Storia sentimentale dell'astronomia
epistolare è curioso: Liceti aveva suggerito che il chiarore della Luna eclissata fosse dovuto a un minerale luminescente da lui studiato (era solfato di
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distanza. Vedendo cadere la mela, si sarebbe domandato se la stessa forza potesse arrivare fino alla Luna trattenendola nella sua orbita. L’accelerazione
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: sulla comparsa di una grande macchia solare, su Marte occultato dalla Luna e sulle orbite planetarie. Era alto, atletico, piaceva alle donne e gli
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L’osso della Luna
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I gesuiti Grimaldi e Giovanni Battista Riccioli si dedicarono invece alla cartografia della Luna, impresa nella quale si dimostrò un maestro Johannes
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che diventò suo protettore. Come capita a certi autodidatti, coltivava idee stravaganti: riteneva che la Luna e il Sole fossero abitati, e raccontava
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Cristo. Sopra ci sono trenta cerchietti d’oro che raffigurano stelle (forse le Pleiadi), una falce di Luna crescente, una Luna piena e due archi. Questi
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Luna, dal diametro di circa mille chilometri.
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, alla Luna e ai pianeti si attribuivano doti divine, e di conseguenza si riteneva che influissero sulle sorti umane. Superstizioni. Nonostante ciò, i
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Una precisa misura della distanza Terra-Luna fu il primo lavoro astronomico di Lalande. Nel 1751 l’Académie des Sciences aveva inviato a Capo di
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’astronomia diede tre contributi di rilievo derivandoli dalla legge di Newton: la spiegazione del fatto che la Luna rivolge alla Terra sempre lo stesso
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all’ebbrezza. Fin da quando assunsero la loro carica essi hanno portato il disordine nelle osservazioni celesti. Al primo giorno della terza luna d
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le eclissi di Luna ma quasi impossibile per le eclissi di Sole. Il compito quindi passava ai loro colleghi specialisti in fenomeni improvvisi ed
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Anche la Luna, il Sole e i pianeti hanno avuto i loro grandi “guardoni”. Per la Luna bisogna ricordare almeno i berlinesi Wilhelm Beer e Johann
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Talete insegnava che il principio di tutte le cose è l’acqua, le stelle sono fatte di fuoco, il Sole illumina la Luna (di per sé oscura) e la Terra è
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Luna. Il risultato fu una confusa macchia chiara. L’ostacolo era la bassissima sensibilità della lastra, ma Arago fin dall’inizio affermò che sarebbe
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gennaio al dicembre 1857, con l’aiuto del farmacista romano Francesco Barelli, realizza il primo atlante fotografico della Luna in tutte le sue fasi, dalla
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capace di generare ogni tipo di materia. Per lui il cielo era di natura ignea, il Sole era l’astro più lontano, in mezzo ci sarebbe stata la Luna
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, non passassero sotto la Terra, ma svoltassero a settentrione. Immaginava Sole, Luna e Terra come corpi piatti, appoggiati sull’aria. Il calore del
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Come altri, Aristarco aveva capito che la Luna è sferica dalle fasi che attraversa a mano a mano che il Sole la illumina. Il suo ragionamento è pura
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quarto della Luna né di misurare con precisione l’angolo Luna-Terra-Sole. Aristarco lo stimò di 87° mentre è di 88° 50’. Ne concluse che il Sole è 19 volte
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Prima di elaborare la teoria eliocentrica, Aristarco si propose di stabilire quanto il Sole è più lontano della Luna. Questa è una vicenda che
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Rimane il fatto che Aristarco ebbe il coraggio di immaginare un immenso triangolo disegnato nello spazio tra Terra, Sole e Luna trasferendo su scala
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Bene o male Aristarco aveva ricavato i rapporti di distanza tra Terra, Luna e Sole. Dal tempo che la Luna impiega ad attraversare l’ombra della Terra
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faceva domande su Marte e sulla Luna con tanta competenza che quello scritto viene pubblicato sul giornale di Springfield. A 16 anni entra all’Università
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Nessuna targa ricorda Hubble né a Monte Wilson né a Monte Palomar. Ma si chiamano Hubble un cratere sulla Luna, il pianetino 2069 e il telescopio
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di Tombaugh, che risultò pari al 17 per cento della nostra Luna. Una miseria.
