si muta in un fiore più bello del primo): È per voi, Regina | Madre | ... |
LE ULTIME FIABE -
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la corona reale anche sul capo della figlia): Fa come tua | madre | e non sbaglierai! (Riprendono le deliziose musiche |
LE ULTIME FIABE -
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trovare il gioiello che hai perduto all'insaputa di tua | madre | ... Maestà ... Se la mamma arrivasse a scoprire ... mi |
LE ULTIME FIABE -
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e se ne stavano da un anno all' altro rintanate in casa. La | madre | doveva andare di qua e di là a preparar lavoro, pennecchi, |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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rinchiusa in casa. - E perché sei rinchiusa ? - Perché mia | madre | e le mie sorelle sono andate alla messa, ma io, dovendo |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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combinazione ! Io cerco moglie per mare e per terra, e mia | madre | quando sono uscito mi ha detto : " Esci, cercala bene e la |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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No, per carità ! - esclamò la ragazza. - Non voglio che mia | madre | sappia che filavo alla finestra, di domenica per soprappiù. |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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il cuore. - In quel momento, puffete, eccoti comparire la | madre | dalla cantonata ! La ragazza, nel veder la madre e le |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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la madre dalla cantonata ! La ragazza, nel veder la | madre | e le sorelle, disse : - Signor Cavaliere, ecco che giunge |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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le sorelle, disse : - Signor Cavaliere, ecco che giunge mia | madre | con le mie sorelle. Io me ne vado, faccia lei ! - E |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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alle donne, le salutò come se fossero sue pari e disse alla | madre | : - Buona donna, ho da dirvi una cosa. - La poveretta lo |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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ogni cosa in ordine, avvertitemi ed allora mio padre e mia | madre | verranno a chiedervi la mano della vostra figliuola. - La |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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- La figlia raccontò tutto per filo e per segno, e la | madre | le consegnò il sacchetto, dicendole : - Eccoti il danaro, |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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sorte l'ho avuta!- Quando si fu un po' calmata, disse alla | madre | : - Ora, madre mia, chiudiamo a chiave Caterina, Vituccia e |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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Quando si fu un po' calmata, disse alla madre : - Ora, | madre | mia, chiudiamo a chiave Caterina, Vituccia e Rosa, e |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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starebbe bene a Caterina, sì, proprio bene, non vi pare, | madre | mia ? E questo broccato celeste non si addice alla |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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chiacchierato un pezzo, il Cavaliere disse al padre e alla | madre | : - Io vorrei che le cose si sbrigassero presto ; sapete |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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e gli disse: - Quella ragazza tu non la sposerai, se la | madre | non confessa come da pezzente è divenuta signora ! - II |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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esposta su un bel letto, tutta vestita di bianco. La | madre | del Cavaliere seppe che cosa era accaduto a Maricchia, ma |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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vede la zita su un letto, tutta vestita di bianco, con la | madre | inginocchiata accanto e le sorelle prostrate e piangenti. |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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egli fu partito, Maricchia seppe dalla cameriera di sua | madre | che era stato mandato a Palermo per prender moglie, e che |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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al promesso sposo e a un tratto si alzò sul letto. La | madre | e le sorelle piangevano e ridevano dalla gioia, e chi la |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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di casa la perfida, e quindi dichiarò al padre e alla | madre | che la sera stessa avrebbe celebrato le nozze con |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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che conta. Ne dubitereste dopo quel che è accaduto ? - La | madre | si strinse nelle spalle e non osò contraddirlo, il padre |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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ritegno; una certa pietà gentilissima fa esclamare alla | madre | adottiva: puverella, non aggio core de la vattere, è figlia |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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Se questa creatura fiorisce in salute e in bellezza, la | madre | ne va gloriosa come di opera sua, cerca di mandarla a |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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di