e | Lucrezia | desolata. |
I due Foscari -
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PINO DI | LUCREZIA | |
Quartiere Corridoni -
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e | Lucrezia | desolata. |
I due Foscari -
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ed un Servo, poi | Lucrezia | Contarini. |
I due Foscari -
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e | Lucrezia | Contarini. |
I due Foscari -
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e | Lucrezia | desolata. |
I due Foscari -
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e | Lucrezia | Contarini. |
I due Foscari -
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e | Lucrezia | Contarini. |
I due Foscari -
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ed un Servo, poi | Lucrezia | Contarini. |
I due Foscari -
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ed un Servo, poi | Lucrezia | Contarini. |
I due Foscari -
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| Lucrezia | esce precipitosa da una stanza seguìta dalle Ancelle che |
I due Foscari -
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| Lucrezia | esce precipitosa da una stanza seguìta dalle Ancelle che |
I due Foscari -
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parte fra le guardie, | Lucrezia | sviene fra le braccia delle Dame; tutti si ritirano) |
I due Foscari -
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parte fra le guardie, | Lucrezia | sviene fra le braccia delle Dame; tutti si ritirano.) |
I due Foscari -
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| Lucrezia | e Tarquinio. Roma, Accademia di San Luca. Opera toscana |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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parte fra le guardie, | Lucrezia | sviene fra le braccia delle Dame, tutti si ritirano.) |
I due Foscari -
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la | Lucrezia | Romana si spiega soltanto con la cerchia Gentileschi: i |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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e | Lucrezia | Contarini che si presenta sulla soglia co’ due Figli suoi, |
I due Foscari -
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e | Lucrezia | Contarini che si presenta sulla soglia co’ due figli suoi, |
I due Foscari -
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e | Lucrezia | Contarini che si presenta sulla soglia co’ due figli suoi, |
I due Foscari -
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appese l'una sull'altra nella Pinacoteca di Napoli, la | Lucrezia | attribuita a Stanzioni, e la Susanna coi vecchi*** |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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| Lucrezia | è un po' fredda di carni, ma ha brani magistrali nei tagli |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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esce lentamente fra i Custodi Jacopo Foscari, seguìto da | Lucrezia | e Pisana. |
I due Foscari -
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esce lentamente fra i Custodi Jacopo Foscari, seguìto da | Lucrezia | e Pisana. |
I due Foscari -
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esce lentamente fra i Custodi Jacopo Foscari, seguito da | Lucrezia | e Pisana. |
I due Foscari -
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scortato dal Sopracomito e dai Custodi, sale sulla galera, | Lucrezia | sviene tra le braccia di Pisana; Loredano entra nel palazzo |
I due Foscari -
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scortato dal Sopracomito e dai Custodi, sale sulla galera, | Lucrezia | sviene tra le braccia di Pisana; Loredano entra nel palazzo |
I due Foscari -
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scortato dal Sopracomito e dai Custodi, sale sulla galera, | Lucrezia | sviene tra le braccia di Pisana; Loredano entra nel palazzo |
I due Foscari -
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compagnia. Il pino risponde col mormorio delle sue fronde e | Lucrezia | ne è tutta confortata. |
Quartiere Corridoni -
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1549) attribuita fin qui a I P. Brandel, al Romanelli la | Lucrezia | e la Storia di Iefte, entrambi sotto altro nome. |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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anche il rio fiorisse, come tutto fiorisce in primavera. | Lucrezia | Sagredo viveva in una notte profonda; ma nonostante le |
Il ponte della felicità -
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Era il primo giorno, dopo la sua lunghissima malattia, che | Lucrezia | Sagredo usciva all'aperto, guidata dalla figlia. Grazie |
