in non cale. Per quanto Rossella poteva ricordare, sua | madre | era stata sempre la stessa; la sua voce morbida e dolce, |
Mitchell, Margaret -
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erano morti i tre bambini. Rossella non aveva mai visto sua | madre | appoggiarsi alla spalliera della sedia, né l'aveva mai |
Mitchell, Margaret -
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schiavi. Rossella non riusciva a immaginare le mani di sua | madre | senza il ditale d'oro, né la sua figura attiva non |
Mitchell, Margaret -
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degli abiti per i piantatori. Non aveva mai visto sua | madre | agitata, né l'aveva mai vista mancare a un impegno, a |
Mitchell, Margaret -
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Rossella, la cui camera era di fronte a quella di sua | madre | al di là del vestibolo, conosceva sin dall'infanzia il |
Mitchell, Margaret -
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di legno all'alba; il bussare frettoloso alla porta di sua | madre | e le voci spaventate e rauche dei negri che mormoravano di |
Mitchell, Margaret -
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Era sempre stato cosí dolce per Rossella udire sua | madre | mormorare compassionevole, ma con fermezza, mentre |
Mitchell, Margaret -
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della prima, ci atterrì. Fuggimmo in abito da camera. Mia | madre | teneva nelle braccia una delle sue bambine, io afferrava |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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l'imprudenza amara di farne in famiglia incauta mostra. Mia | madre | (aggravo con dolore la sua memoria) non andava esente di |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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all'agonia. In un intervallo di lucidità chiamò mia | madre | a sè, e le disse in accenti male articolati: "Teresa, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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misericordia, e lasciare ad essa la cura del resto." Mia | madre | ci fece cenno di approssimarci: c'inginocchiammo tutte. |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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caffè, strappare una carta dal portafoglio, e mandar a mia | madre | un biglietto, chiedendo il permesso d'informarsi |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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alla nostra unione. Dopo tali assicurazioni, mia | madre | gli permise di venire a trovarci tutte le sere. Molti |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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avere udienza dal re: ottenutala, Ferdinando accordò a mia | madre | una pensione di grazia. Dall'altra parte una domanda di |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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apparecchi del maritaggio richiedevano la presenza di mia | madre | in Napoli. Eravamo già alla metà di novembre, e gli |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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ottenuti i miei, se ne partì, promettendo di scrivere a mia | madre | ogni settimana. - Ahimè! ci disgiungeva il destino per la |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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dai giuramenti a te fatti.» Nel leggere queste parole, mia | madre | montò sulle furie, e senza permettere a me di dare risposta |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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costernazione impressa, nel mio atteggiamento, parve la | madre | mossa a pietà della figliuola; per lo che, raddolcendo la |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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al due gennaio l840. Si fermò adunque col consenso della | madre | e della zia badessa, che sarei entrata nel convento due |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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magnanimi non usarono i parenti paterni, onde indurre mia | madre | a non sacrificarmi! Rispondeva costei, che farmi dimorare |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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il duca di*** nostro lontano parente, e allora vedovo. Mia | madre | rese grazie dell'offerta gentile, e disse che del |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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d'acconciarmeli in quella foggia consueta, la voce della | madre | mi fermò. "Che vai facendo?" mi diss'ella: "Ti pare sia |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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a tutto ciò che avveniva o dicevasi a me d'intorno. Mia | madre | aveva avuto cura di coprirmi il volto d'un fitto velo, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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riunirsi a veglia senza l'intervento del pianoforte? Mia | madre | erasi avvista della corte che quel giovine mi faceva, ed |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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conclusione, unita alla forte antipatia che mia | madre | nudriva per Domenico, fece sì che l'avo avesse in risposta, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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stato chiuso l'uscio della casa. Nè mio padre nè mia | madre | mi fecero consapevole dell'ambasciata avuta. Seppi |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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a conversare famigliarmente, sicuro che la presenza di mia | madre | l'avrebbe salvato dall'accusa di volermi corteggiare. Ma |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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ieri sera?" "Credo di sì." "Dio buono! Pare che la signora | madre | sia andata in cerca d'un pretesto per allontanarmi. Sono |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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se ne partì. Non aveva appena scesa la scala, che mia | madre | ordinò a me e a Giuseppina di prepararci per uscir di casa. |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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finchè con un ago me lo riattaccassi. "Inutile!" fece mia | madre | in collera. "Eccoti uno spillo, che farà le veci del |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Restai in forse, se accettare, o bruscamente ricusare. Mia | madre | mi guardava fissa; parecchi altri signori avevano udita |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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dei genitori; cioè della primitiva indifferenza della | madre | e dell'altera pigrizia del padre. In vece d'inchiodarsi a |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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e gli annebbiava il cervello. E allora avean luogo, tra | madre | e figlio, scene rapide e brusche, ma ostinate, ma continue; |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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che si possono fare in fondo a una città di provincia, | madre | e figlio si separarono. Oltre la solitudine volontaria alla |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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la solitudine volontaria alla quale si era condannata, la | madre | s'impose, come s'è detto, le più austere privazioni, a |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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E per fortuna egli ignorava quanto mai costassero alla | madre | sua quelle piccole somme! La loro lontananza durava da sei |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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annunciato il ritorno di Elena. Certo non direbbe a sua | madre | che cosa le pesava sul cuore, perché Elena sarebbe stata |
Mitchell, Margaret -
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Sa cucire e pettinare come una grande. - Stimolata da sua | madre | Prissy si piegò a un rapido inchino e sorrise a Rossella la |
Mitchell, Margaret -
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Elena, in modo da poter mettere il capo nel grembo di sua | madre | e piangere in pace. Ma non tornava mai la mamma? Ed ecco la |
Mitchell, Margaret -
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ha raccontato di Charleston. Rossella sapeva che a sua | madre | non importava nulla della guerra e della politica, |
Mitchell, Margaret -
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risposte delle gole bianche e di quelle nere: «Santa Maria, | Madre | di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della |
Mitchell, Margaret -
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di labbro, ma piuttosto la vista della faccia serena di sua | madre | rivolta verso il trono di Dio, coi suoi angeli e i suoi |
Mitchell, Margaret -
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Lasciò cader la testa sulle mani giunte, in modo che la | madre | non potesse vederla in viso, e il suo pensiero tornò |
Mitchell, Margaret -
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si accorse che Geraldo aveva finito e che gli occhi di sua | madre | erano fissi su lei. Cominciò in fretta la sua decina, |
Mitchell, Margaret -
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perché aveva trascurato di rispondere alle preghiere e sua | madre | la stava guardando con aria di rimprovero. Nel riprendere |
Mitchell, Margaret -
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Elena, col suo dolce contralto, lodava gli attributi della | Madre | di Dio. Come sempre fin dall'infanzia, questo era per |
Mitchell, Margaret -
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lunga pezza, senza, interruzione. Non appena terminata, mia | madre | chiese del servo, per dimandargli se, destata dal sonno, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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altri compagni di stravizzo. La precipitazione con cui mia | madre | ricuperò la sua diletta proprietà, mi ridestò. La scena |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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di non so quale fatto politico. Mandò ad avvertire mia | madre | d'apparecchiarsi prontamente, e di portarsi in Napoli colla |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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capitale. Eravamo al terzo giorno del viaggio, allorchè mia | madre | s'accorse, che un pallore cadaverico copriva il volto |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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contava ancora sette anni, ma da' segni che mio padre e mia | madre | scambiavansi capiva trovarsi essi costernati dal temporale, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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non m'ha dato nell'occhio. La direttrice, ch'era un'ottima | madre | di famiglia e adorava i suoi quattro figliuoletti, rimase |
Il romanzo della bambola -
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Quando Camilla tornò dalla scuola, fu accolta dalla | madre | con strilli e rimproveri. Che cosa andava a raccontare alle |
Il romanzo della bambola -
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sbrigare le faccende nell'ore del primo mattino, mentre la | madre | era ancora a letto: quelle ore in cui una volta s'occupava |
Il romanzo della bambola -
