: - Vedi a che cosa m'hai esposto? Il Re me ne ha fatta un'altra delle sue. Quando gli ho detto che volevi strozzarti per lui, m'ha dato questo pezzo di
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, e dopo essersi fatto promettere dalla bella ragazza che di lì a una settimana sarebbe andata alla Corte per celebrare con lui le nozze, risalì sul
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lui annoiava di star confinato tante ore su una terrazza, dove non c'erano neppur querci e per conseguenza ghiande, e dove non trovava neppure un
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lo tirò su con un po' di pappa, mentre prima tutte le premure erano per lui. Il mugnaio, vedendo passare i mesi senza che l'abate ricomparisse, andò a
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darà sempre aiuto, perchè è tanto buono e riconoscente! Del resto la figlia nostra non potrebbe tirare avanti la bottega! e lui lo farà bene, avendo
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così impoverito il popolo di Sicilia, erano per lui come un continuo rimprovero. Quando il giovinetto Re vedeva i mendicanti a frotte recarsi alla
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pranzo di Corte sarebbe andato da lui per cavalcare il porco. Di fatto la sera andò dallo zio, si fece condurre il porco nel cortile, lo inforcò, gli
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di broccato color verde mare. - E io, - disse la minore - voglio che andiate dal Re e gli diciate che piango per lui e non ho pace. - Il mercante
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continuò a dormire come un ghiro. E dormì tutto il giorno, tutta la sera, e quando lui si destò, la nonna e la mamma, stanche della giornata, già s'erano
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, quand'era già avanti coll'età, prese moglie per avere un erede. Per l'appunto sposò un'orfana, che non aveva nessuno come lui e non la presentò nè ai nobili
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veder morire di fame tuo figlio ed a fare la stessa morte di lui. - Figuriamoci la disperazione di Mariuccia! Si mise alla finestra a gridare
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fabbro, nel vederlo così infuriato, credeva che se la sarebbe presa anche con lui e l'avrebbe mandato a marcire in qualche prigione o a remare su
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su, sfoderano le spade e si gettano su di lui. Figuriamoci il parapiglia! La Regina sviene, la Reginuzza sviene, tutte le dame svengono, meno la madre
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. - Mettetelo a morte. È lui che l'ha ammazzata, poveretta. - Vennero le guardie e davvero lo volevano ammanettare e portare in prigione, ma il barbiere
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misterioso col serpente sull'elmo fosse un iettato, perchè appena comparso lui capitavano tanti guai alla sua Mariuccia. A forza di rimedi, alla fine la
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pietre di gran valore. Figuriamoci se lui, assuefatto a far ribrezzo a sè stesso, gongolasse nel vedere tanta bella roba che lo avrebbe fatto apparire più
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il gran tesoriere, ed anche a lui rispose sullo stesso tono. Poi le mandò l'arcivescovo, il gran siniscalco, e a tutti ella diceva che il Re poteva
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provava piacere. La Duchessa sopravvisse pochi anni al marito e poi andò ad occupare accanto a lui un sarcofago di basalto nella cappella annessa al
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volere dell'amico e continuò a volergli bene e a non vedere se non per gli occhi di lui. Dove andava il Reuccio andava Gaetano; quel che faceva uno
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pallido e come affranto dal dolore? Ebbene, quel cacciatore è il Reuccio tuo padre. Va' da lui e baciagli la mano. - Il fanciullo tornò nella sala
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povero Cavaliere si sentì morire. Egli non voleva dire che i quattrini a donna Paola glieli aveva dati lui, e a Maricchia non voleva rinunziare
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rimpiattarsi sotto le lenzuola. Così non videro che nel girare le sette Fate gobbe avevano messo nel mezzo Ruggiero, e lo facevano girare anche lui, e
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! Peggior disgrazia non poteva capitarmi. Il Re mi ha mandata a chiamare, e come faccio a presentarmi a lui così brutta e vecchia da far paura? - Figlia
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, non lo lasciò un minuto per paura di vederlo cadere morto. Anzi, per impedire che questo accadesse, gli chiese il permesso di cingerla lui per primo
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sapeva quel che doveva accadere, non lasciava l'amico neppure per un minuto. Anzi, per isviare da lui il pericolo, gli disse: - Altezza reale, permettete
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ramo basso. - Che notizie ci sono, comare? - Che volete che ci sia? Lui si salvò e l'amico che lo protesse diventò di marmo perchè parlò. - Ma non
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costretta da quello sguardo ad accostarsi a lui e ad abbassare gli occhi. Un po' per la minaccia del padre e il timore d'essere rinchiusa per tutta
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tasca e gli ce ne mise un'altra scritta da lui, in cui diceva al Re di scacciar Mariuccia e il piccino e di farla bruciare viva. Il Re, quando lesse
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