, cui sentivasi legato da un profondo affetto, e disse soltanto: Franco, io ti voglio bene e non permetto che tu macchi la tua vita con una fine insulsa
prosa letteraria
denaro del notaio causidico Giuseppe Macchi, il quale, dopo una vita più gretta e misera che mai per spilorcia avarizia, lasciava nel 1797 all'ospedale un
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