per farsi fare i conti del negozio dei bozzoli, su cui speculava e versavasi come un maroso nei mesi di giugno e di luglio, o per l'affitto delle
prosa letteraria
sorgeva l'avvocato V. G. Vitale a scaraventargli contro una critica veemente nella "Nuova Torino" del 9 luglio 1875, con la firma teatrale di Frou
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