in vita. Il rifiuto di ricovero ospedaliero dovuto al fatto che il malato ha preannunciato la propria intenzione di avvalersi del suo diritto
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Gli obblighi dello psichiatra, una disputa attuale: tra cura del malato e difesa sociale
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Sull'interruzione delle cure del malato in stato vegetativo permanente
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Omicidio commesso dal malato di mente e responsabilità dell'ASL
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) all'anomia temuta (il malato terminale) a quella voluta (il convivente more uxorio). La stessa debolezza derivante dall'età è trattata in modo diverso
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condivise, concreta sintesi fra la libertà del malato e la doverosità medica. Altrimenti si condanna la relazione ad una freddezza e ad un distacco che
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salute del malato mentale in tutte le sue accezioni bio-psico-sociale e soprattutto umano, in senso ampio. In particolare, si sottolinea il valore degli
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trattamenti c.d. salvavita, e che tale scelta spetti anche al tutore se il malato è incapace di farlo, ricostruendo la presunta volontà di
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Accademia della crusca
