Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: ma

Numero di risultati: 54 in 2 pagine

  • Pagina 1 di 2

Piccolo trattato di tecnica pittorica

261227
De Chirico, Giorgio 37 occorrenze
  • 1928
  • Fondazione Giorgio e Isa De Chirico
  • Milano
  • trattato di pittura
  • UNIFI
  • w
  • Scarica XML

finale. Più pratici sono i trattati moderni; i migliori, secondo me, sono quelli tedeschi; ma anche lì ci si affanna parecchio sin da cavarci qualcosa che

e poi riprenderlo, a meno di usare olì e vernici essicanti; ma con l’uso degli essicanti bisogna andar cauti; l’annerimento della pittura e le

Pagina 12

che riguarda i rapporti di tono e di colore. L’ideale sarebbe di avere una tela assorbente sì, ma sulla cui superficie il pennello scivolasse come

Pagina 13

sono lasciato tentare dall’aspetto opaco, ma cionondimeno continuo ad affermare che non è consigliabile lasciare un quadro senza vernice; si può del

Pagina 19

mastice è buona, ma asciuga piuttosto lentamente quindi in certi casi è poco pratica.

Pagina 20

e brillante, ma è meglio farne a meno. La ragione per cui molti quadri di Courbet sono oggi talmente scuriti è dovuta all’uso smoderato che egli

Pagina 22

Il siccativo di Harlem per conto mio non lo consiglio. È chiaro sì e trasparente e non scurisce i colori, ma ha il grave difetto di prosciugare la

Pagina 23

pittura e dargli il tono del quadro da museo. Ma quando si dipinge sopra una tela non assorbente per rendere il prosciugamento dei colori più rapido, si

Pagina 23

assorbente e scoperta, asciuga troppo lentamente e non è consigliabile, ma mescolato a parti eguali con l’essenza di trementina rettificata e dipingendo così

Pagina 24

In quanto al nero ho l’abitudine di usare della polvere di carbonella macinata con l’olio di papavero; è un colore che ha poco corpo ma però in

Pagina 26

di velature. Ma è pure piacevole di lavorare su tele soltanto preparate a gesso. Io ho spesso ottenuto degli ottimi risultati dipingendo su tela da

Pagina 27

dipinti su cartone, ma che avevano negletto quest’operazione, ebbero la spiacevole sorpresa di trovare una mattina i loro quadri imbarcati al punto

Pagina 29

vernici d’ogni genere e sostanze grasse quali la glicerina, ma allora queste sostanze si trovano sempre allo stato di emulsione. Si deve anzitutto

Pagina 30

. Davanti a certi ritratti di Dürer o di Holbein, davanti alla Madonna del Gran Duca o la Madonna della Seggiola quando ci si domanda: ma come

Pagina 34

farli apparire in tutta la loro intensità, bisogna verniciarli allora si ravvivano sì, ma i chiari e specie i bianchi scuriscono; non per nulla i

Pagina 35

Francia fu il caso di Ingres; ma ciò che può fare e le risorse di cui dispone il pittore ricco di possibilità non è il caso di discutere in un trattato

Pagina 35

preoccupano ma, cionondimeno, ogni qualvolta mi capita di rivederne sono stupito io stesso della bellezza e perfezione con cui sono eseguiti; e sono

Pagina 36

pittore leggendo la ricetta soprascritta la rifaccia esattamente e non ottenga i risultati sperati; non per questo deve scoraggiarsi e abbandonarla, ma

Pagina 37

grande trasparenza e luminosità ai colori ma io ne ho fatta anche con gomme di altri alberi ed era altrettanto buona. Se per caso dunque non si trovasse

Pagina 38

buttarlo via come per le altre tempere, ma metterlo in una tazza e batterlo bene finché schiumi abbondantemente; indi si lascia che l’albume depositi e poi

Pagina 39

nella proporzione già detta, ma sempre della stessa emulsione con cui dopo si deve dipingere.

Pagina 40

«brucio» kaio. Ma l’ho scritta così per meglio specificare la stretta parentela e, direi quasi, la perfetta somiglianza che questa tempera, inventata da un

Pagina 40

Questa tempera con l’olio di lino cotto è pure assai bella e luminosa; ma le sue qualità principali sono una grande resistenza e una grande

Pagina 40

encausti antichi; ma non continuarono nelle loro esperienze per le troppe difficoltà che dovettero combattere; tali esperienze furono già fatte nel

Pagina 42

Bisogna con questa tempera dipingere su superfici solide: tavole e cartoni, e ciò non perché tale tempera sia fragile ma perché alla fine, dovendo

Pagina 43

ed elastica. Verniciata si ravviva ma non scurisce; i bianchi non cambiano; i colori non diventano mai troppo opachi già sin dalle prime pennellate

Pagina 44

lavorazione di dettagli come con la tempera a colla, ma possiede tante e tali qualità che per queste si possono fare alcuni sacrifici.