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la Giulia... Sono lì, accanto alle mie, le sue camicine. La | madre | prese quel che le si chiedeva, ma ci fece la sua brava |
Il romanzo della bambola -
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in Napoli, con unanime risentimento notarono a mia | madre | tale trascuratezza. Essa rispose, non poter venire |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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"Ps! cara, vien qua!" Aveva intanto disposto mia | madre | che, uscendo del monastero, mi portassi in casa della |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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le ragioni che le inducevano a darmi tale consiglio. Mia | madre | era in procinto di passare a seconde nozze; Domenico, posto |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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me. Ma da lì ad otto giorni con una lettera fulminante mia | madre | protestava di non voler sopportare in pace la mia |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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casa, ed avrei seguitato a ritenervi con piacere, se vostra | madre | non ne mostrasse rincrescimento; ora, nel modo che le cose |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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capo; più tardi poi si sarebbe cercato di rappattumare la | madre | con me. A questo consiglio si conformarono eziandio e la |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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nella muta solitudine. Mi venne in mente di scrivere a mia | madre | una lettera grondante di lagrime. Riaccesi la lucerna, ne |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Empi e miscredenti, favete linguis animisque!» Intanto mia | madre | non mi scriveva. Le indirizzai una lettera; un'altra ne |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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fedeli a quello che dice: «Chi ama suo padre o sua | madre | più di me, non è degno di me - Se qualcuno viene a me, e |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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di me - Se qualcuno viene a me, e non odia suo padre e sua | madre | e sua moglie e i suoi figli e i suoi fratelli e le sue |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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domestici di quelle donne, persuadendole che padre e | madre | e fratello e sorella e vita delle penitenti sono essi loro |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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è perciò che due giovinette figlie di padre plebeo e di | madre | nobile, non sono state accolte nel monastero, prima di |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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volume, dicendo: "Memorie di sant'Elena; ah! la Vita della | madre | di san Costantino! - Quanta è calunniata sempre questa |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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che qualche volta me lo strappava; ma l'ordine di mia | madre | di accompagnarla in qualche visita, erano per me occasioni |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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mi scoprì, mi sorrise, mi salutò. Fuggii per timore che mia | madre | sopravvenisse, ma il contento manifestavasi in tutte le mie |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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parlavasi, non fosse altra che io stessa. Una domenica mia | madre | uscì di buon mattino. Aprii la solita finestra, e sedutami |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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donna, quante è certo che oggi è giorno di domenica. Mia | madre | ha parlato con lui stesso. Gli ha detto: - Io credeva, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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accesissimo. Ei mi fece sedere accanto a sè, ed avvertì mia | madre | che facesse chiamare tosto il medico. Ma qual fu la nostra |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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i miei sguardi cadevano involontariamente su di loro. Mia | madre | aveva dato alla luce altre due femmine. La cura ch'io mi |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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a me, corpo d'un cane! — pensò con dispetto il conte. Ma la | madre | si mostrava perfettamente tranquilla. - Non è ancora |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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quanti waltzer aveva ballati, s'era stanca e accaldata. La | madre | la carezava su la fronte e le lisciava i capelli, quando |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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ho energicamente rifiutato! - Lo credo bene! — affermò la | madre | - non ci mancherebbe altro che Totò facesse con te de' |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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nella stanza, in tanto che Emma, a cui s'univano la | madre | e il capitano, badava a colmar di dolci rimproveri e di |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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più che in ogni altra stanza, era per loro il da fare. La | madre | esigeva che le stoviglie e i pentoli, non ostante la |
Il romanzo della bambola -
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- Avete acceso il fuoco? - fu la prima domanda che la | madre | rivolse alle bimbe sorridenti. - Sicuro! Bollono anche i |
Il romanzo della bambola -
