formato esclusivamente dalla pianta madre. Come diremo a pag. 140 i nuclei dell’endosperma provengono dall’unione di un pronucleo materno con uno dei
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trasmette la madre. È quindi nei gameti che dobbiamo cercare la localizzazione dei geni e conviene perciò fermare l’attenzione sulla loro struttura e
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si trovano così 2n cromosomi, di cui n provengono dal padre e n dalla madre. L’uovo inizia la segmentazione dividendosi in 2, poi in 4, 8, 16, ecc
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Nell’ovario invece la cellula madre delle megaspore subisce la meiosi e la successiva divisione equazionale e forma quattro megaspore, di cui tre
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corpo dell’idra madre contemporaneamente varie piccole idre figlie, che rimangono per un pezzo riunite alla madre, formando una graziosa colonia
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). La citologia non può dare nessuna prova assoluta, nei casi normali, che i due cromosomi omologhi provengano realmente uno dal padre e uno dalla madre
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zigote riceve un sol X dalla madre, e si ripristina così il corredo cromosomico proprio dei maschio, secondo lo schema
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Le femmine sono molto raramente colpite dalla malattia: perché ciò si verifichi è necessario che esse siano figlie di padre daltonista e di madre
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spiega la comparsa dei maschi normali, perché ricevono YX dal padre, anziché dalla madre. L’esame citologico dimostra sempre, in questi casi, la presenza
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rispettivamente, dal padre e dalla madre. Alla meiosi i cromosomi omologhi si separano, e così i gameti ricevono una sola serie di cromosomi. La
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Sarebbe più corretto dire metroclina (dal gr. μήτης, madre, e χίνειν, inclinare) ma il termine matroclina è ormai entrato nell’uso.
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simile a uno dei genitori. L’eredità matroclina Sarebbe più corretto dire metroclina (dal gr. μήτης, madre, e χίνειν, inclinare) ma il termine
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alla madre, anche alcuni individui simili al padre. Si era pensato ad un caso di androgenesi, cioè di sviluppo dell’ovulo con il solo pronucleo maschile
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, accoppiata con asini, diede origine a prodotti di perfetto carattere mulino, che non manifestavano maggiori affinità con la specie asinina della loro madre, o
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verde con polline proveniente da fiori di un ramo bianco, i discendenti sono tutti verdi, come la madre. Se si fecondano i fiori di un ramo bianco
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di ramo verde o bianco, i discendenti sono tutti variegati, come la madre. L’eredità di questo carattere è puramente materna; ma altri caratteri che
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alla presenza di cloroplasti (i corpuscoli che portano la clorofilla) verdi, o bianchi, e che l’embrione riceve i cloroplasti unicamente dalla madre
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Qui la costituzione genetica della madre imprime all’uovo il carattere relativo, che non può più esser modificato in seguito alla fecondazione, dal
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madre appartiene all’una o all’altra categoria. Ad esempio, indicando con L e D i due caratteri: ♀ L x ♂ D = F1 L; ♀ D x ♂ L = F1 D. La F2, però, in
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bruco scuro, v’è una certa differenza sia nella F1 che nella F2, a seconda che la madre appartiene all’una o all’altra razza: predominano, anche qui
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riproduzioni in miniatura della pianta madre. Caratteristica della massima parte degli organismi aploidi è, infatti, il minor volume rispetto a quelli diploidi
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per metà dalla madre, e intuì la necessità della divisione riduttiva o meiosi nella preparazione delle cellule germinali, che fu poi dimostrata
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misura essi ereditano dal padre e dalla madre? E come si comportano, nelle successive generazioni, i caratteri ereditarî?
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di cui sia nota la madre possa esser figlio di un padre appartenente a un dato gruppo.
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noi sembrano indistinguibili, la madre distingue i gemelli più somiglianti, che agli estranei sembrano assolutamente identici.
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in misura tanto minore quanto più è remoto. E propriamente, in base a certi calcoli, il Galton concluse che padre e madre insieme trasmettono al
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stessa subito più o meno direttamente — a seconda dei suoi più o meno intimi rapporti con la madre — le condizioni esterne che hanno agito sulla madre
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che non una madre che sia stata ben nutrita e in normali condizioni di salute. E questa precoce denutrizione di cui il piccolo ha sofferto può anche
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che i microrganismi che si trovano nel sangue materno riescono a penetrare in quello del feto, o addirittura per contagio diretto dalla madre al bimbo
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madre al figlio. Le idre d’acqua dolce (Hydra viridis) devono il loro colore verde a migliaia di alghe verdi unicellulari, «zooclorelle», che vivono
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Alla stessa stregua deve essere giudicata la trasmissione ereditaria della immunità acquisita dalla madre. È noto che un organismo in cui sia stata
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, staccati dalla pianta madre danno origine a piante tutte con foglie di quel tipo, che talvolta possono assumere uno sviluppo molto notevole, e
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Incrociando ad esempio piselli normali, a caule lungo, e piselli nani (e il risultato è eguale se si usa la razza alta come padre o come madre, cioè
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