Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: lui

Numero di risultati: 47 in 1 pagine

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Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri

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Saltini, Guglielmo Enrico 35 occorrenze
  • 1862
  • Le Monnier
  • Firenze
  • critica d'arte
  • UNIFI
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dimostra il libro da lui pubblicato nel 1805: Saggio intorno alla determinazione dell9 ombre nei diversi soggetti dell’architettura geometrica, e l

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. Affidati particolarmente a lui i grandiosi lavori dei Pitti, prima, seguendo le tracce del maestro, attese a terminare l’aggiunta palladiesca che

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Siena, oggi stanza del Collegio Tolomei, e devesi pure a lui l’ampliamento della chiesa di San Francesco, pregevole edifìzio della sua patria.

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restauri, riattamenti ed in altre cose d’ingegneria, poco operasse di nuovo, la palazzina Ad Votum da lui rifatta in via Larga (oggi Cavour) è esempio di

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GIOVANNI LAZZARINI da Lucca (n. 1769, m. 1834) esercitò con lode l’architettura. Le molte chiese da lui edificate nel contado lucchese; vari ponti

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andarono disperse. Fu questa per lui la più grande delle sventure, e tanto se ne accorava che infermatosi, un lento morbo lo condusse al sepolcro. Lasciò

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ancora il ponte detto di Santa Trinità presso la fortezza vecchia, e devesi a lui il lodatissimo progetto per gli Spedali, secondo il quale si

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i suoi studj sotto il Paoletti e il Cacialli, quindi a Roma, e riuscì architetto e perito di non comune valore. Devonsi a lui l’ingrandimento della

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di Lui. Ma la figura del nostro scultore che sembrò vincer le altre per gentilezza di sentimento è la Purità, modellata per la cappella del Poggio

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l’arte, e la fatica più lunga, fu nel monumento che il figlio Anatolio volle modellato da lui per Niccolò Demidoff. Opera è questa da reputare

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però non sempre riuscisse a rendersi conto di questa doppia fatica del pensare e del vedere. Da ciò i precetti di lui non sempre rispondenti agli

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figure colossali decorative. Si debbono a lui ancora la statua della Speranza alla cappella del Poggio Imperiale, e quelle di Lorenzo il Magnifico (1842

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Orcagna, collocata nel 1843 tra quelle degli Uffizi, in atto di contemplare la celebre Loggia che a lui si attribuisce, sono sculture di pregio singolare

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prima ad aiutare il maestro, fu poi anch’esso modellatore del R. Museo, e lungamente si adoperò con lui in quelle celebri preparazioni di anatomia umana e

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detto di lui anche troppo. — GAETANO PIATTOLI (n. 1703, m. 1770 circa), seppe di pittura tanto quanto faceva mestieri ai suoi tempi per esser tenuto in

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, che serviva alle funzioni dottorali, e quella destinata alla musica nel palazzo de’ Pitti, furono pitturate da lui; ma l’opera che valse a dargli

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bel colore tanto adoperato nei freschi, e che dicono anch’oggi da lui il verde terreni.

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gli studj, fermò il domicilio, e operò. Che che ne sia, la patria serba di lui poche cose. Ricordiamo tra queste il quadro ov’è espressa santa

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Non pertanto dalla scuola del Petroni, ma non già per le lezioni di lui, uscivano per recarsi a Roma a cercarvi perfezione nella pittura due

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, nella Tribuna a lui dedicata nel Museo di Fisica; un Ganimede, stupenda figura, nello sfondo di una volta in casa dei marchesi Gerini; il Trionfo d

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. E il progresso ha da considerarsi in lui tanto maggiore, quanta più verità e studio della natura traspare nelle sue opere. Oggi una lodevole scuola

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Ma uno dei meriti più rilevanti del Bezzuoli fu nel dipingere a fresco; e per coloro che hanno veduto di lui Alessandro il Macedone nello studio d

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Napoleone I. Ma di quest’ultima però abbiamo di lui solo il cartone, perchè gli mancò la vita a colorirla. A Genova poi lavorò il martirio di San Giacomo

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polmonare, che troppo da lui spregiata in principio, ora s’era fatta insanabile. E avuto appena il tempo di dar l'ultima mano a un altro suo stupendo

