Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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La cucina futurista

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Marinetti, Filippo Tommaso - Fillia 46 occorrenze

Non a caso questa opera viene pubblicata nella crisi economica mondiale di cui appare imprecisabile lo sviluppo, ma precisabile il pericoloso pànico

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subito prima che arrivi quella che le rassomiglia troppo ma non abbastanza GIULIO».

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A tavola, nella stanza tappezzata di rosso rimorso vellutato, che beveva per l'ampie finestre una mezza luna nascente ma già immersa nella morte

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Pronti balzarono in piedi però al suono di due voci, una virile ma stanca, l'altra femminile e aggressiva. Un breve scambio di gentilezze stupori

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In tutti i ceti i pranzi saranno distanziati ma perfetti nel quotidianismo degli equivalenti nutritivi.

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troverà dentro la triste soddisfazione di tappare con essa un buco nero. Questo buco avido è una sua incurabile tristezza. S'illude, ma non lo tappa

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Ma, mentre i nemici della cucina futurista, si accontentavano di facili ironie e di nostalgici rimpianti, aumentavano le adesioni e gli entusiasmi

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«Scusi se mi sono permesso di inviarLe queste affrettate note, suggeritemi dal Suo bellissimo Manifesto, ma ho pensato non dovesse riuscire discaro

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come prepararli altrimenti. Esse sentono oscuramente che questo e quel modo non vanno, ma ignorano a quale altro santo votarsi. Ed ecco che è già sorto

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lanciare delle platoniche idee, ma cerca di farle penetrare, le sostiene, raccogliendo sempre di persona. Raccogliendo magari qualche torso di cavolo

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risparmio nazionale, ma intendono rinnovare il gusto e le abitudini degli italiani. Non si tratta cioè semplicemente di supplire la pasta con il riso, o

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Mi sono sentito due lacrime rigare le guancie. Ma allora addio «tajadele al parsott» delizia della mia giovinezza vorace. Deh, sii clemente, Fillìa

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il lavoro dei cuochi. Molti ristoranti adottano cucine elettriche, forni elettrici, ecc., ma purtroppo continuano a ricorrere all'estero, dimenticando

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Ma qualche cosa di nuovo c'è e consiste in minuscoli biglietti nascosti dentro le ulive farcite. Si sputano, si aprono e si leggono ad alta voce con

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Ma perchè non han riprodotto - domanda qualcuno - anche il grugnire dei porci? C'è ben del salame!!

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raccogliere nell'altra un candido cachet racchiudente una dose di acciuga. Qualche smorfia, ma primo risultato soddisfacente, tanto che alcuni

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Il sintetismo della tavola è evidente. Pochissima la roba visibile. I bicchieri sono i soliti, i piatti e le posate idem idem; ma i fiori mancano del

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Il menu parla di «rombi d'ascesa»; ma S. Eccellenza Marinetti ribattezza la portata così: risotto all'arancio, dove il riso è sempre quello... di una

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L'Aerobanchetto viene inaugurato in modo lievemente passatista: con l'antipasto. Il quale si noma «aeroporto piccante», ma non ci sembra niente di

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Temiamo l'avvento di qualche complicazione, ma improvvisamente la sala s'immerge in una diafana luce azzurra e un motore prende a scop-piettare nella

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Ma anche il piatto di centro - ovverossia il «Carneplastico con fusoliera di vitello» - arriva. Ed è un indiscutibile successo. La pietanza, a dire

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L'Aerobanchetto prosegue così fra una portata e una boutade, fra un bicchiere di carburante nazionale e un nostalgico accenno, ma sottovoce, ai

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- Signori miei perdonateci, ma noi non ne abbiamo proprio colpa...

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- Non vengono perchè hanno paura di noi! Ma si tratta di una evidente calunnia, perchè, subito dopo, due cordons bleus della Casa del Fascio fanno il

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bene, ma le tagliatelle sono un altro paio di maniche!».