un principe; in nessun caso di miseria o infermità, la | madre | adottiva riporta, come potrebbe, la figliuola |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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una certa età il ricordo dell'Annunziata scompare, e questa | madre | fittizia acquista realmente una figliuola. Ma vi è di più: |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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acquista realmente una figliuola. Ma vi è di più: una | madre | ha cinque figli. Il più piccolo ammala gravemente, ella si |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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Così, a poco a poco, la creatura viva e bella consola la | madre | della creatura morta, e vi resta in lei solo una dolcezza |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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il figlio guarisce: il primo giorno in cui può uscìre, la | madre | se lo toglie in collo e lo porta alla chiesa |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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e a conforto. Un caso frequente di pietà è questo: una | madre | troppo debole o infiacchita dal lavoro ha un bimbo, ma non |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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a mandarle il latte sufficiente. Tre volte al giorno la | madre | dal seno arido, porta il suo bambino in casa della madre |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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la madre dal seno arido, porta il suo bambino in casa della | madre | felice: e seduta sulla soglia, guarda malinconicamente il |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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: o Signore t'o renne, la carità che fai a sto figlio. E la | madre | di latte finisce per mettere amore a questo secondo bimbo |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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per sè, sono per un fratellino, o per un nipote o per una | madre | vecchia o per qualche povera donna che non ha altro. |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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povera creaturina, e lenzuola per la povera puerpera. Una | madre | offrì la culla del suo bimbo morto; un'altra battezzò il |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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potrebbe violentare il mio libero arbitrio. L'anima di mia | madre | è con me, e la menzogna non può uscire dal mio labbro. Così |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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ai compagni. Pagava dunque lui? Ha il padre emigrato, la | madre | dichiara che rientrava a farsi dare mille lire per sera, |
Vietato ai minori -
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di mano ricevendo congratulazioni. Si è difeso accusando la | madre | del bambino di portargli rancore per una lite. Indignazione |
Vietato ai minori -
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anale.) Piange, non vuole andare davanti al giudice, la | madre | gli ha portato la palla. Anche l'imputato sembra piangere |
Vietato ai minori -
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guardarlo, no no no, butta la palla in mezzo all'aula. La | madre | contrae il viso _stupore disprezzo _mentre l'avvocato |
Vietato ai minori -
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Disinvolto, sicuro, sfrontato. Esperto della vita. La | madre | fuggì di casa. Fratelli da cinque anni ricoverati in |
Vietato ai minori -
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suppletiva. Discolo, ha progredito nel crimine. Minaccia la | madre | con un trincetto se rientra tardi e non trova il letto |
Vietato ai minori -
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giovane _ ammette tutto: me la facevo con la | madre | di questo qua ma non per forza, dice che lo mandava a |
Vietato ai minori -
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non disse, pensò ; poi proruppe : - Lionello, per la tua | madre | morta, per l'orror dell'inferno, per l'angelo custode che |
FIABE E LEGGENDE -
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maggiore fiducia. Piace d’aver il padre bello, la | madre | ed i figli, d’aver un capo le cui fattezze sieno quelle |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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convento e chiesa di Sant'Ambrogio ad Nemus L'ex_religiosa, | madre | Giovanna Lomeni ne fu la promotrice; mercè le cure della |
MILANO IN PERCORSA IN OMNIBUS COMPILATA DA GAETANO BRIGOLA ED ILLUSTRATA DA NOTIZIE STORICHE ED ARTISTICHE DA FELICE VENOSTA -
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o di abbandono. Continua a essere disadattato poiché la | madre | continua a vivere come prima. C'era uno zio a reclamarlo, |
Vietato ai minori -
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potuto fare? Niente. Ozio e vagabondaggio, sta scritto. Sua | madre | una prostituta (di guerra) la sua casa un vano di stamberga |
Vietato ai minori -
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se non volentieri. E che altro ha conosciuto. Per padre e | madre | gli agenti di custodia, per fratelli i ragazzi che passano |
Vietato ai minori -
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di mano ... Giacinta accennò negativamente col capo, ma sua | madre | non se n'accorse. - T'inganni - continuò. - Il mondo è un |
GIACINTA -
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... La sua voce s'era a un tratto turbata. Mentre la | madre | parlava con gli occhi fissi al tagliacarte preso in mano e |
GIACINTA -
