, come sempre: "No! No!". Dalla faccia portava le | mani | agli orecchi per non udire le fatali parole e non esserne |
PROFUMO -
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"Donna Eugenia! ... Donna Eugenia!" E le strofinava le | mani | per farla rinvenire, spaventato dall'idea che Patrizio, |
PROFUMO -
|
con- traeva le labbra. Poi svincolando con uno strappo le | mani | da quelle di Ruggero, si levò subitamente da sedere e lo |
PROFUMO -
|
battevano disordinatamente; aveva la testa in fiamme e le | mani | di ghiaccio. La signora Soave gemette: - Purché siate |
Teresa -
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e l'aperse. - Grazie. Orlandi le aveva afferrate le | mani | e glie le stringeva con passione. La fanciulla non rispose |
Teresa -
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cosa, e non potendo riuscirvi, strinse leggermente le | mani | che imprigionavano le sue. Orlandi ebbe uno slancio di |
Teresa -
|
quelle parole così nuove per lei, sentendo salire, dalle | mani | del giovane, una ebbrezza in tutte le fibre. - È la prima |
Teresa -
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forte. - Cara ... non si fida di me? Le accarezzava le | mani | dolcemente, prima sul dorso, poi nel palmo, stringendole le |
Teresa -
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ma sospirò e tremò per modo e strinse così soavemente le | mani | del giovane, che costui non le chiese altro. - Buona notte. |
Teresa -
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sulla spalla, fradicio d'acqua, strinse ancora una volta le | mani | della fanciulla e si allontanò. Teresina, nello staccarsi |
Teresa -
|
salute. Era sana ed era felice. Si abbracciava da sé, colle | mani | sull'alto delle braccia, sembrandole di avere nelle carni |
Teresa -
|
apparvero benigni e sorridenti, salutando Piumadoro con le | mani | protese. Questa si risollevò e riprese il cammino |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
|
Don Chisciotte prete, si stava scaldando la schiena con le | mani | dietro. Appena mi vide entrare, innanzi di aprire la |
Senso -
|
ci si metteva. Una certa servotta, la Santina: aveva le | mani | e le guance rosse, e i capelli crespi. Una sera ... Dio me |
Senso -
|
Una sera ... Dio me lo perdoni ... E si turava con le due | mani | la bocca enorme, e sghignazzava. Il naso lungo e adunco, |
Senso -
|
un aspetto compunto, abbassando gli occhi e giungendo le | mani | all'altezza del petto; l'altra rimase all'uscio e mi piantò |
Senso -
|
urli, imprecazioni, strappate di capelli, minacce con le | mani | contro il figliuolo che non era venuto a rallegrare la loro |
LE ULTIME FIABE -
|
Se ne stava seduta davanti a la porta del casolare, con le | mani | su i ginocchi, intenta a seguire le operazioni del marito |
LE ULTIME FIABE -
|
fiori che sembravano un'irrisione, ma si sentì palpare le | mani | da delicate invisibili manine, e le parve di udir |
LE ULTIME FIABE -
|
si arrampicava a un melo, chi a un pero, chi allungava le | mani | ai grossi grappoli di uva bionda e di uva nera del |
LE ULTIME FIABE -
|
uno dei Ministri. - Già ... Il Re ha occhi, naso, bocca, | mani | e piedi pari a me! Dice che chi lo vede muore ... - Chi vi |
LE ULTIME FIABE -
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soldati erano stati a guardare e ad ammirare, battendo le | mani | ogni volta che qualcuno dei nemici faceva dei rivoltoloni |
LE ULTIME FIABE -
|
posto dov'era stata "La Fiorita", altri a rimuovere con le | mani | la terra e le ragazze, con piccole anfore, ad annaffiare |
LE ULTIME FIABE -
|
fiori, si sarebbe sentita, come la prima volta, palpare le | mani | da tante delicate manine, e che, se non tutti, parecchi, o |
LE ULTIME FIABE -
|
predica! Scommetto ..." "A proposito!" Giulia prese le | mani | di Eugenia. "Mi lasci vedere. Egli dice che le sue mani |
PROFUMO -
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le mani di Eugenia. "Mi lasci vedere. Egli dice che le sue | mani | sono più piccole delle mie. Misuriamole, così, l'una su |
PROFUMO -
|
le misuri io." Ella era diventata rossa. Il contatto delle | mani | di Ruggero, che adattava palma su palma, dito su dito della |
PROFUMO -
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le falde della veste su le ginocchia, gesticolando con le | mani | per aria, facendo scoppiettare le labbra alla fine d'ogni |
PROFUMO -
|
