Spesse volte, vedendo da lontano un poveretto, dico tra me: — Gli darò due soldi, uno per lui, l'altro per l'altro. Quest'altro è un povero vecchio
, come tant' altri suoi compagni minori di anni di lui, babbo e mamma sorridevano e scuotevano la testa, quasi lo canzonassero. Doveva, insomma
potesse difenderlo; e si metteva a tremare e a urlare. Zina, sua sorella e minore di anni di lui, invece era coraggiosa, quasi audace per la sua età e
anche lui. Vedendo che la bambina guardava ansiosamente dalla parte per dove la zia era sparita, una monaca disse: — Tu guardi se la zia arriva. Eh
desinare abbandona il negozio all'onestà dei passanti e della fida clientela che si serve da lui. Quel giorno, alla rivendita dei pochi giornali e dei
. Don Paolo non pareva più lui, con quegli occhi sorridenti, con quel viso schiarito dalla inattesa felicità; andava, veniva, rassettava, ripuliva
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capo di roba, secondo i gusti e la preferenza per un colore o per un altro. Intanto dovevano restar chiuse in casa con lui. Non voleva che si
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Or accadde che un giorno le sorelle, per divertirsi con lui, si misero a fargli dei dispettucci. Una gli buttava giù i soldatini schierati sul
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Le aveva messe a letto ed era andato a letto anche lui, dopo aver governato l'asino e rigovernato da sè piatti e pajuolo per non affaticare le
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come vi pare e piace, giacchè viviamo sotto una legge peggiore di quella dei turchi! C' è Domineddio lassù; provvederà lui. Fate, fate pure! Ora vado a
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vecchio catarroso come lui? Non gli bastavano le tre anime giuste che s'erano prese tutte a una volta? Campando, egli avrebbe assestato le bambine, le
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porcellino; la crusca allora servirà per lui. A Natale, lo ammazzeremo, e faremo le salsicce e i salami. Rideva, pensando al porcellino; e intanto
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la mano anche a lui, quasi per burla. Il vecchio, fermato l' asino, disse alla bambina: — Vieni qua, tieni; e tornate subito a casa. Oggi avete da
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, di Giovanna, se se lo meritavano, se crescevano buone, virtuose e massaie come voleva lui. Le notti che non poteva dormire, pensava spesso al
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Carcò, dal notaio Miani, e poi da lui. — Oh! Ora si udiva benissimo, oltre il suono del contrabbasso, anche quello dei violini ; don Paolo si sentiva
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mezzanotte, s'era messo o giocare all' oca con loro, usando la gentile malizia di contar male i propri punti perchè il perditore fosse sempre lui, e fingendo
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forti picchi all'uscio. — Dormiglione, su, levatevi! È mezzogiorno. E d'allora in poi, a ogni mezzanotte era mezzogiorno per lui. Lisa si alzava, apriva
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viventi che abitassero con lui quella tana, erano l'asino e un gatto; l'asino, vecchio, spelato, con le orecchie basse e gli occhi cisposi; il gatto
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' per fattucchiere; perciò gli diedero la voce dall'alto: — Venite su, presto; venite! Lasciate le pecore. — Lui solo poteva consigliare, lì per lì
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fazzoletto rosso che la nonna portava in testa, si rassicurarono e si slanciarono verso di lui; ma la nonna li trattenne pei braccini : — Non gli
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, spezzato da così improvvisa, terribile sventura. Unico conforto l'abbiamo nella fiducia che quanti amarono e stimarono lui, coopereranno a che nessuno
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diurnisti avventizi, assunti liberamente dall'Intendente, a seconda delle necessità dell'ufficio, retribuiti da lui, entro la somma che è posta a sua
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Io quindi non posso dichiararmi sodisfatto delle dichiarazioni dell'onorevole ministro, e mi auguro che almeno un temperamento venga preso da lui
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anche agli straordinari, per esempio, nei casi da lui accennati, se per un giorno o poco più, uno di essi (di quelli antichi) cada malato e non possa
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nell'amministrazione, si potesse fare. E mi piace dire ancora a lui e alla Camera che il provvedimento da me ordinato per la famiglia Rosi fu accolto con
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telegraficamente, sono venuto senz'indugio in soccorso della famiglia da lui lasciata; e poco dopo, non ostante l'esiguità del fondo all'uopo iscritto in
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L'onorevole Vischi deve considerare che nel caso da lui ricordato non si trattava di un esame di concorso come quello che è stabilito, d'ora innanzi
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domandi a lui e ancora una volta all'onorevole ministro come va che cotesti Istituti, che non avrebbero mai fatto, secondo essi, operazioni nelle
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Diligenti. Ho chiesto di parlare unicamente per fatto personale, per dire al relatore, che io mi sono reso perfettamente conto che le parole da lui
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qualunque specie che possono a lui competere per il contratto e per la emissione e circolazione delle cartelle fondiarie.