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portò le mani alla faccia, singhiozzante, intanto che sua | madre | non rinveniva dalla sorpresa di quella resistenza affatto |
GIACINTA -
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nonostante la poca luce, avevo colto la somiglianza con la | madre | e la sorella. La ragazza maggiore e più fatticcia. Entrambi |
Vietato ai minori -
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Ha morso la sorella. Dice che aveva fame. Qualcuno ride. La | madre | sta a guardarlo corrugata da lontano, a un tratto chiama |
Vietato ai minori -
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nelle famiglie. Questi due sono i primi di otto che la | madre | tira su andando a opera nelle terre altrui. La femmina |
Vietato ai minori -
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nervosa, fissando la sua antagonista sulla pedana. La | madre | scuote i cernecchi, giunge le mani, poi ne alza una come a |
Vietato ai minori -
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elettrica capigliatura quello sfregio. " Ecco, " dice la | madre | allargando le braccia, "vado a sfaticare e dopo a casa |
Vietato ai minori -
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un'aperta ilarità. Infine lo perdonano. Prima della | madre | ha capito la sorella e non appena i giudici si muovono |
Vietato ai minori -
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del bambino è sfigurata dall'occhio cieco semichiuso, e la | madre | se lo fa camminare davanti premendolo alle spalle: eretta |
Vietato ai minori -
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rispondere ricomincia da capo la tiritera. A guardia sta la | madre | con una faccia dura stirata. Tenta di correggerlo. Quando |
Vietato ai minori -
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spetta questa volta di far vibrare le corde. E solo adesso | madre | e figlio _ la donna sgrovigliando la dura faccia, il bimbo |
Vietato ai minori -
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la neve diventano impraticabili. Ma non ha ancora nevicato. | Madre | e figlia in abitucci scarsi, la madre vestita di nero con |
Vietato ai minori -
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ha ancora nevicato. Madre e figlia in abitucci scarsi, la | madre | vestita di nero con gonna e corpetto, molto linde, al modo |
Vietato ai minori -
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sono rimpiccioliti e inerti. Non ci vede più, ripete la | madre | umilmente. A volte cercano di ottenere qualunque cosa sia |
Vietato ai minori -
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sul naso sembra vittima d'una immeritata vergogna. La | madre | ha l'aria di attribuire questo difetto da gente istruita, |
Vietato ai minori -
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infelicità. E anche questo, se lo sapesse pensare, sua | madre | chiamerebbe provvidenza. |
Vietato ai minori -
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i tacchini alla pastura. La notte avea sognato sua | madre | e glien'era rimasto un vivo rimpianto nel cuore. Si |
SCURPIDDU -
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le ginocchia, dopo avergli lavato la faccia. Ora, se sua | madre | fosse in paese, egli andrebbe a trovarla ogni quindicina, |
SCURPIDDU -
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quand'era morta tanta gente! Glielo avrebbero detto: - Tua | madre | è morta. E si sarebbe messo il cuore in pace. Una mattina, |
SCURPIDDU -
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Credevo di morire senza vederti! ... Ora la Bella | Madre | Santissima mi ha fatto la grazia! Questo è miracolo di Gesù |
SCURPIDDU -
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La Elisa dal canto suo non aveva mai aperto a sua | madre | l'animo proprio ferito nel vedersi trascurata dal suo |
Nanà a Milano -
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nel vedersi trascurata dal suo giovine amante. Regnava tra | madre | e figlia una specie di delicatezza, una suggezione |
Nanà a Milano -
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e ne tacevano. "Oh, non c'è argomento - pensava la | madre | - che valga a distruggere l'impero di dieci anni di sogni e |
Nanà a Milano -
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sui polsi. - Mamma, per carità! - Lo dicevo io - sclamò sua | madre | spaventata. - No, anima mia, non far così. Elisa... chissà |
Nanà a Milano -
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sono ragionevole, parla, sono buona.... E fu allora che la | madre | le narrò la fuga scandalosa di Enrico con Nanà. Elisa che |
Nanà a Milano -
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Elisa che stava in piedi si sedette, pallida molto. A sua | madre | che la fissava ansiosamente, sembrava di vederla come a |
Nanà a Milano -
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- Ah, pur troppo no; diede tutti i particolari. E la | madre | baciò con passione la Elisa. Allora la povera fanciulla fu |
Nanà a Milano -
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saputo ridestare tanto eco di dolore e di compianto. La | madre | accolse la sua creatura nel braccio destro; colla mano |
Nanà a Milano -
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la testolina sul proprio seno. E le sue lagrime di | madre | cadevano sulla bionda testolina di quel suo angelo |
Nanà a Milano -
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— Rapporti tra figliuoli e genitori — I doveri della | madre | moderna — La riforma femminile e la madre moderna — |
Vita intima -
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— I doveri della madre moderna — La riforma femminile e la | madre | moderna — L'uguaglianza morale nel secolo XIX — Il |
Vita intima -
