voce che dalla mamma avesse preso il malsottile. Il fatto era che i figliuoli, quanti ne faceva, gli morivano presto, quasi mancasse l'aria in quel
, quasi fosse una donnina, andava a baciare la mamma in punta di piedi, col passo discreto di ragazzina bene educata. Poi le augurava la buona notte in
, e salutò tutti con un cenno del capo. — Bice, figlia mia! il dottore t'ha trovata meglio oggi, sai ! — Si, mamma — rispose la fanciulla dolcemente
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inconsciente che l' agghiacciò sulla soglia. — Mamma — chiese Bice — chi c'è ancora? — Nessuno, figlia mia. — Ah!... Statti con me allora. Non mi lasciare
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rimbombare il rumore della carrozza sotto la vòlta dell' androne. Bice era corsa a piedi della scala; si buttò al collo della mamma con un diluvio di
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i diamanti della mamma, aveva mormorato, stringendosi nelle coperto, aggrottando le ciglia, con uno strano accento di rancore quasi selvaggio: — Come
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gaiezze di mamma, forse germi di innocenza di antenate, forse... Ma che cosa importa tuttociò a noi figlie della melma?... Calci in aria, calci da
state ridicole se non fossero state pietose, si aggrappava alle veste della moglie lontana, come un bambino che piagnucola sul grembiule della mamma
chiamando sua moglie mamma! o salutandola per sua veccbia, o raccontando ai tarocchisti da lui pelati le serie e frequenti quanto infondate
non si era spinto più in là, tra per la poca voglia che egli aveva di studiare, e per il desiderio della mamma di averlo attaccato ognora alla
sindachessa aveva volontà di annuvolarsi per protestare contro quella irriverenza usata verso sua mamma; ma finì anche lei per ridere. Risaliti in carrozza si
scricchiolare il pettine della sua povera mamma sotto la pesta sanguinosa. Scoppiavano fragorosamente i cadaveri nelle tombe... Colonne di fuoco gli
trovò nell'atmosfera della stanza e nei volti di sua mamma e di sua sorella quella mutezza plumbea, che assumono le famiglie nelle più rilevate
poesia? La vita di un Gaudente, Ninna Nanna. "Quattro anni per dire mamma e papà, amare gli zuccherini, le immagini, e farcela addosso, è la gran bella età