Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: luce

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e chiari su noi. è buio il mattino che passa senza la  luce  dei tuoi occhi.
pietre trasparenti, una  luce  che rallenta e cura.
la  luce  se ne vada, arriva il vento, prima da te, entrando dalla
ma sorridenti, e non ci sono domande, solo il gioco della  luce  che declina e del vento che ci muove i vestiti.
di ferro, sopra la cisterna. E il mondo, intero, in quella  luce  che divora gli alberi.
di parole ti assomiglia e credo che mi avverta, spegne la  luce  e chiama al posto mio, come una volta ma da sempre più
un giorno tranquillo, di  luce  fredda come il sole che nasce o che muore, e il vetro
tepore della  luce  rossa, dentro le chiuse aule dove la luce affonda uguale
tepore della luce rossa, dentro le chiuse aule dove la  luce  affonda uguale dentro gli specchi all'infinito fioriscono
porta, e schiudimi le braccia... - ecco il crepuscolo, la  luce  è sorta! Giovinettina lieta come una lieta mattinata, e
Ogni giorno è un miracolo senza tempo, sotto il sole: una  luce  salsa l'impregna e un sapore di frutto marino vivo. Non
come per interrogare il tempo. - Le finestre mettono una  luce  fredda e grigia, che è vinta da quella rossiccia dell'ampio
sono stati per molti anni, nella  luce  gialla della grande città. Io so che non potrò cambiare
cielo s'accavalla la nera massa delle nubi, e lungi livida  luce  rompe la tenèbra e pei piani rivela in nuovo aspetto messi
diffuso baglior speme sopita? Dal diffuso baglior verrà la  Luce  mai veduta? e dal rombo vorticoso la Voce squillerà che non
nel vortice di fuoco sono avvolto. Sospesa a quella  luce  è la mia vita un attimo od un tempo senza fine, che fra il
In vasta curva costeggiando il fiume tremola ancor la  luce  dei fanali e l'Arno scorre sonnacchioso e grigio, l'acque
triste senza posa a stilla a stilla e si dissolve. Trema la  luce  d'ogni cosa. Ed ogni cosa sembra che debba nell'ombra densa
È l'ora dopocena, precoce per le abitudini italiane, ma di  luce  già un po' incerta, cosi a nord, quasi all'altezza della
strada arida e sola che percorro oscura e alla diafana  luce  lo rivolgo dell'imagine tua cara e lontana, invano cerco a
ed Euridice nella notte infernale risospinse. Spenta ogni  luce  allora ed ogni via sbarrata, allor più presso la tenèbra mi
un vento lieto giù dalla montagna invade la natura senza  luce  che per pioggia e per nebbia si dissolve e delle nubi
sole. Riluce il monte e il piano e il ciel riluce di verde  luce  presso all'orizzonte, e in alto nell'azzurro l'ultime nubi
viso incontro al nuovo sole levai il primo canto, e la sua  luce  era certa promessa alla mia speme - e le dolci figure del
nel verde argenteo del tuo cielo. Dove tu stendi l'eccitata  luce  delle tue prospettive, ivi t'innalzo, dal mio segreto
il manto della notte bruna libero, e vola, - vola alla  luce  pura trionfante vola al sole del vero, dove i forti stan
da cui ritorna sempre con un”aria più serena e una  luce  più antica negli occhi, e coraggiosa.
le bianche colossali prostitute sognavano sogni vaghi nella  luce  bizzarra al vento. Il mare nel vento mesceva il suo sale
Nella stanza ove le schiuse sue forme dai velarii della  luce  io cinsi, un alito tardato: e nel crepuscolo la mia
velato dai fumi di viola, in alto baciato di una stella di  luce  era il bello, il bello e dolce dono di un dio: e le timide
respirarono la loro bellezza, alitarono a una più chiara  luce  le mie membra nella tua docile nuvola dai divini riflessi.