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sul progresso sociale, e che su le ginocchia della | madre | può davvero riposare l' avvenire d'un popolo. Pensatori e |
Vita intima -
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moderna che non ha nulla a che vedere con la moglie e la | madre | dei tempi andati. Poi che l'ideale della famiglia come |
Vita intima -
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dalla persuasione della loro superiorità. Allora la | madre | di famiglia, doveva sedere al focolare, filando insieme con |
Vita intima -
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ricorrere al tribunale competente ». E quando il padre e la | madre | non avessero le stesse idee riguardo all'educazione dei |
Vita intima -
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prima linea al padre, in seconda linea sono a carico della | madre | quando non bastassero i mezzi dei figli. « L'educazione |
Vita intima -
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le attitudini e i gusti dei figli. Se il padre e la | madre | non sono d'accordo in ciò che riguarda l'educazione e la |
Vita intima -
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sue. Vi sono anche delle leggi che dicono: « Se la | madre | è convinta che la volontà del padre sia tale da danneggiare |
Vita intima -
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forma della famiglia non permette di confidare a la | madre | gli stessi diritti del padre in quanto si riferisce a |
Vita intima -
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non ebbero più nessun timore del padre e trattavano la | madre | con intimità spesso eccessiva. I genitori perdettero in |
Vita intima -
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ora nelle famiglie delle persone educate, è specialmente la | madre | che tenta di svegliarla e di rafforzarla in se stessa ; di |
Vita intima -
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se solo, l'attuale cambiamento dei rapporti morali fra la | madre | e i figliuoli. Nei tempi andati, la madre come il padre non |
Vita intima -
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morali fra la madre e i figliuoli. Nei tempi andati, la | madre | come il padre non si curavano certo dell'intima |
Vita intima -
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che sappia trovare la via del cuore. Ed ecco perché la | madre | per riuscire nella educazione dei figli, ha bisogno di |
Vita intima -
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modo da essere una continua vivente lezione di moralità. La | madre | che educa con vera intelligenza d'amore i suoi figliuoli, è |
Vita intima -
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interessa ed avvince; la famiglia retta e guidata dalla | madre | che può e vuole essere la prima educatrice dei figli suoi. |
Vita intima -
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può e vuole essere la prima educatrice dei figli suoi. La | madre | moderna — intendo quella che comprende il proprio dovere |
Vita intima -
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fa che uno si senta qualcuno e voglia essere qualcuno. La | madre | intelligente sa che è guaio serio comprimere la |
Vita intima -
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sua missione, quindi più degna di essa. Il titolo santo di | madre | di famiglia non dice solamente devozione, tenerezza, |
Vita intima -
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languente come un'ava? Fu l'ora in cui la povera tua | madre | agoninava. Qual per te, vecchio curvo come un tronco |
FIABE E LEGGENDE -
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non si ricordava di averlo mai veduto. Chi faceva un po' da | madre | al piccolo bastardo era la vedova del bandito: essa lo |
CENERE -
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dormiva con lei, ai piedi del letto: spesso trovava sua | madre | già addormentata, ma fredda, gelida, e cercava di |
CENERE -
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sconosciuto che non veniva a trovarlo, e certo che sua | madre | piangeva per il suo abbandono. «Ecco», diceva Zuanne, |
CENERE -
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di bronzo tra il velo mobile della nebbia. Anania e la | madre | attraversarono le viuzze deserte, passarono davanti al |
CENERE -
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un abisso ignoto colmo di nebbia, era la strada per Nuoro. | Madre | e figlio camminavano frettolosi: spesso il bambino doveva |
CENERE -
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questo diavolo di luogo?», chiese Anania, volgendosi a sua | madre | con le manine aperte, e fingendosi sdegnato. «Subito. Sei |
CENERE -
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«Sì!.» A che pensava egli dicendo quel «sì»? La | madre | non indagò oltre; chiese soltanto: «Vuoi che ti conduca da |
CENERE -
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stanco, sentiva un vivo piacere nel trovarsi seduto fra sua | madre | e l'omone che scuoteva la frusta, davanti ai freschi |
CENERE -
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cacciato di casa.» «Non è vero», pensò Anania. Perché sua | madre | mentiva? Perché non diceva la verità, che cioè andava a |
CENERE -
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più che aveva sonno. Chinò la testina sul grembo della | madre | e chiuse gli occhi. «Chi c'è ora nella cantoniera?», chiese |
CENERE -
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vestivano e parlavano in modo diverso dai bambini fonnesi. | Madre | e figlio girovagarono per Nuoro fino al cader della sera, |
CENERE -
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capito? Andiamo.» Ritornarono indietro; Anania sentiva sua | madre | tremare e battere i denti. Giunti davanti al portone ella |
CENERE -
