redini perchè il cavallo passasse a destra della strada: ma ii cavallo, per la prima volta dacchè era suo, non gli obbediva; non andava avanti: sollevava
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ridarle il taccuino. Ma io non glielo diedi: non c'era più nulla da scrivere, per conto mio. Ella si alzò e andò a prendere il calamaio e un quaderno
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marinaio; ma più che di marinaio, ha l'aria d'un pescatore, alto, pesante, scalzo, con pantaloni turchini rimboccati sulle gambe possenti e una maglia
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. Guardo dalla porta; non c'è nessuno; certo, son venuto troppo presto; ma il vento apre anche una tendina rossa in fondo alla drogheria e lascia vedere un
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lei: ma la vedevo più seria del solito, preoccupata, e avevo rimorso di darle dispiacere: mi faceva pena, ma non potevo confidarmi con lei. Avevo
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o ce l'avrebbero portata? E la zia che pensava? La zia non aveva più riparlato del nostro triste segreto, ma era sempre pensierosa, preoccupata. Un
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dell'altro: io mangiavo, ma sempre più avvilito; avevo vergogna di tutto, oramai, vergogna di non aver neppure saputo morire. E il mio rancore si riversava
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? Come ti chiami, bello? Non parli? Non ce l'hai la linguetta? parla, tesoro: non parli davvero? Il bambino aveva riaperto i grandi occhi serii, ma non
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pensavo di andare a cercare Fiora, ma per odio adesso, e d'incendiare la casa colonica, di ammazzare il nano; di fare insomma qualche cosa che mi
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visita involontaria che doveva tanto influire sulla mia sorte. II vecchio tornò verso di noi, ma non sedette. Con le dita calcate sulle braccia
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Ma ero un altro uomo oramai; non che sperassi davvero di pagare il debito, o avessi altre speranze concrete, ma perchè la speranza in sè stessa era
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davanti alla bella padrona di casa: per lo più erano uomini, ma uomini piuttosto invalidi, vecchi parenti, un capitano di porto a riposo, un prete, un
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E quasi ogni volta che andavo da lei le portavo una lettera e gliela deponevo di nascosto nel paniere da lavoro; e lei non mi rispondeva, ma non
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spese per la zia, ma adesso sgusciavo di qua dalla strada per non passare neppure davanti alla drogheria. Non senza un gusto ironico tradivo il mio
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Sentivo che desideravo la donna: e che le piacevo: che bastava stendere solo la mano per prenderla, se io volevo. Ma io non volevo. Ero un uomo
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Sì, io acconsentivo. A che cosa? A cedere la mia creatura? A diventare l'amante di quella donna? Acconsentivo a tutto, ma solo alla superficie: in
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Ma in fondo la coscienza mi tumultuava. E bevevo per farla tacere: un vino bianco frizzante, dolce e amarognolo assieme che dava allegria al solo
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tutta e farmi promettere dai suoi occhi tutto quello che invano fino a questo momento ho chiesto alla vita: amore, protezione, denaro.... Ma vuotato il
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fosse mia moglie, incinta di un nostro figlio legittimo, e che io la tradissi. Ma appunto per questo il peccato mi attirava di più. Bisogna dire però
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annodati. Lo guardai bene in viso; era quasi un bell'uomo: arcigno e nero, ma quasi bello: sì, di profilo, col suo gran labbro sdegnoso rassomigliava a
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mangiare e da dormire, ma non pensasse ad altro. Per sfogare tutto il mio malanimo pensai di farle sapere subito ogni cosa. Le feci dunque sapere che
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gita al paese vicino; non era per visitare i parenti ch'egli andava, ma per conferire col nano; forse per dargli la mia risposta affermativa. Mi alzai
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, dentro, come se contenesse tutto il mare, ma non era disperazione; no, era anzi un senso di potenza, un eccesso di forza che mi turbinava dentro poichè
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In quei giorni la zia cadde malata. Era una semplice pleurite, la sua, ma io mi misi in mente che ella fosse malata di crepacuore per i dispiaceri
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condannato. E andai nella camera di lei per soffocare il mio rimorso: ma ogni mia cura riusciva inutile: ella aveva la febbre sempre più alta ed era agitata