Il ponte della felicità -
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serici di un color rosa pallido dagli orli bianchicci. | Lucrezia | Sagredo amava molto le belle rose purpuree; e quel |
Il ponte della felicità -
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le spine corse a porgerlo alla mamma. - Senti che profumo! | Lucrezia | Sagredo prese il bocciolo delicatamente, quasi fosse una |
Il ponte della felicità -
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dalle aiuole, chiacchierando e ridendo animatamente. | Lucrezia | Sagredo restò immobile, consolata dall'olezzo del bocciolo |
Il ponte della felicità -
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vestibolo e andò a perdersi fra i tronchi delle acacie. | Lucrezia | si voltò verso la casa, Loredana e Alvise interruppero i |
Il ponte della felicità -
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veniva, Ma Loredana era troppo stupita per poter parlare, e | Lucrezia | Sagredo non vedeva. Passarono così alcuni istanti |
Il ponte della felicità -
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assai lontano. - Da assai lontano? - ripetè, come un'eco, | Lucrezia | Sagredo. - Sì, madonna, e vi reco una lieta novella. - |
Il ponte della felicità -
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terra lontana. - Una fiamma rosea era salita alle guance di | Lucrezia | Sagredo e le sue mani pallide si erano congiunte in atto di |
Il ponte della felicità -
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contentezza, giacchè era stanchissimo del lungo camminare. | Lucrezia | disse dolcemente: - Padre, dove avete lasciato mio marito? |
Il ponte della felicità -
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Eusebio. - Ma voi, madonna, come avete perduto la vista? - | Lucrezia | narrò le vicende che avevano causato la sua cecità, e il |
Il ponte della felicità -
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bisaccia e bordone e si diresse verso l'uscita. A lungo | Lucrezia | Sagredo rimase ad ascoltare i passi del pellegrino che si |
Il ponte della felicità -
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viene, mamma? - Non lo so, curiosona! - rispose madonna | Lucrezia | sorridendo al suo tesoro. - Allora, vado da Alvise, eh, |
Il ponte della felicità -
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il babbo riceveva delle visite d'importanza, perchè madonna | Lucrezia | temeva che il chiasso dei due ragazzi disturbasse gli |
Il ponte della felicità -
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incalzante dei suoi pensieri. Così lo trovò madonna | Lucrezia | quando osò timidamente affacciarsi alla porta. - |
Il ponte della felicità -
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a me. Devo parlarti, - le disse di rimando il pittore. | Lucrezia | lo guardò con un lieve sorriso sulle labbra, ma con un |
Il ponte della felicità -
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seguito di Marco Antonio Bragadin. - A Famagosta? - ripetè | Lucrezia | come un'eco lontana. Lorenzo Sagredo chiuse dolcemente |
Il ponte della felicità -
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l'impegno di decorare la residenza del governatore. Pensa, | Lucrezia | mia, alla gloria e alla ricchezza che mi acquisterò! - Ma |
Il ponte della felicità -
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mia, alla gloria e alla ricchezza che mi acquisterò! - Ma | Lucrezia | non pensava che all'amaro distacco e alla lunga lontananza. |
Il ponte della felicità -
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- Una lacrima, una sola, era scesa furtiva dagli occhi di | Lucrezia | ed era andata a perdersi tra le fitte pieghe della fine |
Il ponte della felicità -
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non restava, ora, che l'amara realtà del distacco. Madonna | Lucrezia | si mostrò la più forte per rendere agli animi la serenità; |
Il ponte della felicità -
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| Lucrezia | Romana, Betsabea, Susanna e simili empietà signorili della |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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progettato di fare in modo che, nonostante il divieto, | Lucrezia | vedesse come lui la vedeva: confidava che lo sguardo |
Lo stralisco -
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Se avesse guardato quel che della tela poteva vedere, | Lucrezia | si sarebbe accorta che non era la stessa dei giorni |
Lo stralisco -
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penitenziali cospirazioni. Immobile negli occhi di Filippo, | Lucrezia | si stordiva al canto degli uccelli, al profumo delle rose |
Lo stralisco -