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non rispose. Vedeva tutto confuso ed aspettava che sua | madre | entrasse. L'uomo dalla pala lo guardò con occhi lucenti, |
CENERE -
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e aiutandolo a spogliarsi. «Non aver paura, sai; domani tua | madre | verrà, o andremo a cercarla noi. Sai farti il segno della |
CENERE -
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gli passavano nella piccola mente; ma la figura della | madre | non lo abbandonava mai. Dov'era andata? Aveva freddo? |
CENERE -
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serbata nel suo vigore da una vita laboriosa e sobria. La | madre | era pure di sana complessione, ma delicata. Essa aveva un |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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in mano delicatamente come una cosa fragile. Piange. Sua | madre | gli ha scritto farabutto. Sensibile, insicuro, spaventato. |
Vietato ai minori -
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Sembra ancora in difetto mentale. Si fa passare dalla | madre | un tozzo di pane. Sta per addentarlo quando l'arresta lo |
Vietato ai minori -
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culo. È figlio di vecchi. E hanno l'aria di pazzarelli. La | madre | porta scarponi da uomo con calzini corti, il soprabito |
Vietato ai minori -
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nessuna potenza umana uguaglierebbe la nostra! - Mia | madre | è morta! - sospirò l'Albani; - le sue carezze e i suoi baci |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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riprese la donna - al cadere del giorno, io sedeva con mia | madre | fuor della casetta tutta coperta di edera e di glicinie, |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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si disegnavano i contorni di un bellissimo viso. Mia | madre | si alzò. Quel movimento attrasse a noi gli sguardi del |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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Consentireste voi a dargli asilo per questa notte? Mia | madre | ed io ci ricambiammo uno sguardo, e introducemmo il Levita |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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Non volete salire agli appartamenti superiori? - chiese mia | madre | al Levita. - No! ... l'infrazione della legge eccederebbe i |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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di collocare un pagliericcio al piede della scala. Mia | madre | ed io ci affrettammo ad apprestare quel povero letto, |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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e le sue percezioni prendevano forma, il pensiero della | madre | delineavasi sempre più chiaro nel crepuscolo della sua |
CENERE -
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sconvolse però le sue fantasticherie. Fu il ritorno della | madre | di Bustianeddu. In quel tempo Anania frequentava il |
CENERE -
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Gordiana, non avvezza ad ubbidire, smaniò furibonda e la | madre | fu costretta a cacciarla con le busse, per deciderla a |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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chiesa, prese il libro e ritornò al castello. Quando la | madre | la vide dié un urlo: - Gordiana, figlia mia! Chi t'ha |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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- Gordiana, figlia mia! Chi t'ha conciata così? - Voi, | madre | snaturata, che mi esponete alla mala ventura. E ad ogni |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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grido d'orrore. - Che schifezza! É tutto lordo di bava! La | madre | era disperata di quella figlia zoppa e gobba, più brutta e |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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ad inquietarsi. Proseguirono verso la chiesa e già la | madre | si rallegrava di veder giungere a compimento la sua frode |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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e affezionati alla Società, se vostro padre, se la vostra | madre | stessa vi rifiuta e vi abbandona non appena avete schiuso |
Milano in ombra - Abissi Plebi -
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suoi. Atroce eppure nobile vendetta che priva il padre e la | madre | dell'affetto de' proprii figliuoli. Ma non è qui il luogo |
Milano in ombra - Abissi Plebi -
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vergognandosi di essersi indugiato per la strada mentre sua | madre | soffriva, corse via; attraversò le sale, il giardino, e |
Le Fate d'Oro -
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da letti, su cui giacevano tanti e tanti infermi. Sua | madre | era nell'ultimo letto, col viso coperto di bende, come egli |
Le Fate d'Oro -
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giorni, Bernardo aveva la consolazione di ricondurre sua | madre | a casa, completamente guarita dalle orribili ferite. La |
Le Fate d'Oro -
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occhi celesti, bianche e rosa, bellezze in fiore. La | madre | cupa in nero, fazzoletto nero serrato alla gola, ma ne |
Vietato ai minori -
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persona accorsa lo vede ancora dare col martello. Anche la | madre | in camicia piena di spruzzi. (Da domandarsi perché in |
Vietato ai minori -
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Impossibile anche la famiglia, può darsi che la stessa | madre | lo abbia respinto, o la repulsione delle sorelle. Vaga come |
