passaggio dalla naturalezza alla convenzione, dalla spontaneità all'artifizio ; ma poi, a mano a mano, quella che può sembrare ipocrisia penetra cosí
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compagna. L'ufficio, per quanto alto, e la professione, per quanto delicata, assorbiranno ancora tutta la sua attività, ma non fino al punto di
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, perché i genitori lasciano loro una certa iniziativa; ma quel senso di condiscendenza, di sottomissione, di ubbidienza, dipendente dalla
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campo sociale, ma ne tocca spesso altri: specialmente quelli dell'igiene e della morale. E l'igiene e la morale non vanno rispettate soltanto per ciò
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, se ne sentirebbero di cotte e di crude...; ma nessuna, o quasi, si dimostrerebbe convinta che l'eleganza vera consiste in una « squisita semplicità
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famiglie amiche. In Toscana, quest'abitudine era diffusissima, e si diceva « andare a veglia »; ma si è venuta a mano a mano rarefacendo, quasi non vi
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uomini e donne. Da qualcuno si vorrebbe che la donna scomparisse dietro l'impiegata o l'operaia. Sarebbe un eccesso che non dico la cavalleria ma la
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, che urta, che spinge, che lavora di gomiti per lanciarsi dentro. Non lasciarsi sopraffare è giusto; ed è anche, purtroppo, necessario; ma non sarebbe
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l'indicazione del nome, cognome e recapito del proprietario. Si può anche eccedere in previdenza; ma, in tal caso, prima d'andare al treno, passare per
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un po' piú di familiarità fra i viaggiatori; ma la maggior familiarità non autorizza a trascurare i doveri della cortesia. Quindi, allegria sí, ma non
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particolare, di quelli della camera che viene assegnata. Col personale di servizio, serbare un contegno dignitoso, ma non arrogante, né ruvido; né
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, separazioni, divorzi. Fu, senza dubbio, un malanno il romanticismo ; ma è, forse, un malanno non minore il calcolo, lo scetticismo da cui sono dominate
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cattedra universitaria; - ma i docenti di ogni ordine e grado, che sono i funzionari dello Stato piú vicini al popolo, sanno che nessuno piú efficacemente di
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per tutto; ma non costituiscono una specie di casta aristocratica, che li tien lontani dal popolo. La loro aristocrazia, presso di noi, non è
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Se ne è già detto, qua e là, qualcosa; a proposito, per es., dei Rettori, degli Insegnanti, degli Ufficiali; ma non è superfluo tornare
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pretesto di una educazione piú virile... Si ha ragione se si allude alle romanticherie, ai sentimentalismi, alle svenevolezze; ma non si deve fare di
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signore, potete esser sicuri che cominceranno a parlare del piú e del meno, ma, inevitabilmente, il loro discorso cadrà su questo argomento. Finora era poco
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Si dice che sono abolite; ma, in verità, sono piú in uso che mai. Un bene, o un male? La mia convinzione al riguardo è che esse sono l'olio
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signore, ma senza esagerazioni. I litografati son da preferire agli stampati; gl'incisi ai litografati. Per gli uomini, può bastare l'iniziale del nome e
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L'usanza degli augúri in occasione di alcune ricorrenze è molto antica. Ma va, a mano a mano, scomparendo; e senza lasciare rimpianto. Se mai, si
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sacrifizio, pur troppo, rinunziare all'attesa audizione; ma non potete imporla ai visitatori, salvo che essi non sieno venuti espressamente per
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crebbe enormemente dopo il conflitto mondiale; con vantaggio, certo, delle regíe, ma con non altrettanto vantaggio delle funzioni cardiache e nervose
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Veramente, il capo della casa è Lui; lui il responsabile di tutto l'andamento della famiglia. Ma, cavallerescamente, trattiamo prima di Lei, che
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sarà riservato, ma anche quella dei più significativi scrittori dei giorni nostri. In tal modo questa «Medusa» italiana si affianca allo «Specchio
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tabacco da naso; ma le correzioni ella le fece in un modo nuovo, mai veduto, cioè non sul margine del foglio, sibbene sul corpo stesso delle parole errate
