due legni storti. Lui, no, è bono, più bono di quest'altro, sia detto fra noi. .Che avete, comare Iana? Non vi sentite bene?
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! Con lui. bisogna stare allegri per forza.
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quella stregaccia!... È stata lei! La Caristia! È stata lei!.. Che c'entrava questa bona creatura? Doveva prendersela con lui... E poi, dovea
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sapete... Comare lana è li, piena di salute ora... Per vivere lo facevo... Lui no, con quei suoi libracci maledetti! Mi disse: - Don Saverio, avete la
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Significa che la malia non è sciolta del tutto. Per questo ho fatto venire Don Saverio... Con lui ne abbiamo vista l'esperienza...
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Ebbene: qui c' è don Saverio... Se non volete dirlo a me, ditelo a lui. Ha fatto il più, può fare il meno. Abbiate fiducia in lui... Lo chiamo?
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Come vuole lui! Sono nelle sue mani!...
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Non è sogno?... È lui che ha parlato?.... - Se mi volete bene, tuttavia... - Ha detto così!.... - C'entra forse la vostra volontà?... - Ha detto così
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minestrone, tu non mi buscheri più! — andavo spesso esclamando pieno di mal animo contro di lui che era forse del tutto innocente e senza colpa veruna.
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per roderla. Era però tale l’appetito di lui e degli altri che quella e tutto il resto pareva molto buono, anzi eccellente; e li sentii più volte
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lui mortificato ed io col dolore di non aver potuto aggradire la cortesia dell’amico.
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lui è stato questo: conoscere l'atteggiamento che avrebbe assunto il Governo di fronte al cloro e specialmente di fronte all'alto clero.
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Galli. Non ho bisogno di dire al ministro che ho per lui deferenza personale; la forma data alla mia interrogazione basta a dimostrarlo. Se ho con le
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Imbriani. Andò anche lui? Non lo so, ma mi pare che non andò sul luogo. Insomma l'onorevole Pascolato insieme con l'onorevole ministro Luzzatti
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Mi dispiace che non sia presente il ministro dell'interno, perchè aveva rivolto anche a lui la interpellanza, per conoscere se sia sua intenzione di
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, così ho creduto necessario di rivolgere al ministro la presente interpellanza, allo scopo di richiamare l'attenzione di lui, sopra un argomento
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la parte che incombe a noi deputati del collegio, ho bisogno di assicurare lui e la Camera che noi abbiamo fatto sempre tutto quello che dovevamo fare
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causa è patrocinata dall'onorevole Imbriani, —- in queste condizioni, egli può essere sicuro che anche a lui sarà concessa la nazionalità, semprechè le
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Io quindi ho mosso questa interpellanza, per conoscere quali siano i criteri del ministro in materia di libertà cittadina; e aspetto da lui la
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pronunziate, perchè il ministro stesso gradirà che non le ripeta e voglio esser deferente verso di lui.
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ha tanti meriti più di me, in tutto e per tutto, ed occupa una posizione politica più alta, vorrei sapere se dovrei parlare io o lasciar parlare lui
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Quanto al fatto da lui citato, io non potrei dargli alcuna spiegazione.