Vietato ai minori -
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pareva invecchiassero, invece di crescere. Padre e | madre | addebitavano quel deperimento allo studio; le lezioni che |
Il Drago e cinque altre Novelle per fanciulli -
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di morbillo, che menavano strage in città; e padre e | madre | teme- vano che le maestre non importassero, da qualche casa |
Il Drago e cinque altre Novelle per fanciulli -
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questo genere di vita, o i bambini sono spacciati! Padre e | madre | atterriti, si rimisero nelle mani del dottore, lo |
Il Drago e cinque altre Novelle per fanciulli -
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appunto per via dei bambini, una rottura era avvenuta tra | madre | e figlio; e la nonna aveva giura- to che non sarebbe più |
Il Drago e cinque altre Novelle per fanciulli -
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una mattina capitò alla villa, e pareva uno stralunato. Sua | madre | credette che fosse accaduta una disgrazia. - Tua moglie? - |
Il Drago e cinque altre Novelle per fanciulli -
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Vi arricchirete. Il consiglio non era cattivo, ma la povera | madre | non sapeva indursi a metterlo in atto: le sembrava di |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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il suolo coi piedi calzati di sandali di oro. La povera | madre | tratteneva il respiro, atterrita che, nella furia del |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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spanne, bello, ben proporzionato; sembrava un altro. Sua | madre | piangeva dalla gioia; lo riconosceva a stento. - E non dire |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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quindici anni. - Non saprà niente, buona Fata. La povera | madre | voleva baciarle i piedi per ringraziarla; ma la Fata, |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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cresciuto di una spanna e mezzo, e aveva dodici anni. Sua | madre | non lo teneva più nella tasca del grembiule, ma lo voleva |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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La mattina in cui egli compiva i quindici anni, la | madre | lo prese su le ginocchia (era già alto tre spanne) e gli |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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sono una povera madre! Sparirono, e fui salva. - E poi? La | madre | si affrettò a raccontare il resto fino alla raccomandazione |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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un omaccione. - Costoro, sì, vo' conciarli bene! Sua | madre | non poté trattenerlo. Si udivano sempre più alte le grida: |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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in caso di sbatacchiarli nel muro come tanti ranocchi. Sua | madre | si raccomandava: - Non te ne curare, figliolo mio! |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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l'Orco!, tutti si misero a urlare: L'Orco, l'Orco! La | madre | era affacciata alla finestra: - Lasciali andare, |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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Non c'era più dubbio: Radichetta era Orco! Altrimenti sua | madre | non avrebbe gridato dalla finestra: - Lasciali andare, |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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presto e di tornare al villaggio per fabbricare a sua | madre | un palazzo più bello di quello del Re gli faceva girare il |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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dell'altro, per tornare ai villaggio e fabbricare a sua | madre | un palazzo più bello di quello del Re. Così, dopo nuove |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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non ha, provvederanno quest'altri, lo devo fabbricare a mia | madre | un palazzo più bello di quello del Re. E un giorno disse ai |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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via la mia parte, per andare a fabbricare un palazzo a mia | madre | più bello di quello del Re. Quando lo avrò finito, ci |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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di me? Che t'importa degli altri? - Ma il contegno di tua | madre | ... - Ubbie! Però due giorni dopo, quando Andrea le si |
GIACINTA -
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un pezzo di pane deve guadagnarselo e deve ripagare a tua | madre | il latte che gli ha dato e il resto. Quello lì non è tuo |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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la do. Tu sei figlio di un'altra madre. Va'-e cercala tua | madre | in Palermo. La conosci tu? L'hai mai veduta? Che bella |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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in Palermo. La conosci tu? L'hai mai veduta? Che bella | madre | ! Come si cura del figliuolo ! - Queste stesse parole il |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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in questo modo per farmi patire tanto ? Ma non ha cuore di | madre | la mia? - Aveva appena terminato di proferire questa |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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meno afflitto, meno desolato