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Ma a consolare l'umiliazione sdegnosa di Cosima arrivarono le prime lettere delle sue ammiratrici, ed anche di qualche giovanissimo ammiratore, cosa
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esserlo. Ma, ahimé! era un ben piccolo e triste e meschino poeta, in tutto. Era zoppo, fin dalla nascita; non poteva studiare per mancanza di mezzi, non
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famiglia», che commettono incoscienti ma astute i loro peccatucci d'amore; che Dio le aveva dato una intelligenza superiore alla comune e sopra tutto
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Questa volta la fortuna le arrise compiuta. Ella tentò presso un editore di una certa notorietà, che non solo accettò e pubblicò il romanzo, ma lo
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, ma forse non erano, straordinarie. Erano passati tre giorni da che si trovavano nella vigna, tutti e tre eguali, limpidi, sereni. Ella s'era rimessa a
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venuta bambina, da un tugurio di santi poveri, per badare al primo bambino dei padroni, che era morto dopo pochi mesi dalla nascita, ma lasciando il
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INTANTO continuava a scrivere, davanti alla piccola finestra ronzante di vespe. Ma era un po' disorientata, per le parole della madre e perché non
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riluceva e sorrideva. Dio era passato con un corteo di tuoni e fulmini, ma trovando gli uomini di buona volontà si placava e ritornava paterno. Andrea
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grande gallo piumato della Repubblica francese: monete d'oro, schiette, moderne, da spendersi, se si voleva, senza difficoltà. Ma non le toccò e il solo
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l'aveva quasi neppure salutata: adesso, nel sogno, si affaccendava a preparare la bevanda prediletta dalla cara vecchina, ma l'acqua bollente
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Spesso si domandava se era religiosa, o superstiziosa, o visionaria e d'animo debole: ma sentiva in fondo che la sua rettitudine era una cosa
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, ma invece di orgoglio ne provava quasi paura. Dopo averla rimpinzata di dolci e bevande, la sua ospite, che continuava a baciarla e quasi a leccarla
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scoperti i capelli fino a metà testa. La piccola, Cosima, che ancora non ha l'età di andare a scuola, le guarda con ammirazione e invidia, ma anche con un
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letto di Nanna, a lei Cosima, e alla piccola Beppa che ancora dormiva nella culla in camera dei genitori. Beppa aveva circa tre anni, ma ne dimostrava
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pupille e un berretto di pelo in testa: Santus invece tentò di andare a scuola, ma dovette tornare indietro perché le scuole erano in un antico Convento
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viso pallido della madre piegarsi sul suo e ne provava un senso di frescura come se una ninfea umida la sfiorasse; ma un giorno, il giorno di
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e, dentro, gli specchi e i divani, altra meraviglia di Cosima : e qua e là negozi e mercerie, botteghe di panno e botteghe di commestibili: ma quella
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uno dei suoi gigli sciupati dal vento. Ma il giovane parve immediatamente emendarsi. Dichiarò che non voleva proseguire inutilmente gli studi, e
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L' ESTATE era certamente stagione piú felice. C'erano giornate caldissime, ma era un caldo fermo, quasi lucido, e l'azzurro del cielo, un po' basso
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avvicinavano. Eppure la sua parola era semplice, disadorna; ma il suono della sua voce che saliva profondo dall'anima tutta fatta di verità e
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, gli occhi inquieti e diffidenti, orgoglioso e ambizioso, e di una serietà insolita alla sua età. Ma anche lui apparteneva ad una famiglia mista, che
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mise a studiare con dura tenacia, e in soli due anni superò gli esami del liceo, inscrivendosi poi alla facoltà di legge. Ma lo studio, le privazioni
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metter giudizio; prese lui ad amministrare il patrimonio rimasto ancora in comune; ma ne profittava largamente, in modo che rimaneva appena il tanto
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ADESSO Cosima aveva quattordici anni, e conosceva dunque la vita nelle sue piú fatali manifestazioni. Ma nonostante quella paura misteriosa della
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L'ESTATE era certamente la stagione piú bella, per Cosima sopra tutto. Grande era il caldo, a giorni, ma un caldo secco, che alla notte si placava in
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