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tutto pareva assopito. La mattina io usciva di casa con mia | madre | in carrozza, la sera (perchè ci si radunava per solito un |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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rimasi altre due settimane in pace. Alloggiava allora mia | madre | nel palazzo Ripa a Ponte Nuovo, ove stretta aveva amicizia |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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il passo lento e indistinto d'una lontana pattuglia. Mia | madre | riposava vestita sul canapè. Verso le due, lì seduta alla |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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e alla ventura? Non bastano gl'infausti voti, che da | madre | e da sorelle mi separano, ma debbo pur di propria mano |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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con accanimento crescente m'incalzano. Il sonno, di che la | madre | e le sorelline godevano, mentr'io desta e abbandonata alla |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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ombre della tirannide. - Spuntato il giorno, partii con mia | madre | alla volta di Capua. Il cardinale Capano mi accolse con |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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della partenza, dimenticati; perlochè convenne che mia | madre | ritornasse subito in Napoli; e siccome l'affare richiedeva |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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che non mi abbandonava, entrammo dunque nel ritiro, e mia | madre | due giorni dopo se ne partì. Molti riguardi mi furono usati |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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- Ne farò un bel guanciale per il salotto - disse la | madre | di Camilla; e si prese il mantello. - Oh, la Giulia, guarda |
Il romanzo della bambola -
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prima e quelli che avrebbe avuti ora: osservazione che sua | madre | troncò con un: - Taci! - ben meritato. Era vero; la Giulia |
Il romanzo della bambola -
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di finirla coll'Ordine benedettino. Da me pregata, mia | madre | portossi a Gaeta all'incontro di Pio IX, con una supplica, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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della confessione, e da lui intercettata e aperta. Mia | madre | tornando dal pontefice lo trovò cambiato. "Signora," le |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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una donna, duro come un macigno, costui rispondeva: "La | madre | è ricca: ci penserà lei." Distesa in quel letto di |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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su la pietra del lavatoio; ma i tre bambini, ai quali la | madre | ordinava di star fuori della portineria per non dar noia al |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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richieste dalla scuola. Appoggiato alla tavola dove sua | madre | cuciva a macchina, egli, con davanti il quaderno a righe |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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mentr'era sano; e Santino, serio, prometteva a sua | madre | di lavorare anche più del babbo, quando sarebbe stato |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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da comprar sempre il pane, il carbone, l'olio... Dopo ciò, | madre | e figlio andavano anch'essi a letto: lei dalla parte della |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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d'una volta per chinare il capo su la carta, e quando sua | madre | gli scodellò la minestra di fagioli, non potè inghiottirne |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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mettesse a dosso dell'altra roba: lo scialle vecchio della | madre | — che dopo la morte di Peppe ella aveva lavato nel ranno e |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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sera il medico, e s'accigliò nel vedere il malatino. La | madre | lo guardava fisso, spiando su 'l viso di lui che cosa ella |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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rimetteva niente, e tutti eran contenti. Su lo spedale la | madre | non fermava affatto il pensiero; le sarebbe parso un |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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stava per essere trasportato via da un infermiere, sua | madre | gli scoccò due, tre, dieci baci su 'l viso rosso, |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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fissa simile a un chiodo piantatosegli nel cervello, che la | madre | si rivolgeva, certe volte persino a voce alta, mentre, |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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di Santino eran sempre migliori. Una volta, dissero a sua | madre | che il medico lo aveva messo a un quarto di vitto, poi a |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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Poverelli. Era guarito. La vigilia del ritorno di lui, la | madre | non trovava il verso d'andare a letto: un'altra ferrata |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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roba alimentare che il tenente avea riportata dal campo, la | madre | già vedeva