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Morelli-Gualtierotti. Poichè vedo che il ministro accenna a voler parlare, così parlerò dopo lui.
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Quindi il Ministero, mentre si rimetterà al giudizio della Camera, ritiene che il fatto della conservazione dell'articolo da lui proposto tornerà
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Balenzano relatore. Da banda il complimento dell'onorevole ministro; cerchiamo di intenderci dopo le spiegazioni da lui date. Il sequestratario
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davanzale della finestra. Ancora sette ore e comincerebbe per lui un'altra vita. Fuori delle pochissime persone che dovevano prender parte
scura come se qualche cosa in lui le fosse straniero e ripugnante. Spesso Franco la sgridava con ira e Maria piangeva, lo fissava attraverso le lagrime
ambedue le mani e il professor Gilardoni gliele afferrò. Stettero così alquanto tempo, immobili, lottando, a labbra serrate, con l'emozione, lui più
d'ossa, come se i colleghi nemmanco esistessero e il mondo non guardasse che a lui; a levante la camera dell'alcova dove accanto agli sposi dormiva nel
lustravano le scarpe da sé. Il più destro di mano era Franco e a lui toccava di attaccare i bottoni agli amici quando non volevano umiliarsi ricorrendo al
l'avvocato, insistette con lui e con Pedraglio perché partissero subito. Era successa una cosa straordinaria, doveva parlarne a sua moglie, non poteva
sincera. Conveniva dunque andare da lui sul tardi, fra le quattro e le cinque. Pasotti si figurava già di tenerselo fra le unghie, di maneggiarlo a sua
che qualche nuvola cominciò a passare fra lui e lei; prima eran cirri, adesso eran cumuli e stava per giungere uno strato definitivo. Egli era più
riluttante anche lui come un pecorone. Venne il curato di Cima, devoto alla marchesa, venne il prefetto della Caravina, tutto, in cuor suo, per
proprio a fondo così come può. E incominciamo pure da lui." "Lui è un superbo, un furioso, un prepotentone. Avrà attaccato lite cinquanta volte, qui, per
osava quasi dirgli perché il conte di Cavour si interessasse a lui. Gliene aveva parlato egli stesso, Dina, e il conte s'era mostrato dispiacente che
soli venti metri di distanza, tre enormi squali, lunghi non meno di dodici piedi, i quali muovevano dritto su di lui con potenti colpi di coda
spirava dall'ovest, portò a lui un fischio acuto. - Succede qualche cosa laggiù, - borbottò il maharatto, inquieto.- Il vento porta, chi ha gridato deve
gioia che balenò negli occhi. - Avete un thug prigioniero? - Sì, ed è uno dei capi. - Come si chiama? - Negapatnan. - E io veglierò su di lui? - Sì
forte. - Ed io sarò più forte di lui. Qui, nel cuore, sta scolpito un nome; quello di Ada! ... Questo nome mi fa bollire il sangue: questo nome
come lui, rotto ad ogni sorta d'esercizi e che possedeva una forza erculea congiunta ad un'agilità straordinaria da muovere ad invidia una scimmia
. Tornava a tremare ed a sbuffare fragorosamente. Davanti a lui, a meno di venti metri, stava un gruppo di canne da zucchero. Un buffo d'aria impregnata