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pastori (1821), gli meritò assai lode e promise in lui un artista valente. Nè il suo dipinto dei Martiri per la chiesa di Santa Felicita, il San Cammillo

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San Lorenzo di Pietro da Cortona. Si devono pure a lui molti dei ritratti della serie degli uomini illustri nelle arti belle, data in luce a’suoi

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molta pratica che avea del miniare. Si dà pure a lui il vanto di avere introdotto nell'arte il metodo d’incidere a granito, da lui condotto alla maggior

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cose del Vangelisti. Il granduca che in lui vedeva avverarsi le concepite speranze, gli pose grandissimo affetto; e quando, fatto Imperatore, volle

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migliori sue opere d’intaglio si annoverano gli affreschi celebri del mentovato Camposanto, per lui ridotto all’antica bellezza, pubblicati da MolinieLandi

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conto del Volpato (1781); il quale moltissimo sperando da lui, volle stringerlo a sè anche coi legami della parentela e gli dette in isposa la propria

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lui eseguita in Firenze nel 1787, insieme alla nuova disposizione interiore di quel pio luogo; e la fabbrica non spregevole del Conservatorio di

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incisione delle tavole patologiche del celebre Scarpa, e poi del famoso Giuseppe Longhi lombardo. Incise sotto di lui l'Erodiade del Luino, la Sacra famiglia

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’artisti, che già ha fatto sotto di lui due stupende pubblicazioni: la Galleria dell’Accademia di Belle Arti, e il San Marco dei Padri Predicatori

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del Cardellino e l’altra la Bella Giardiniera, opere insigni di Raffaello, furono da lui incise maestrevolmente a genere finito, e la prima in ispecial

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traslocamento di una intiera volta dipinta a fresco da Matteo Rosselli 1, da lui immaginato e diretto nella mentovata villa dell’Imperiale, e il trasporto

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La forza del destino

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Piave, Francesco Maria; Schiller, Friedrich; Maffei, Andrea; Ghislanzoni, Antonio 1 occorrenze

Frati con ceri ardenti. Più tardi il Padre Guardiano precede Leonora in abito da frate, che s’inginocchia al piè dell’altare e da lui piamente riceve la

Atti della società italiana di Scienze naturali (seduta del 29 giugno 1862)

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Quintino Sella 1 occorrenze
  • 1862
  • Tipografia Bernardoni
  • Milano
  • geologia
  • UNIPIEMONTE
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della accuratezza dei contorni dall'operatore assegnati ai terreni da lui osservati. Oltre la carta, ha l'operatore un giornale di viaggio, nel quale

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VIII Legislatura – Tornata del 20 novembre 1862

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Tecchio 4 occorrenze
  • 1862
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
  • UNITUSCIA
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Io vorrei far osservare all'onorevole presidente del Consiglio che colla massima per lui enunciata viene a stabilirsi un precedente il quale mi

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«La Camera dichiarando che l'arresto del generale Garibaldi, e la minacciata espulsione di lui dal Piemonte sono lesione dei diritti consacrati dallo

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Questa dichiarazione fu consegnata in apposito verbale e firmata da lui. Ne chiedemmo copia autentica, non la potemmo avere, e alla questura ci fu

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carteggio con lui scrivemmo altra lettera negli stessi termini e collo stesso scopo al degno vice-presidente e mio onorevole amico Carlo Poerio, antico

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VIII Legislatura – Tornata del 13 gennaio 1862

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Rattazzi 4 occorrenze
  • 1862
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Il notaio Boggio Pietro, da Mortigliengo, fa omaggio di un esemplare del discorso politico da lui pronunciato in Biella.

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nullo il testamento di suo fratello, a lui sia devoluta l'eredità usufruita dall'ospedale di quel comune.

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Rispondendo poi specialmente a quanto notò l'onorevole Lanza, io lo prego di ritenere che anch'io penso con lui che i canali che sono posseduti dai

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Si è piaciuto l'onorevole Lanza, ed altri dopo di lui, di credere che lo Statuto all'articolo 25 prescriva che i comuni e le provincie debbano anche

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TAVOLOZZA

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Praga, Emilio 2 occorrenze

un giovinetto; e tu corri a portargli due begli occhi d'amore ... begli occhi, e buon umore; oh a lui propizia sia l'onda amara, se gli sei cara! Ma

ora io dava, dal tumulo dell'ava securo a Lui salì!