verso di lei, la guardava con lieve sorriso d'invidia e le | mani | abbandonate in grembo, piena d'ammirazione per tanta |
PROFUMO -
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chiuse il libro posandolo sulle ginocchia, incrociò le | mani | dietro il capo e si abbandonò sulla spalliera della |
GIACINTA -
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sull'altra, cercando, cogli occhi socchiusi, con le | mani | incrociate dietro il capo, una plausibile spiegazione: - |
GIACINTA -
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i polsini dagli enormi bottoni che coprivano fino a metà le | mani | strette nei guanti. Andava proprio a ruba, specie fra i |
GIACINTA -
|
Un prodigio d'infermiera! - diceva il dottore fregandosi le | mani | dalla soddisfazione, ora che la crisi era superata. - Ma, |
GIACINTA -
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in un mese! - diceva a Marietta. E osservandosi le ceree | mani | scarne e coi diti affusolati e le ugne smorte, stentava a |
GIACINTA -
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e le ugne smorte, stentava a credere che fossero le sue | mani | di un mese addietro. - Si rifarà presto, piú bella! |
GIACINTA -
|
ma di desiderio che venga presto l’ora di menar le | mani | e l’ora non è lontana! Essi passeggiano per la Longara |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
|
furore che il demonio di prete e l’eunuco avevan già le | mani | intrise di sangue quando si fece innanzi anche il |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
|
fuori una corda e cominciò a legare il più grasso colle | mani | di dietro. Chiese poscia ad Attilio altra fune e legò |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
|
Manlio, vittime loro, dovevano essere vendicate. Colle | mani | legate dietro alla schiena ed una corda al collo, uno dopo |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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uova e zucchero. Ella voleva im- pastare da sè, con le sue | mani | regali, le torte per il Principino di cuori, erede del |
Le Fate d'Oro -
|
ghiotto, di una ghiottoneria, che gli faceva allungare le | mani | appena la vista di una pietanza gli stuzzicava il palato, |
Le Fate d'Oro -
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notizia che erano sparite tutte le torte ma- nipolate dalle | mani | della Regina di cuori, e che dovevano essere mangiate dagli |
Le Fate d'Oro -
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- Parla. Che cosa hanno rubato? - Le torte, fatte dalle | mani | stesse di Sua Maestà la Regina di cuori. - E chi fu il |
Le Fate d'Oro -
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Accorse, e trovò il giardiniere che si contorceva con le | mani | bruciate quasi avesse toccato carboni ardenti. - Che è |
SI CONTA E SI RACCONTA - Fiabe Minime -
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In quel momento, il Principe, se avesse avuto tra le | mani | lo Stregone, lo avrebbe strozzato! Tutto quel guasto del |
SI CONTA E SI RACCONTA - Fiabe Minime -
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slanciò contro la pianta, l'afferrò per la cima con le due | mani | e cominciò a sbattere il vaso per terra. - Babbo, che fai? |
SI CONTA E SI RACCONTA - Fiabe Minime -
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in pegno questi orecchini. E se li cavò con quelle belle | mani | bianche, delicate, che sembravano mani di principessa al |
EH!La vita...(Novelle) -
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con quelle belle mani bianche, delicate, che sembravano | mani | di principessa al povero don Mignatta, quantunque egli non |
EH!La vita...(Novelle) -
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povero don Mignatta, quantunque egli non avesse mai visto | mani | di principessa di nessuna sorta. - Belli! - egli fece, |
EH!La vita...(Novelle) -
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una settimana. Se la vedeva davanti, seduta là, con le | mani | da principessa che sganciavano gli orecchini, bianca e |
EH!La vita...(Novelle) -
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sentendo che c'entrava lui.... - Se posso.... con le | mani | e coi piedi, come suol dirsi! Allora parlò la donna, coi |
EH!La vita...(Novelle) -
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lo stare dietro il pancone della merceria rilevata dalle | mani | di mastro Ignazio Cerasa, con gli scaffali ripuliti a |