il suo bimbo col vestitino nuovo. Che cosa le |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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dispiacere di que' poveri signori Trevisani, perchè lei, la | madre | felice, non si mettesse a canterellare come a' suoi bei |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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dovette far d'anticamera, le parve assai lunga; e alla | madre | quel tempo parve infinito. Sempre più nervosamente ella |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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cosa la si facesse, accorata, con un diavolo per pelo. La | madre | ascoltò tutto il racconto per filo e per segno, senza |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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ad affermare la portinaia — Santo Dio, volete che una | madre | non riconosca il suo figliuolo? - - Si sa, ha avuta una |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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entravano in casa di corsa, come una folata di vento, la | madre | li interrogò, spingendoli davanti al piccolo sconosciuto: - |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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della sua persona accanto al gruppo malinconico di quella | madre | col bambino. — È troppo tempo che questa creatura mi |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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lire.... — Fa-a-mee! — ripeteva la creatura. Ma già la | madre | correva giù per le scale col viso tutto sorridente rigato |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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e ancora gli occhi le s' inumidirono nel punto in cui la | madre | mandava la benedizione; e ancora un sorriso amaro le |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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coro. - Sono io! — rispose la nuova arrivata. - Chi? Ma la | madre | che non l'aspettava, la madre che non ci vedeva, le corse |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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nuova arrivata. - Chi? Ma la madre che non l'aspettava, la | madre | che non ci vedeva, le corse addosso e se la prese tra le |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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a lavorare, perchè si sentiva male, entrò in testa alla | madre | di lei un tristo sospetto. - Che cosa hai fatto che sei |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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stalla e corsi a bussare alla porta dei Lo Santo. Fu la | madre | che m' aperse; tremava come una foglia, ma aveva in faccia |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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— ma la sposo. - Ah, infame! Ah, schifoso! — sbraitava la | madre | con quella vociaccia da strega. - Ah, infame! Ah, schifoso! |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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sì che non c'era rimedio: marcia! Intanto che mia | madre | pigiava dentro un sacco quel po' di biancheria che a mano a |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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Quando Tinuzza rideva col solito fare spensierato, mia | madre | si mordeva le labbra per non le vociare qualche |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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nè latte nè minestra gli volevano passare dalla gola; la | madre | gli canterellava per acquetarlo — così mi raccontò — ma lui |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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che le parve buona, perchè sorrise da sola: corse da sua | madre | e le disse con voce umile: - Senti, mamma, fra la roba che |
Il romanzo della bambola -
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mandata via, il padre con un urlaccio da una parte, la | madre | con una spinta dall'altra. Aveva dunque finito a tacere |
Il romanzo della bambola -
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quelli in cui i suoi genitori stavamo fuori molte ore, la | madre | a far visite, perchè non poteva dimenticarsi d'essere nata |
Il romanzo della bambola -
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avendo seco la Giulia, la vita era tutt'altra. Quando la | madre | e il padre la mandavano via, in uno de' soliti impeti di |
Il romanzo della bambola -
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bimba meritava, perché somigliava tutta a sua madre. Ma la | madre | si era arrabbiata, e fra le due sorelle era stata una lite |
Mitchell, Margaret -
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tanto rassomigliante a quello di Geraldo O'Hara che sua | madre | quasi rise. - Lasciala stare - intervenne Rhett. - Quanto |
Mitchell, Margaret -
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sue labbra si muovevano in preghiere interminabili per sua | madre | e per Brent Tarleton. Rossella non aveva compreso che la |
Mitchell, Margaret -
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della stanchezza, di un sacco di mali interni, finché sua | madre | prendeva un arbusto e la percuoteva in modo da farla |
Mitchell, Margaret -
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di avermi accompagnata a bordo, si sarebbe portata a mia | madre | con una lettera. Sennonchè, giudicando io l'onesto |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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assumersi tale incarico. La zia accettò volontieri; mia | madre | e le sorelle sborsarono il denaro necessario, ed io, oltre |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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solo il buon Dio sappia dov'è questo posso», come la | madre | sempre diceva quando parlava dei suoi due figli maggiori; e |
