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stato il seno di sua madre, quasi che per lui la posizione eretta fosse stata di per sé provvisoria, come per chi cammina sui trampoli. Il fango era il
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applaudirono, ma lui non mostrò di accorgersene, e se ne andò a rivestirsi, lento e distratto. Sul lavoro era imprevedibile. Qualche volta lavorava per
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speciale: la pioggia era venuta per lui, perché quello era il suo compleanno: venticinque anni. Ora, il caso voleva che quel giorno compissi
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raggiungesse nell' angolo di mondo dove forse ancora vive, e lui la leggesse, e ci si ritrovasse. Mi raccontò di chiamarsi Endre Szàntò, nome che si pronuncia
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giudaico fendeva l' aria torbida come la prua di una nave: lui lo chiamava, in ebraico, "Hutménu", "il nostro sigillo". _ Ecco che viene l' incantatore, l
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sguardo. Era arrivato da poche settimane con un trasporto di ungheresi e di slovacchi; era molto giovane, snello e bruno, ed io non sapevo niente di lui
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anche lui il triangolo rosso dei politici. Gran politico doveva essere stato Vladek! Otto lo aveva richiamato all' ordine diverse volte, perché un capo
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, il fattorino. Era diventato la mascotte della caserma, in cui tuttavia non era il solo: come lui vivevano una dozzina di altri ragazzi o bambini che
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, il caso inverso, dell' uomo che si conserva uguale a se stesso attraverso quello che scrive! Anche se non è geniale, a lui va immediatamente la
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brevi accordi col Signor Tornaghi, salutò tutti e partì con lui. Il Signor Tornaghi era un mafioso del Nord, di professione ricettatore. Era un
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di lui ho conservato, in questi racconti del passato prossimo che raccolgono i paralipomeni dei miei primi due libri. Ho incontrato Lorenzo nel giugno
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ottenerla, tanto doveva essere forte in lui la voglia del potere. È provato che i quattro anni della sua presidenza, o meglio della sua dittatura, furono
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molti secoli prima da un greco, che era diligente quanto lui, e che come lui pensava che guardare le stelle fosse una via che porta lontano. L' arabo
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sarebbero andati, ci andavano tutti i colleghi di lui e anche (ahimè!) le colleghe di lei, tutti i venerdì compilavano le schedine del Totoglad; si era
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istintivamente fiducia in lui. Fra tutti gli sconosciuti che ci si erano affollati intorno, con offerte o richieste importune, al momento del nostro
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dopo, allegro e soddisfatto: tutto bene, Mancuso era garbato e sensato, lui in cinque minuti se l' era cavata con un 29. No, niente trappole, lui era
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attenzione: magari non se ne accorge, ma certe sue abitudini possono essere fastidiose. Per esempio, se Elena fosse stata lì dietro, a leggere quello che lui
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abile se da solo era riuscito ad abbattere un faggio; Danuta fu subito sicura che il ponte l' aveva costruito lui, voleva fare amicizia, parlargli
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vuole, e meno il fegato lavora. In buona sostanza, il suo fegato era sano ma lui non gli doveva far fare gli straordinari. A Gino i fritti e la roba
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qualche volta aveva cercato sollievo in una sorta di irragionevole vendetta. Voleva punire la sua donna del dolore che aveva suscitato in lui: nel pensiero
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acchiappata al volo e trafitta sul foglio come una farfalla, era stata accompagnata in lui da una sensazione curiosa, da un' aura come quella che precede gli
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è morto. Dopo tanti anni, e tante lettere da lui scritte per me, eravamo diventati amici, e non c' era più bisogno che io gli spiegassi ogni volta
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che gli chiedeva un appuntamento. Per cosa? Per un affare che lo riguardava: sì, riguardava lui, Giuseppe n., nato a Pavia il nove ottobre del 1930
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, e l' intera faccenda puzzava d' imbroglio lontano un miglio. Lo telefonai al Di Prima, che si mostrò indignato: lui non era il tipo di mandare
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abominio a Dio, in quanto si spoglia di un privilegio da Lui donato. I denti sono fatti d' osso, di carne e di nervo; essi si distinguono in molari
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, chiedendo spiegazioni a gesti. La direzione era quella che lui indicava sull' orizzonte? E la distanza? Ma poi si caricò sulla schiena una bisaccia di carne
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: Guerrino, l' eremita girovago, scomparso verso il 1916, nessuno mai seppe come. Solo i vecchi ormai si ricordano di lui, e sono ricordi sbiaditi, stinti
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guarito, che anzi la sua malattia si sarebbe aggravata, e che lui sarebbe morto lì, in mutua, in mezzo a gente che non conosceva; morto di umidità, di
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potuto tornare a dormire nel suo letto anche lui: Ettore, il suo fratello più piccolo, nel suo letto ci stava già, per la prima volta dopo più di un anno
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, si barrica nei week-end come i pionieri nei fortini. Non è uomo da svastiche. Per questo non avevo pensato a lui, né alla sua Giulia, che è proprio
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cena dei trent' anni di laurea; ma io continuavo a vedere in lui, sotto l' incrostazione degli anni e del successo, il ragazzo grassoccio, pigro, tardo
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Municipio al saliente più vicino, lo aveva controllato lui stesso sulle carte al 25000 dell' Istituto Geografico Militare; comunque meno di dieci. Non
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curiosa cantilena, sistemò le sue cose e sedette di fronte a lui. A Riccardo la nuova situazione non spiacque. Gli accese immediatamente il ricordo di
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Accademia della crusca
