| Lui | s'inventa l'amante, lei minaccia di partire. Lui la |
Il letto vuoto -
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s'inventa l'amante, lei minaccia di partire. | Lui | la respinge, lei gli si accuccia a fianco sul divano. |
Il letto vuoto -
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manicomio. Un giomo il vicino chiama dall`orto, è volata da | lui | una pollastra. La madre manda la bambina a riprenderla. |
Il letto vuoto -
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parlato inutilmente e col dito rivolto ai sordi che per | lui | a quel punto eravamo prese a disegnare nell'aria figure |
Finestre di via Paradiso -
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esce ridendo, va ad apparecchiare la tavola da pranzo. Ora | lui | sorride, le carezzai capelli. Lei va nel bagno a lavarsi |
Il letto vuoto -
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il fidanzato lontano non scrive da tanto. Va dalla madre di | lui | e la trova in cucina a lustrare pentole di rame. Parla con |
Il letto vuoto -
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piede la pantofola, il drappo della vestaglia sulle spalle, | lui | che si avvicina. La pioggia riga i vetri e le foglie |
Salva con nome -
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sostenendo di non averlo mai visto prima. Perciò | lui | s'è messo a cantare a squarciagola sotto le finestre del |
Il letto vuoto -
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La vecchia donna teme che, presto, il sopravvissuto, | lui | o lei, morirà per quell'assenza. Invece l'uccelletto vive a |
Il letto vuoto -
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nei modi e nell'aspetto, che si sarebbe detto fosse per | lui | la vita un dì festivo. Amo i vecchietti allegri, i bei |
Trasparenze -
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un sogno di bianco che generava bianco, così quando | lui | sveglio guardai a lungo, di là dalla finestra, la luna, che |
Menhir -
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". Amor sia dunque il motto, Amor di tutto che fu culto di | lui | ch'oggi si plora!... Certo egli or geme di vederci in |
Trasparenze -
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due begli occhi d'amore ... begli occhi, e buon umore; oh a | lui | propizia sia l'onda amara, se gli sei cara! Ma, se pur |
TAVOLOZZA -
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della mia madre vedova che al par di me lo adora, e in | lui | vede un'aurora su un deserto guancial. Mio vecchio |
Trasparenze -
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oscuro, è il nuovo ingegno del redento Giobbe: forse è per | lui | che al secolo maturo l'uom brandirà la scala di Giacobbe. |
Penombre -
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uscì dalla sua falda bruna; io gridai come un pazzo: - É | lui | ch'io scerno, non v'è più dubbio, l'ho trovato, è lui, É il |
Penombre -
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fiamma ardente. Vorrei levarmi verso l'infinito etere e a | lui | gridar la mia passione, vorrei comunicar la ribellione |
POESIE -
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e la minaccia? * Era un mostro ti dissi... * * E' per | lui | che ritorno talvolta a mezzanotte, spesso sul far del |
Trasparenze -
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il patriarca, si farà incontro al pellegrino amico; a | lui | che ignoto e trepido poeta orando sbarca. Noi gli direm: |
Penombre -
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della speranza lor videro il frutto, e con pavido amore a | lui | porgendo quanto la vita dona a chi la chiede del suo pianto |
POESIE -
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si fanno velo ancora agli occhi stanchi, grazie porgendo a | lui | dell'esser nato, perch'ei sia grato a lor della sua vita, |
POESIE -
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amplessi; tutti i tesori della tua dottrina li avevi a | lui | concessi. Il desiderio delle ignote vie, i connubi dei |
Trasparenze -
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che al libro or ora io dava, dal tumulo dell'ava securo a | Lui | salì! |
TAVOLOZZA -
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