Mitchell, Margaret -
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loro. Aveva lasciato la casa con un bacio frettoloso di sua | madre | sulla guancia, la sua fervente benedizione cattolica nelle |
Mitchell, Margaret -
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Né glie ne sarebbe importato se gliel'avessero detto. Sua | madre | gli aveva insegnato a leggere e a scrivere con chiarezza. |
Mitchell, Margaret -
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coi capelli scarmigliati, di aspetto pallido e malaticcio, | madre | di una nidiata che aumentava regolarmente ogni anno. Tom |
Mitchell, Margaret -
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e questi francesi sono orgogliosi come Lucifero. E sua | madre | - Dio l'abbia in gloria - era una gran signora. - Non me |
Mitchell, Margaret -
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- Non me n'importa - si ostinò Geraldo. - Del resto, sua | madre | è morta e il vecchio Robillard mi vuol bene. - Come uomo, |
Mitchell, Margaret -
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Era una vigile ed economa padrona di casa, una buona | madre | e una moglie devota. L'altruismo che avrebbe dedicato alla |
Mitchell, Margaret -
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tutto il resto del genere umano. Da bambina confondeva sua | madre | con la Vergine Maria, ed ora che era grande non vedeva |
Mitchell, Margaret -
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rappresentava la completa sicurezza che solo il cielo o una | madre | possono dare. Ella sapeva che sua madre era la |
Mitchell, Margaret -
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solo il cielo o una madre possono dare. Ella sapeva che sua | madre | era la personificazione della giustizia, della verità, |
Mitchell, Margaret -
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ed era impossibile avere lunghe conversazioni con sua | madre | e sentire le dolci mani di lei sulle sue guance. Elena, |
Mitchell, Margaret -
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che la coscienza le faceva dei rimproveri. Non diceva a sua | madre | che erano i balli e gli spasimanti che la richiamavano ad |
Mitchell, Margaret -
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che la disertò di sessantamila anime, votava alla | Madre | di Dio una picciola cappella. Quando poi nel 1575 |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Lowe, mi proibì di passeggiare a piedi. Veniva dunque mia | madre | a prendermi in carrozza, mi riteneva a pranzo, e al |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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le labbra tremanti; la signora Elsing, dritta come una | madre | spartana, che rivelava l'interna agitazione soltanto |
Mitchell, Margaret -
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gravidanza era visibilissima; ma questa volta né lei né sua | madre | vi fecero caso. - Mrs. Meade! Renato... - Ma la sua voce |
Mitchell, Margaret -
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finchè si celebrava; ma poi finita la messa, la medesima | madre | tagliava i fiocchi e copriva la fronte d'un bianco velo, e |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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a noia la preghiera stessa. Stava per rispondermi la | madre | mia, quando entrò la portinaia, ed in seguito accorsero |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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del monastero, per sapere la ragione che impediva mia | madre | di ritornare. La portinaia, presami la mano, mi disse: |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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presentimento di qualche nuova sventura. "Ti dico che mia | madre | tarda a tornare, e vorrei conoscerne il perchè." |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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il perchè." "Inutilmente l'aspetti." "Perchè?" "Tua | madre | è già partita alla volta di Reggio." Se la portinaia non mi |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Per lunga pezza restai pietrificata. Ben sapeva io che la | madre | doveva lasciarmi, ma perchè mai partiva l'indomani della |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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ohimè! nè egli direttamente m'indirizzava due linee, nè mia | madre | nelle sue lettere mi faceva motto di lui. Vedeva di tratto |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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intascò la banconota e guardò ansiosamente verso sua | madre | per averne la conferma. Ma Rossella, con le sopracciglia |
Mitchell, Margaret -
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perbene meridionali non la vorranno... per il fatto che sua | madre | è stata una pazza e suo padre un mascalzone. Wade che era |
Mitchell, Margaret -
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non sarà ricevuta a Charleston, qualunque cosa facciano mia | madre | o le tue zie... - Parli tanto seriamente, Rhett, che sei |
Mitchell, Margaret -
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aspettare più settimane o più mesi? Nel seguente marzo mia | madre | cadde gravemente malata di bronchite; sempre peggiori mi |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Sua Eminenza rispondeva di nuovo: "No." Alfine mia | madre | spirò col dolore di non aver potuto abbracciare negli |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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- Rideva; e Rossella sentí svanire i suoi terrori. - Vostra | madre | e il babbo e le sorelle stanno bene e vi mandano tutte le |