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e forti. La passione, che la spingeva a lui, non riesciva meno intensa, meno infrenabile; solo assumeva una giustificazione nuova, una specie di
allora quelli che gli erano vicini gridavano: Silenzio. E tutti tacevano, e si sentiva, accompa- gnata dal romore della legna ardente, la voce di lui
quasi sempre. Il padrone s'illude. Meglio per lui". Le lagrime rigavano il volto della Maria, mentre parlava som- messa, e faceva segno allo Zen quasi ad
di cantori, quasi tutti orecchianti come lui, che andavano la sera in un battel- lo, ornato di palloncini variopinti, a cantar cori in Canal Grande
mentre c'erano gli scolari. Si rammentava che, sentendo discorrere di lui e dirne un gran male, aveva osservato come non si potesse poi pretendere
spettacolo; e il Chiese, riflettendo i fuochi delle alture, pareva se la godesse anche lui. Stamane poi all'alba è stato uno scoppio di gioia. Mortaletti
centinaia di pittori ritrassero prima di lui, bensì volesse dare una sostanza corporea all'impres- sione tutta ideale, che la piazza di San Marco aveva
pensiero di Poldo però stava in cima a tutti gli altri. Che cosa avrà pensato di lei? che cosa doveva ella credere di lui? Era stato un caso o un'insidia
! - chiamò essa lanciandosi verso la finestra. Il signor Claudio (l'uomo che dormiva) si scuote, salta in piedi anche lui, non trova più sua moglie, ma
, col mio savoir faire ghe disi: - Ma che non la si disperi, cara signora. È stato un equinozio. Il suo Luigi sarà andato anche lui un po' lontano, non ha
della romanza: non si accorge che dietro di lui è entrata la Ballanzini che dopo aver contemplato un istante la scena si fa a battere sulla schiena
, - mormorò il marchese Cavalcanti, avanzandosi. - Chi, chi? - chiese ella, tremando di paura, non osando muoversi. - Io, io, Bianca, - ripetè lui
, Antonio Amati, dopo aver prescritto una ricetta alla verbosa portinaia inferma. Ma non lui aveva tempo da far frasi o da pensare varie volte, in una
ancora, angosciato e offeso, dicendole sottovoce che era lui, il padre, suo padre, che l'amava così teneramente, che la voleva guarita, lui, la sola
, tempo di purezza, tempo d'innocenza! Quando aveva giuocato la prima volta, lui, lui che avrebbe dovuto salvarsi da quella lebbra, viverne solamente senza
la sola vecchia serva, che era tutta intenta alla sua cucina, servendo lui, e un suo ragazzetto di dodici anni gli avventori. Il ragazzetto, in cucina
, era cominciata dal primo giorno in cui lei, dal suo triste balcone, e lui, dalla severa stanza da studio che vedeva tanti strazii, si erano guardati
dire: - Allora è meglio chiuder bottega. - No, per carità! - gridava lui. Ahi, che ella aveva capito, finalmente, la sua disgrazia! Tre o quattro volte
vita, nche lui: si diceva così allora. Attorno a lui, scherzando, gli domandavano per quanti carri aveva prestato denaro e se era vero, che per quel
partire anche lui, con la figliuola, descrivendogli la salubre freschezza della sua remota casa di campagna: e quasi quasi il vecchio nobile era pronto a
fra i denti, ancora. - Abbi pazienza, abbi pazienza, - diceva lei, allungando il passo sul selciato, per stare sempre vicino a lui, abbassando
. - Io non immagino, - gridò lui. - Sono verità e sono misteri della religione: don Pasqualino è un'anima pia. Egli vede. Anche tu vedresti, se volessi
. - Non ho tempo, ora: ho un grande affare, un grande affare… - disse lui, facendo un gesto largo e vago. Ella tacque, lavorando con grande alacrità
suo cavallo, non per zelo, ma per andarsene anche lui, il cocchiere, dopo aver messa la carrozzella in un portone, o dopo essersi fermato con essa
profondamente, la sua faccia gialla e contorta di vecchio rachitico aveva una intensità di passione che la trasformava: mentre, innanzi a lui, come l'ora
non conoscono. - Poi ti dirò, - disse lui, ridacchiando. - Dimmelo adesso, - domandò lei, fermandosi, tenendo in mano i lunghi guanti. - Niente di
Gennaro Parascandolo che l'interesse era stato calcolato anche sulle prime cinquecento lire, che gliele aveva prestate lui, don Gennaro, non il
spiriti. Egli diventava sentimentale, portandole dei fiori, come un innamorato timido e giovinetto, raccomandandosi che pregasse per lui, nelle sue