strade campagnuole, di città non mai viste, sotto gelidi chiarori di luna e solleoni di fuoco, Ninì e Lilia tremavano come le foglie, Dodò si leccava
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topesca si mise allora a farle un monte di complimenti, dicendo: - Caciotta mia, sei più bianca della luna, adesso! Il tuo pelo è più morbido della
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