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dalla Russia e dal Giappone. Verso il 2020-2030 dovrebbero arrivare radiointerferometri con una base sulla Luna e l’altra a bordo di una navicella
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Da quel giorno inizia anche l’esplorazione diretta dello spazio interplanetario: dodici uomini sono scesi sulla Luna in sei missioni che si sono
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aveva solo 11 anni e a 12 calcolò le effemeridi di Sole, Luna e pianeti. Fu un ottimo osservatore. Con le sue misure inizia la revisione critica dell
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Della Luna ci lasciò uno schizzo dove si indovinano le macchie dei “mari”, e fu il primo a dare la giusta spiegazione della luce cinerea, poi ripresa
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Luna e la Terra si limitano a rifletterla (in quel tempo c’era ancora chi lo negava).
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rifrattore di Galileo sia il riflettore di Newton – non fa eccezione. Nel Codice Atlantico troviamo l’appunto “fa ochiali per vedere la luna grande” e un
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tolemaico fosse corretto, per via dei suoi epicicli e deferenti dovremmo vedere la Luna piena molto più piccola della Luna crescente o calante perché in
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La liturgia cattolica stabilisce che la pasqua deve cadere la domenica che segue la prima Luna piena successiva all’equinozio di primavera. Proprio
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trauma che lo segnerà per sempre. Interpretando da astrologo l’eclisse di Luna del 28 ottobre 1566, aveva previsto la morte di Solimano il Magnifico
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, diventò fonte di informazioni utili alla sopravvivenza, mentre il cielo notturno, con le luci enigmatiche delle stelle e la mutevole Luna, rimase a
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e culturale diventa un esplicito spunto narrativo: nel suo racconto Keplero immagina una Luna abitata, le cui creature osservano la Terra e l
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su come apparirebbe il cielo a chi si trovasse sulla Luna, prima stesura del “Somnium”. Avrebbe voluto farne la propria tesina di laurea: gli viene
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Galileo nel Sidereus nuncius – nel Somnium Keplero descrive la Luna come un pianeta dalle caratteristiche terrestri e non come la sfera levigata degli
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In più, la Luna risponde a una fisica nuova e moderna, che anticipa i concetti di forza, inerzia (è Keplero a introdurre la parola) e gravità (ancora
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La Luna è ribattezzata Levania dall’ebraico Lebhana, che indica il colore bianco, mentre la Terra viene chiamata Volva, in quanto la sua principale
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La descrizione kepleriana di come dalla Luna si vede la Terra può essere istruttiva ancora oggi. Capita spesso di leggere che gli astronauti
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1609: Galileo e la Luna
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la Luna un tubo chiuso alle estremità da due lenti, un cannocchiale che aveva costruito con le sue mani. Lo spettacolo lo riempì di meraviglia. La
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In Inghilterra Thomas Harriot (1560-1621), matematico, astronomo ed esploratore, aveva guardato la Luna con un cannocchiale qualche mese prima di
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la Luna fosse un corpo simile alla Terra giù prima di inquadrarla nel suo cannocchiale. L’osservazione gli conferma l’ipotesi. La prima vera visione
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California, ripeté le osservazioni di Galileo su Luna, Sole, Saturno e Giove. Il primo cannocchiale mostrò sul Sole un gruppetto di tre macchie, due delle
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Che Galileo avesse passione per il disegno e ne conoscesse la tecnica è cosa nota. Il fatto che abbia voluto fornire una immagine a colori della Luna
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Con la reinvenzione del cannocchiale e le scoperte che ne derivano la carriera di Galileo tocca il culmine. L’aspetto della Luna e i satelliti di
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