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prendermi l'onore. E io stavo lì a piangere contro il muro come un bambino a cui sia stata strappata una cosa dal pugno. Ma una fiamma mi illuminava già la
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. Doveva aver fatto i suoi calcoli, lei, e sapere che la creatura a quell'ora era nata: e mi spiava in viso i segni della verità, ma non mi diceva nulla
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Poi tornai altre volte. La zia non aveva più febbre, ma era così debole che non poteva reggersi in piedi: per la debolezza sonnecchiava sempre, e la
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, di rovi, di ontani: una rete di piccoli sentieri l'attraversa in tutti i lati; ma sono tutti eguali, questi sentieri, e la stessa uniformità del
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persiana, spinsi metà della porta; ma subito richiusi e andai oltre. La bambina non c'era. Ma conoscevo bene le abitudini della casa. La balia dava il
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Ebbi subito l'impressione di essere inseguito. Forse non lo ero ancora, ma bastò l'impressione per farmi camminare più rapido stringendo a me il
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offrivo a lei, alla vita. Quel peso adesso I'avevo sulle braccia, fatto carne e spirito; ma adesso lo difendevo, lo volevo tutto per me, lo contendevo
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di aver sentita la voce di Dio nella mia voce stessa non mi abbandonava. E avevo paura di ritentar la prova. Ma tutto adesso parlava: sentivo il
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verso il mare.... Ma appena fuori della pineta, attraversando l'arenile tutto bianco di luna, mi sembrò di svegliarmi da un incubo. Respiravo meglio
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portarlo fuori di casa, ma non intendeva perdere il sonno per lui: non aveva pazienza coi bambini, d'altronde, fossero pure bambini smarriti e
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Albina dormì poco, quella notte. II calore del bambino si comunicava al suo corpo duro e legnoso ma sopratutto alla sua anima. Era un'anima dura
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oramai anche a lui premessero molto le cose di questo mondo; ma perchè non voleva che la moglie si sprofondasse in quel suo torpore mortale ch'era
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, finchè Elisabetta non perdè la pazienza. - Ma cosa vuole che ne sappiamo noi? Ne sappiamo tanto quanto vossignoria; forse anche meno. Albina, tutta
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sua visita usava offrirgli. Ella chiamò Albina: ma il dottore, sedendosi sulla panca vicino a lei, le battè una mano sulla spalla come per scuoterla dal
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Tre giorni il bambino rimase a letto con la febbre: non si lamentava più, ma rifiutava il cibo, finchè a Bona venne l'idea di farglielo offrire da
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Per alcun tempo rimasero soli tutti e tre. Anche Bona guardava il bambino ma non lo toccava: egli a sua volta pareva non curarsi di altro che dei
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Elis commovendosi per questo falso Elis. Ma già lo strato della sua indifferenza s'era incrinato: o meglio, era come quando il gelo si scioglie sul
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misterioso, di confuso, una scena alla quale aveva assistito da poco ma non ricordava dove, come, perchè. Ah, ecco, il sogno, il segreto che il
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muovi, o non ti muovi, malanno abbia tua madre che ti lascia andar così? Ma nè questa nè altre maledizioni riuscirono a scuotere l'innocente: solo i
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loro. Anche il cieco era venuto piano piano a mettersi in una piega del muro, cercando di non farsi vedere per non irritare la padrona, ma odorando
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agronomia. Ma quando uscii dall'Istituto poca voglia avevo di fare l'agricoltore: mi piaceva piuttosto di leggere, di fantasticare, e, perchè non
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Nulla forse sarebbe accaduto, io me ne sarei tornato triste e inquieto ma ancora innocente a casa della zia, se il diavolo stesso non avesse spinto
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dal mio delitto, e sopratutto per il bene che ha accompagnato questo dolore, perdonami. Ma ella non perdonava. Era bella, nel suo dolore e nel suo
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silenzio. Dio mi perdoni, ma credo ch'ella mi preferisse e mi mantenesse più che per pietà perchè non parlavo: perchè me ne stavo nel cortiletto e
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Ma al sopraggiungere dell'estate, coi primi calori, sentii qualche cosa ribollire in me, come se il sangue intorpidito mi si sciogliesse d'un tratto
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