di prima perché sapeva che sua | madre | vegliava su di lui. Glielo aveva detto dove doveva andare, |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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- II poverino non voleva narrare l' apparizione della | madre | perché quel segreto era la sua sola gioia e la sua sola |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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uno più doloroso dell'altro. A un tratto esclamò : - | Madre | mia, aiutami tu, non permettere che il tuo figlio non possa |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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povero, estenuato dalla fame e che per lui ha fatto tanto ; | madre | mia, aiutami ! - II giovane Principe, dopo questa |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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la sentenza, non riuscì mai a dormire. Sempre invocava la | madre | ed esclamava : - Madre mia, ma la giustizia è proprio morta |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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mai a dormire. Sempre invocava la madre ed esclamava : - | Madre | mia, ma la giustizia è proprio morta a Palermo ? Come, non |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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popolano dei sacrifizi che fa per me? Non vedi, | madre | mia, che s'è disfatto di tutto quel che possedeva , non |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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benefattore, rispondeva invariabilmente con le parole della | madre | : - Ci vuol pazienza, costanza e fermezza ! - Ma che |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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per le nobili dame e guadagnava tanto da campare sè e la | madre | mentre il fabbro viaggiava per la Spagna. Il Principino |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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nato nel 1834 a Milano, in via del Monte di Pietà. Vostra | madre | Vi diede il suo latte, Vostro padre vi diede una culla |
Malombra -
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musica. Poco dopo, l'uscio della camera si aperse. Vostra | madre | venne a chinarsi sopra di Voi, Vi baciò e pianse." "Signor |
Malombra -
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Ecco il fatto che non sapete. Quel poco di oro che Vostra | madre | Vi diede perché servisse alla stampa del libro, non era |
Malombra -
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che non volevo neppure quel denaro perché i parenti di mia | madre | non potevano soffrire ch'io scrivessi, e, conoscendoli, |
Malombra -
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scrivessi, e, conoscendoli, temevo s'irritassero contro mia | madre | per causa mia!" Il conte si pose l'indice alle labbra. Un |
Malombra -
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Vi passano l'interesse di una parte della dote di Vostra | madre | che si trattennero sempre, un migliaio e mezzo di lire |
Malombra -
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che poté a mala pena aprir la lettera. La voce cara di sua | madre | gli pareva venir dal mondo degli spiriti per dir parole non |
Malombra -
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momento in silenzio e poi disse a bassa voce: "Vidi Vostra | madre | per l'ultima volta un anno prima del suo matrimonio. Ella |
Malombra -
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tragedia? a te no, a Celestina nemmeno, meno ancora a tua | madre | e alla tua casa: tutt'al piú servirebbe a far sapere anche |
Giacomo l'idealista -
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il dovere per fodera. E non si abbandona mica una povera | madre | vecchia a morire di stenti e di dolore colla scusa che un |
Giacomo l'idealista -
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lui l'iniziativa: - Vuoi dare carta bianca a me e a tua | madre | per accomodare questa faccenda? Tu non ci dovrai entrare. |
Giacomo l'idealista -
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fa sentire con raddoppiata amarezza. Povera fanciulla! Sua | madre | aveva già tentato qualche volta di dissuaderla dal pensare |
Nanà a Milano -
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di Enrico, ed essa faceva di tutto per compiacere a sua | madre | e non ci riusciva. Chè anzi, il martello dell'amor proprio |
Nanà a Milano -
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vibrata e severa di donna Eugenia che chiamava: Elisa. E la | madre | comparve sulla soglia della terrazza. - T'ho pur detto |
Nanà a Milano -
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che non ho potuto capire. Nella commedia di stasera, la | madre | sa fin dal principio che Carlo è suo figlio, non è vero? |
STORIE ALLEGRE -
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l'ombra del genio drammatico! O non capisci che se la | madre | si facesse riconoscere alla prima, la commedia finirebbe |
STORIE ALLEGRE -
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Carlo , ossia da figlio , e tu, Ida, farai la parte della | madre | . GINO: E io? ALFREDO: E tu farai da marito , ossia farai |
STORIE ALLEGRE -
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vergogna, col pensiero costante, col segreto anelito per la | madre | lontana. Egli anelava a qualche cosa d'ignoto, voleva sua |
CENERE -
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lontana. Egli anelava a qualche cosa d'ignoto, voleva sua | madre | perché tutti avevano la madre, e perché il non averla gli |
CENERE -
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trasformava ma non spariva la figura fisica e morale della | madre | lontana. Un giorno poi egli venne a sapere da Bustianeddu, |