EH!La vita...(Novelle) -
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lattughe, delle cipolle e degli agli rimestati, con le | mani | che sitavano di pecorino o di piacentino col pepe! E, tra |
EH!La vita...(Novelle) -
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vi ha prestato i quattrini per rilevare la bottega dalle | mani | di maestro Ignazio Cerasa. - Lui? Grazie a Dio, non abbiamo |
EH!La vita...(Novelle) -
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se durante questo tempo.... - la vita e la morte sono nelle | mani | di Dio - vi farò dire tante messe con quel che rimarrò a |
EH!La vita...(Novelle) -
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coma le faceva chiudere gli occhi), egli stringeva tra le | mani | convulse le inerti e scarne mani di lei, an- sioso di |
PROFUMO -
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egli stringeva tra le mani convulse le inerti e scarne | mani | di lei, an- sioso di sorprendere qualche piccolo movimento |
PROFUMO -
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re, curvo, quasi ripiegato per lo scarso spazio, con tra le | mani | i polsi di quella - ora, ricordando o sognando (non lo ca- |
PROFUMO -
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guanciali, o mutarla di fianco, per impedire che al- tre | mani | la toccassero all'infuori delle sue e di quelle di |
PROFUMO -
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subito indovinato quello che stava per accadere, e portò le | mani | alla testa affondando le dita tra i capelli: "Oh Dio! Oh |
PROFUMO -
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era caduto in ginocchio davanti al letto, inebetito, con le | mani | giunte in atto di preghiera; e a quella vista si erano |
PROFUMO -
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"No! No! Oh, mamma! ... Perché? Perché?" Portò le | mani | alla gola per tentar di sciogliere il nodo da cui si |
PROFUMO -
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piangeva, non diceva nulla, restava là in ginocchio, con le | mani | giunte, opponendo tutta la inerzia del suo corpo affranto |
PROFUMO -
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cortile c'erano due guardie di questura. Si attaccò colle | mani | alle imposte per reggersi, e sentì cinque o sei colpi |
ARABELLA -
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picchiassero col martello. Chiuse la finestra e colle due | mani | sulle orecchie corse nello stanzino dove dormiva il |
ARABELLA -
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che picchiavano all'uscio della scala, pose una mano sulle | mani | del nipote, lo scosse e disse: "Ferruccio..." "Che c'è? che |
ARABELLA -
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Ferruccio saltò dal letto, si abbottonò la giacca, ficcò le | mani | nella folta selva dei capelli e disse: "Non aprite, ci |
ARABELLA -
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del figliuolo. E senza aspettare che gli mettessero le | mani | addosso, corse a rifugiarsi nello stanzino, affrettandosi a |
ARABELLA -
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del tavolo per scagliarsi sull'altro. Lo afferrò colle | mani | alla vita, e puntando un piede al muro collo slancio e col |
ARABELLA -
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uscita tra la finestra e il tavolo, col viso e colle | mani | tagliuzzate dal vetro, per spirito brutale di vendetta non |
ARABELLA -
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difficoltà a levar dai gangheri l'uscio e a metter le | mani | sul vecchio imprudente. Ma intanto al diavolo si erano |
ARABELLA -
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lo doveva avere costruito, con pazienza, ingegno, e | mani | più sottili delle sue: si curvava per vederlo da vicino, e |
Lilit -
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nella caverna più vicina. Danuta sedette lì accanto con le | mani | tese, ma l' animaletto non accennava ad uscire. Le era |
Lilit -
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quel suo arnese lucente, e tirò due o tre colpi contro le | mani | di Danuta prima che lei riuscisse a pizzicarlo fra l' |
Lilit -
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e da vicino, ed era veramente molto grazioso: aveva viso, | mani | e piedi minuscoli ma ben disegnati, e non doveva essere un |
Lilit -
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