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lungo il porticato, abbagliandosi a tratti per il sole. Ora | Lucrezia | era sola. Una vampata le corse il volto, il collo, il corpo |
Lo stralisco -
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gli occhi al sole, come per riposarli un poco. Là dentro, | Lucrezia | si sentiva tirare anima e capelli verso il ritratto, abisso |
Lo stralisco -
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Fra veste e capelli, fra collana e fiori di serto, | Lucrezia | vide il proprio volto malconosciuto: mobile, splendente, |
Lo stralisco -
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ritratto, e posò l'ampollina d'olio sul tavolo di Filippo, | Lucrezia | sedeva al suo posto, quietamente. E allora rientrò il |
Lo stralisco -
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il Mediterraneo e dominare tutti i porti d'Oriente. Madonna | Lucrezia | e Loredana si recavano qualche volta nell'immenso cantiere |
Il ponte della felicità -
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partenza di Lorenzo Sagredo per Famagosta, un anno che a | Lucrezia | era parso più lungo di un secolo. Ma grazie al Cielo tra |
Il ponte della felicità -
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si sarebbe riunita, e per sempre. Così pensava madonna | Lucrezia | nella mattina sfolgorante e tepida di settembre. Una fiamma |
Il ponte della felicità -
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venne gettato nell'acqua dallo spostamento d'aria. Madonna | Lucrezia | e Loredana si erano aggrappate l'una all'altra e si |
Il ponte della felicità -
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Si era estinto con lui l'ultimo parente che madonna | Lucrezia | avesse in Venezia, poichè tutti gli altri erano stabiliti |
Il ponte della felicità -
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E altre lacrime, ben più cocenti, avrebbero sparso madonna | Lucrezia | e Loredana. Da soli quattro anni si era spento il sultano |
Il ponte della felicità -
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E se ferivano il cuore di ogni veneziano, erano per madonna | Lucrezia | e per la piccola Loredana addirittura angosciose. Famagosta |
Il ponte della felicità -
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Fra tante alternative di angoscia e di speranza il viso di | Lucrezia | diveniva sempre più pallido e triste, e invano Loredana |
Il ponte della felicità -
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Marco Antonio Bragadin era stato scorticato vivo. | Lucrezia | Sagredo aveva ascoltato con un muto stupore la |
Il ponte della felicità -
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alla mamma, singhiozzava disperatamente. Lo svenimento di | Lucrezia | durò a lungo. Quando la povera donna si riebbe, non |
Il ponte della felicità -
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Su la scala le donne sorreggono la figliuola di | Lucrezia | degli Ordelaffi, soffocata dalla vergogna e dal furore. La |
Parisina -
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Bilivert, intorno al quale si riannoda il problema della | Lucrezia | uccisa da Tarquinio nella Galleria di San Luca, l'opera che |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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la pittura è molto piú complicata a dire che a fare, mentre | Lucrezia | Buti aveva saputo, della bellezza in generale e della sua, |
Lo stralisco -
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sentire lontanamente la strofa di una canzone di ragazza. | Lucrezia | la riconobbe col cuore, e con le labbra la riprese in |
Lo stralisco -
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strana, triste, muta, solenne. Le campane tacciono. | Lucrezia | dice che sono andate alla Città del Vaticano a ricevere la |
Quartiere Corridoni -
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- Ieri sera Alvise non venne a trovarci, - disse subito | Lucrezia | Sagredo, ansiosa di calmare Loredana. Un'ombra passò sul |
Il ponte della felicità -
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Veniero e diretta verso i mari di Levante. - Donna | Lucrezia | non rispose, ma due grosse lacrime caddero dagli occhi |
Il ponte della felicità -
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nonna che gli aveva fatto da madre e lo adorava. Anche | Lucrezia | Sagredo aveva amato maternamente il piccolo orfano, e |
Il ponte della felicità -
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desiderato perfino di ospitarle nella sua casetta; ma | Lucrezia | non aveva voluto recare tanto disturbo ai suoi buoni |
Il ponte della felicità -
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