CENERE -
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subìta più che accettata, una cosa straordinaria. «Mia | madre | non è morta», gli confidò il ragazzetto, quasi |
CENERE -
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che studia in continente; ed egli scrisse d'aver veduto mia | madre | passare in una via, e voleva bastonarla, ma la gente lo |
CENERE -
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per portare l'acqua dalla fontana, e mi ricordo che tua | madre | aveva bottoni d'oro della camicia grossi come il mio pugno: |
CENERE -
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Intanto Efes, seduto sul sacco, piangeva ricordando la | madre | e la ricca casa paterna e invano il Carchide cercava di |
CENERE -
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... Hai capito?» E Anania pensò a sua madre, a sua | madre | che era stata così cattiva da abbandonarlo. Un giorno, |
CENERE -
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a lamentarsi; «no, io voglio andar via. Cercherò mia | madre | e farò il pasticciere; se vuoi venire, vieni anche tu.» |
CENERE -
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coricare, ed egli si assopì, delirando, chiamando sua | madre | ed una sorellina morta. Anania lo guardava con terrore e |
CENERE -
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scodella fra le mani. «Efes Cau è malato, nel molino, e mia | madre | prega la signora padrona che dia un po' di brodo al |
CENERE -
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geloso; così profonda era l'impronta di venerazione per la | madre | lasciatagli nel carattere da quei lunghi solitari e tristi |
PROFUMO -
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di casa tua!" "Che cosa sei?" "Niente! Persona che tua | madre | tollera appena" soggiunse, lasciandolo libero "e perché non |
PROFUMO -
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più!" "Abbassa almeno la voce!" egli pregava. "Perché tua | madre | non senta? Ma dovrà sentirmi, lo voglio; voglio che mi |
PROFUMO -
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lavoro della donna fuori casa — La | madre | operaia — La necessità del lavoro femminile — L'ideale — La |
Vita intima -
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sovrana legge del lavoro. Spesso è la stessa condizione di | madre | di famiglia che loro impone un mestiere, un impiego, |
Vita intima -
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sfrenata al lavoro che mantiene e procura la ricchezza. La | madre | è tolta alle cure di madre e di massaia, da mille impegni |
Vita intima -
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e procura la ricchezza. La madre è tolta alle cure di | madre | e di massaia, da mille impegni che sono diventati |
Vita intima -
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e tolgono il lavoro del padre di famiglia e mettono la | madre | nell'impossibilità di occuparsi fuori di casa. E tutto ciò |
Vita intima -
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dalla ruina. E quando il lavoro c'è, e il padre e la | madre | possono guadagnare la loro giornata ? I figli piccoletti |
Vita intima -
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educare per la ragione che non sono educati. Padre e | madre | tornano a mezzogiorno per il pasto affrettato; ma non |
Vita intima -
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di tempo. Il pasto solo della sera riunisce la famiglia. La | madre | non ha che la serata per accudire alle faccende domestiche, |
Vita intima -
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Italia Nei centri industriali il padre è a l'officina, la | madre | nelle filande, nei filatoi nelle fabbriche tessili; i figli |
Vita intima -
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di famiglia guadagna abbastanza con il suo impiego e la | madre | può darsi tutta alle cure domestiche, a l'educazione di |
Vita intima -
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di faccia al castello, lontano. La Principessa sua | madre | si era lasciato sfuggir di bocca una volta, pochi giorni |
SI CONTA E SI RACCONTA - Fiabe Minime -
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buco nell'acqua? Il giovane Principe aveva creduto che sua | madre | delirasse, e non le aveva domandato: - Che significa, |
SI CONTA E SI RACCONTA - Fiabe Minime -
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il cuore. Gli pareva di morire. La Principessa sua | madre | dunque già sapeva? ... Un buco nell'acqua! Non c'era |
SI CONTA E SI RACCONTA - Fiabe Minime -
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negli orecchi le dolorose parole della Principessa sua | madre | in fin di vita: - Povero figliuolo! Povero figliuolo! - Era |
SI CONTA E SI RACCONTA - Fiabe Minime -
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ma in questo momento ricevo da Fonni la notizia che mia | madre | trovasi là gravemente malata e sono costretto a partire |
CENERE -
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io libero o no di compiere gravissimi doveri verso una | madre | infelice, io considero finito ogni rapporto fra me e la Sua |
CENERE -
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sentì un impeto di gioia ricordandosi che sua | madre | moriva; ma subito cercò di inorridire di se stesso. «Sono |
CENERE -
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la vecchia con tragica solennità. Anania capì che sua | madre | era morta: non se ne rattristò troppo, ma non ne provò |
CENERE -
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e dei suoi dolori passati. Egli aveva sofferto perché sua | madre | aveva peccato, perché lo aveva abbandonato ed era vissuta |
CENERE -
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