Pagina 45

La tempera grassa è meno pura della tempera magra ma in compenso è più solida, si può lavorare più a lungo e i colori sotto l’azione della vernice

Pagina 45

’ asciugare, ma prima che l’impasto sia completamente asciutto si unisce ancora passandoci sopra il palmo della mano e premendo forte. Poi si lascia asciugare

Pagina 48

dipinge con un po’ di trementina. Si possono ottenere dei belli effetti non coprendo interamente la tela ma lasciando scoperte, verso i lati, alcune parti

Pagina 50

facile possa indurre in tentazione; ma non bisogna fidarsi, presto questa materia piglia un aspetto antipaticamente cristallino, scurisce e le fatali

Pagina 53

asciutto, è sempre consigliabile inumidire la parte ove si deve lavorare e ciò non soltanto per la buona conservazione della pittura ma anche perché la

Pagina 54

Spesso mi capita, visitando un’esposizione, di chiedermi perché la maggior parte dei quadri, non solo non seducono, ma sono perfino spiacevoli a

Pagina 55

Io credo dunque che anche senza ricorrere alle ricette della tempera e alle grandi raffinatezze tecniche, ma limitandosi ai sistemi facili e

Pagina 56

aiutati nella ricerca dei rapporti di tono e di colore; e, poiché tale preparazione non è destinata a essere velata ma coperta, quindi non dovendo

Pagina 57

I primi strati di questa ripresa del lavoro diventano per forza opachi, perché l’olio è presto assorbito dall’impasto neutro che sta sotto, ma, via

Pagina 58

bacinella piena d’acqua; ma è un sistema poco efficace, specie quando l’impasto è sottile. Può servire però con quadri di piccole dimensioni.

Pagina 59

Fra Gherardo

387280
Pizzetti, Ildebrando 12 occorrenze

Mariòla, quasi soffocata tra la folla tumultuante, lotta per divincolarsi dalla stretta degli uomini che la tengono, e grida, ma senza poter

Gherardo ha udito, e nella sua mente una luce improvvisa ha lampeggiato, che lo trasfigura. Ancora trema, ma non più di terrore, sì di speranza.

Gherardo ha assistito al breve assedio dei due soldati dal cortile della sua casa. Due tre volte ha mosso il piede, per andare e intromettersi, ma

Si avvinghia a Gherardo, il corpo scosso da brividi e fremiti. Egli la stringe un momento al suo petto, smarrito. Ma subito la respinge con una

E s'avanza, e gli è sopra, e lo percuote col tallone su la schieria. Ma a questo punto una fanciulla che stava a osservare dal limitare del portone

avvinazzati, sgraziate e rauche, ma la canzone è fresca e ariosa.

istintivamente la trascina verso la strada che passa dietro la casa dei Putagi, per fuggire: ma anche da questa escono altri due famigli: e alcuni altri

di prima ricantare "Alavi'. Alavia" . Indugia, le manca il coraggio. Ma come ode dietro a sé Gherardo ripeterle "va' via, va' via", esce. E si

. Gherardo d'un baldo si rizza, e fa un passo come per fuggire. Ma si arresta, si ritrae, si accosta al sedile di pietra sotto la loggetta, e vi si

autorità, fuor che un mantello, bianco come la tonaca, che gli altri frati non hanno. E confuso tra i frati egli è rimasto sino a questo punto. Ma come

famigli armati: e Gherardo è in mezzo a loro senza mantello e senza tonaca, ma vestito di una corta tunica rossastra, scollata e con le maniche corte, e

lampada accesa. È l'alba. Vapori vaganti per l'aria, ma il cielo è tutto sereno. Il portone che è nel cortile della casa di Gherardo si apre, e Gherardo ne

Se la luna mi porta fortuna

656802
Campanile, Achille 1 occorrenze

sconosciuta che leggeva in una cabina sola. Poi la intravidi un momento alla stazione dove io cambiavo treno, ma tra la folla, la persi subito di

Cerca

Modifica ricerca