Mitchell, Margaret -
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suo ginocchio rigido; ma voleva venire a cavallo. Vostra | madre | ha acconsentito, purché egli riuscisse a saltare la |
Mitchell, Margaret -
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a mettersi a letto. Era furibondo e diceva che vostra | madre | doveva «essersi messa d'accordo col cavallo»! Del resto, |
Mitchell, Margaret -
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non aveva conosciuto che una vita tranquilla; anche se sua | madre | si occupava poco di lui, tutti gli dicevano parole dolci e |
Mitchell, Margaret -
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giorno seguente era stato per la prima volta battuto da sua | madre | e aveva udito la sua voce pronunciare parole aspre. Della |
Mitchell, Margaret -
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la propria amarezza nel constatare che tutto quello che sua | madre | le aveva detto intorno alla vita era errato. Ciò che la |
Mitchell, Margaret -
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in Gaeta, scrisse che suo marito era gravemente malato. Mia | madre | partì per visitare il genero infermo; io non volli |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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e Kells Whiting, il quale vendeva un preparato fatto da sua | madre | che garantiva di lisciare i capelli piú crespi in sei |
Mitchell, Margaret -
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pare di vedere la piccola Rossella sulle ginocchia di sua | madre | a imparare la lezione: «Non vendere mai del buon legname |
Mitchell, Margaret -
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che posso, ma... debbo pensare a Fanny e poi ho anche mia | madre | e due sorelle vedove a Sparta. Ugo è un bravo ragazzo e voi |
Mitchell, Margaret -
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di San Martino, venne proprio la morte. Camilla, che sua | madre | aveva assistita l'intera notte in piedi, respirava |
Il romanzo della bambola -
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il vicinato. La camera si riempì di gente; chi consolava la | madre | da una parte, chi da un'altra. In tanto sopraggiunse la |
Il romanzo della bambola -
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alle mie istanze, adducendo lo specioso pretesto, che mia | madre | riceveva in casa persone sospette d'ateismo e di |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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la prima volta che tornai a Charleston egli proibí a mia | madre | di vedermi. E durante la guerra, quando le circostanze mi |
Mitchell, Margaret -
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quando le circostanze mi portavano a Charleston, mia | madre | era costretta a mentire e veniva a vedermi di nascosto. |
Mitchell, Margaret -
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tutto questo; ma non posso perdonare ciò che fece a mia | madre | e a mia sorella dopo la fine della guerra. Rimasero |
Mitchell, Margaret -
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di mia madre. Le ha dato da vestire e... Dio mio! Mia | madre | vivere di carità! Era una delle rare volte in cui lo vedeva |
Mitchell, Margaret -
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la sua mente tornò indietro negli anni ed ella rivide la | madre | col suo lieve ondeggiar di gonne e il soave profumo di |
Mitchell, Margaret -
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Rossella provò un senso di gioia colpevole perché né sua | madre | né Mammy facevano parte della brigata. Non vi sarebbe al |
Mitchell, Margaret -
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prima della sua partenza. Rossella aveva salutato sua | madre | nello studietto dove ella era seduta dinanzi alla grande |
Mitchell, Margaret -
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Elena e Geraldo. Si sgomentò un momento pensando che sua | madre | sarebbe impallidita di mortificazione sapendola fuggita col |
Mitchell, Margaret -
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e la sgridassero. Non che lei potesse preferire una | madre | come la signora Tarleton, si affrettò lealmente a dire a se |
Mitchell, Margaret -
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una singolare spensieratezza ereditaria. Tanto da parte di | madre | che di padre, erano Georgiane del nord, solo di una |
Mitchell, Margaret -
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e grossolano. Rossella desiderava rispettare e adorare sua | madre | come un idolo, ma anche scompigliarle i capelli e |
Mitchell, Margaret -
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e Rossella si sentí nuovamente urtata paragonando sua | madre | alla signora Tarleton. Per Elena né giumente né mucche |
Mitchell, Margaret -
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righe, sicché la lettura era difficile. «Cara figlia, tua | madre | e tutt'e due le ragazze hanno il tifo. Stanno molto male, |
Mitchell, Margaret -
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il Rosario, ma le stesse parole ripetute all'infinito: - | Madre | di Dio, non farla morire! Ti supplico, non farla morire! |
Mitchell, Margaret -
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miei giorni per mezzo del digiuno. In questo mentre mia | madre | era tornata da Gaeta. Informata dalla sorella che le |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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della comunità, signor Giampietro, aveva assistita la | madre | di Chiarina, quando si era sgravata di lei. Costui, che per |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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