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Non caldo, ma tiepido sia servito subito un piatto sinottico-singustativo di peperoni, aglio, petali di rose, bicarbonato di soda, banane sbucciate e

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Al Peralzarsi il Direttore del pranzo ufficiale entrerà e con molte scuse cerimoniose pregherà di aspettare l'arrivo da tempo annunciato, ma sempre

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Segue un Fernet per tutti. Ma, sempre sotto l'eloquenza del cacciatore, vengono servite lepri e pernici cotte nel vino drogato. Ha confezionato lui

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Per questo pranzo in cui non mangeranno, ma si sazieranno soltanto di profumi, i convitati siano digiuni da due giorni. Sarà servito in una villa

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- «siete i padroni, ma anche mascalzoni. Vi decidete o non vi decidete a mangiare le vivande raffinatissime preparate da noi, grandi artisti

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Ma la frase viene cancellata insieme col mare e relativa argentea pescheria da prepotenti profumi di rose talmente curvilinei e carnosi che le undici

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-delicatissimo di ireos civilizzati che, uscendo dalla serra, s'incontra con l'identico profumo, ma selvaggio, venuto dal lago. I due profumi di vita carne

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Bellissima donna, ma d'una bellezza tradizionale. Per sua fortuna, i grandi occhi verdi, pieni di falsa ingenuità infantile, sotto la breve fronte

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L'Italia è sempre stata, nel passato, un ghiotto cibo per gli stranieri. Oggi possiamo gustarla noi, ma non ci è dato, volendo provare a tavola il

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4. Bisogna scegliere le vivande non secondo la loro composizione, ma indicando sulla carta geografica la città o le regioni che seducono la fantasia

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Ma in quel momento gli presentano una fondina ripiena di spumante dove navigano cavolfiori, spicchi di limone e fette di roast-beef: il ricordo del

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Per i pranzi improvvisati si può naturalmente discutere tra cuochi, camerieri e Direttori sulla attribuzione delle differenti vivande, ma mai si deve

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Sopra una grande tavola sono allineati 20 bicchieri tutti uguali, ma contenenti, in proporzione diversa: acqua minerale colorata in rosso - vino

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la dosatura sommaria di molte di queste formule non deve preoccupare ma bensì eccitare la fantasia inventiva dei cuochi futuristi i cui eventuali

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Si racconta che un re di Patagonia per un tal cibo rinunciò al suo regno; questo racconto è certo una fandonia ma la bontà del piatto ch'io ti

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Preparate un buon risotto allo zafferano o al pomodoro, avendo cura di toglierlo dal fuoco non al dente, ma piuttosto cotto, e fatelo raffreddare

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DECISONE: nome generico di polibibite calde-toniche che servono a prendere, dopo breve ma profonda meditazione, un'importante decisione.

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«Sono dolente di non poter intervenire al banchetto offerto a F. T. Marinetti. Ma desidero che vi giunga la mia fervida adesione che non è

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ammirarlo e amarlo non come un collega, ma come un fratello maggiore».

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estetica e generò non soltanto le nuove formule d'arte trionfanti oggi sopra tutta la terra, ma anche un nuovo aspetto della nostra vecchia civiltà

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, come male usava un tempo, ma secondo un concetto quasi plastico della collocazione delle parole.

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Il tabarro

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Adami, Giuseppe 4 occorrenze

(Giorgetta non risponde. Ma appare turbata e nervosa.)

(Luigi è quasi presso la passerella. Giorgetta lo raggiunge lestamente. – Il dialogo che segue è rapido, concitato, sommesso, ma pieno di intensità

(Si ride. Ma si ride anche di più perché il Tinca non riesce a prendere il passo e a mettersi d’accordo con Giorgetta.)

(Si erge terribile, apre il tabarro; il cadavere di Luigi rotola ai piedi di Giorgetta che lancia un grido terribile e indietreggia con orrore. Ma

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