Nella figura (Tav. IV, primo disegno a sinistra nella serie inferiore) i contorni più forti indicano maggiore intensità di luce.
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maggiore nella posizione precedente, che nella porzione seguente in AR.
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Il lume della testa ad occhio nudo uguaglia ε e η dell’Orsa maggiore (secondo Argelander ε = η = 2m, 0: tale è dunque la stima dello splendore
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Draconis diverge un poco più che sul disegno, poi da η Draconis fino alla fine è assolutamente parallela alla coda maggiore. La seconda coda è debolissima
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’asse è di circa 4'; nel senso trasversale è molto maggiore.
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usò del teorema di Stampfer, secondo cui lo splendore apparente di una stella della grandezza m è 2,56 volte maggiore di quello di una stella della
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deviazione a sinistra fosse maggiore che il giorno 21.
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della Cometa ad una distanza maggiore di 200 raggi terrestri. Se questo modo di vedere è esatto, ne deduciamo la conseguenza importante, che il nucleo
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maggiore, si vedrà che deve risultarne appunto una figura zoppa, come fu dappoi quella della Cometa del 13 agosto in avanti. Non è dunque improbabile
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ancora visibile, benché rarissima. Essa non si può seguire a distanza maggiore di 45'. Lo splendore e i diametri sono poco variati da jeri. La luce è
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non si può seguirla che per 3°. La seconda coda è assai cospicua, e fa colla coda maggiore un angolo da 60° a 65°; essa è lunga circa mezzo grado.
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coda maggiore.
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13h 50m. — Tramontata la Luna si misurarono gli angoli di posizione: per la coda maggiore 318° 3 da tre misure, per la minore 245° 6 da una sola. La
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