Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: luna

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dagli occhi fino alla rena e le vedevo luccicare alla  luna  come perle. Perchè non devo confessarlo? La morte stessa
eravate sola a San Remo, e che avreste lasciato entrare la  luna  dalla finestra apertal... Ah! come picchierei la testa
forse avevo perduto il portafoglio. Fermi al chiaro di  luna  in quella strada bianca che conduceva al luogo del mio
sedevano fuori delle porte, e lungo marciapiedi chiari di  luna  passeggiavano coppie di ragazze vestite di bianco, che si
I giardinetti lungo la strada odoravano di oleandri, e la  luna  era così vivida che si distingueva il colore dei fiori.
Davanti a me sul mare immobile il lungo riflesso della  luna  pareva una strada luminosa in proseguimento della mia.
a che mi serviva? Rientrai nella pineta: il chiarore della  luna  si faceva sempre più vivo, illuminava i sentieri, i
verso il mare: lo sfondo grigio s'è fatto azzurro; sotto la  luna  piena sempre più alta e chiara, tutto il paesaggio si
si creda. - Che cosa le dissi una volta? Follie della  luna  di miele! Non durano. - E quando - chiese Marta con la voce
- chiese Marta con la voce che le tremava un po' - la  luna  di mele non ha follie? La signora Merelli riflettè un
e degli arrampicanti piantati dentro a botti vuote. La  luna  lo batteva in pieno, rischiarando ogni angolo colla sua
attesa... ed egli se ne stava ritto, rassegnato, e la  luna  li illuminava entrambi freddamente serena. - Camminiamo, ti
che cosa fare, alla sera, quando l'aria è dolce, la  luna  è dolce, e l'ampiezza del salone v'invita a flirtare,
e tornò al balcone: sí, era come d'estate; una grande  luna  rosea saliva dai pini dell'altura, e il cielo e il mare,
cominciano le prime, acri dispute fra gli sposi: e la  luna  di miele si avvelena! Chi mai fa più il matrimonio
finestra. La notte era fredda, ma serena e senza neve. La  luna  illuminava la china del monte, che scendeva fino alla casa:
- Adesso non la porta più? - domandò. - Oh! Le follie della  luna  di miele non possono continuare sempre. Per tutto quel
Per tutto quel giorno Marta ebbe in mente le follie della  luna  di miele. A pranzo, improvvisamente, come faceva per solito
meglio aspettare che venisse la luna? Ma no, le gite con la  luna  sono volgari, non si ha paura di nulla, ci si vede troppo
sopra la valle piena di mistero, seguire il corso della  luna  sul cielo sempre piú chiaro e luminoso. Le compagne non
una vita, anche negli angoli piú ombrosi, come il sole e la  luna  illuminavano, in quei favolosi giorni di agosto, la
rumorio del bosco la copriva col suo suono di organo, e la  luna  col suo drappo d'argento. E le ragazze dormivano cullate da
la festicciola campestre ebbe luogo. In una bella sera di  luna  piena, al tempo della mietitura, una trentina di giovani
si affacciava alla finestra, tendendo l'orecchio. La  luna  d'agosto, rossa, brillava sul cielo senza nubi, in un aere
appassionate melodie di Bellini e di Verdi; un bel lume di  luna  si mischiava alle vivide fiammelle dei lampioncini, sospesi
un limpido raggio di  luna  che penetra nella foresta, sotto i grandi alberi clove si è
rossi, glauchi, violetti sopra la montagna, e se la  luna  spuntava sopra le roccie il suo chiarore si fondeva con
che voglia vestire attillata; un'altra, da un bel viso di  luna  piena, che voglia portare il cappellino a guscio d'ovo; la
nella sala legioni alate di silfidi, attraverso raggi di  luna  e sussurro di zefiri, con cadenze prolungate di baci.
coi baci, non poteva sempre durare... non era stata che la  luna  di miele!... «Quando pensai al come vivere un sol giorno
fredda, muta a quel bacio; fissando i miei occhi nella  luna  per dissimulare ch'erano umidi di pianto. Le lagrime che
su questo cielo trasparente ove risplende la più bella  luna  del mondo; con questo mare immenso, lucido, che da questa
dal focolare al lavatoio, pacifica, col suo bel faccione da  luna  piena. - E quando tuo padre stava fuori alla notte, dormivi
intelligente, la madre sospirò: - Lei è adesso nella sua  luna  di miele... le auguro che duri a lungo. - Oh! sempre -
insieme, andarono in cima di un monte a passare la  luna  di miele, scrissero i loro amori sulle corteccia degli
che posseggono solo le innamorate o le spose nella  luna  di miele, al braccio di un uomo, anch'esso molto elegante,
Cagliari, 12 marzo 1900, col titolo A Palmiro (dalla  Luna  di miele di prossima pubblicazione). [Comprende: I
mio piacere. Per un poco, parvero ritornati i tempi della  luna  di miele. Durò meno dell'altra. Ella era divenuta inquieta,