non si sa se lo faceva di proposito, ma protendendo la sua  luce  sopra i contorni sempre in movimento della nuvola pareva
un sorriso molle nell'aridità meridiana, ebete e sola nella  luce  catastrofica. Non seppi mai come, costeggiando torpidi
incantevole tenerezza. Si aprivano le chiuse aule dove la  luce  affonda uguale dentro gli specchi all'infinito, apparendo
apparendo le immagini avventurose delle cortigiane nella  luce  degli specchi impallidite nella loro attitudine di sfingi:
... Ne la sera dei fuochi de la festa d'estate, ne la  luce  deliziosa e bianca, quando i nostri orecchi riposavano
sua vestaglia bianca a fini strappi azzurri ondeggiò nella  luce  diffusa, ed io seguii il suo pallore segnato sulla sua
cose viste per gli occhi magnetici della lenti in quella  luce  di sogno! Immobile presso a me io la sentivo divenire
sotto l'ombra dei portici stillata di goccie e goccie di  luce  sanguigna ne la nebbia di una notte di dicembre. A un
sopra di lei pensierosa negli occhi giovani. Sbattuto a la  luce  dall'ombra dei portici stillata di gocce e gocce di luce
la luce dall'ombra dei portici stillata di gocce e gocce di  luce  sanguigna io fissavo astretto attonito la grazia simbolica
e Faust alzava gli occhi ai comignoli delle case che nella  luce  della luna sembravano punti interrogativi e restava
ticchiettìi le mille voci del silenzio svelata una giovine  luce  tra i tronchi, per sentieri di chiarìe salivo: salivo alle
s'accese la purità della lampada stellare, brillò la  luce  della sera d'amore. ... Ma quale incubo gravava ancora su
me una matrona selvaggia mi fissava senza batter ciglio. La  luce  era scarsa sul terreno nudo nel fremere delle chitarre. A
il mio sangue tiepido era certo bevuto dalla terra: ora la  luce  era più scarsa sul terreno nudo nell'alito metalizzato
olezza al par di una carezza. Amo la calma ascensïon di  luce  sulla montagna truce; il primo alito lieve che vien dalla
vedi che oscura è l'aria ed è fuliggine nel raggio d'ogni  luce  e dal profondo sembra levarsi tutto quanto è triste e
vide l'oscurità vana ed attese da dio chiedendo la divina  luce  e d'ora in ora il fiero cuor nutrendo di più forte volere e
e la speranza esaltando più viva, quando il giorno con la  luce  pietosa alla vita mortale ogni cosa mortale riadulava non
tuo corpo che il sole accarezza gode ed accoglie avido la  luce  perché non anche l'animo rivolgi ai lieti e cari giochi?
intorno fin dove giunge il guardo, la campagna ride alla  luce  amica Amico - mi circonda il vasto mare con mille luci - io
già lambiscono il sole, già alla terra invidiano la  luce  ed il calore. Un brivido percorre la natura e rigido mi
bianca, il cielo, sopra, era bianco, un cielo perso nella  luce  che lo abbagliava di bianco, è assenza, mi dicevo, è vuoto
pur un istante promette in lunghi anni luminosi dia la sua  luce  presa dal futuro al giorno natalizio, e l'illusione
deserto. Lasciami andare, Paula, nella notte a crearmi la  luce  da me stesso, lasciami andar oltre il deserto, al mare
non arriva, il mare che da sé genera il vento, manda la  luce  e in seno la riprende, il mar che di sua vita mille vite
non lo invoca, egli ama quei che non lo sa; e dona la sua  luce  fioca a chi per altra luce va. - Chi lo cerca non lo trova,
che non lo sa; e dona la sua luce fioca a chi per altra  luce  va. - Chi lo cerca non lo trova, chi lo trova non lo sa; il
profondo che ti chiamava a sè l'occulto mondo! Quando, alla  luce  dell'allegra festa, vidi brillar quella tua bionda testa, e
ancor dal cielo; e sia la croce del tuo sacro avello  luce  immensa... non velo! 27 maggio 1873.
disse - «questa triste nebbia oscura dove geme la torbida  luce  dell'angoscia, della paura. Altra voce dal profondo ho
paura. Altra voce dal profondo ho sentito risonare altra  luce  e più giocondo ho veduto un altro mare. Vedo il mar senza
il sole che non cala lento e stanco a sera in mare ma la  luce  sfolgorare vedo sopra il vasto mar. Senia, il porto non è
con voce più forte «ma è il coraggio della morte onde la  luce  sorgerà. Il coraggio di sopportare tutto il peso del
notte di una citta che ha torri e altane e ha piazze la cui  luce  è bella e lontana come quella di un paese straniero e gli
accese: così a le creature del paesaggio cubistico, in  luce  appena dorata di occhi interni tra i fini capelli vegetali
che reggevano la casetta conventuale rilucente di dardi di  luce  nei vetri occidui. Si levava la fortezza dello spirito, le
assai più del cielo notturno Noi vedemmo sorgere nella  luce  incantata Una bianca città addormentata Ai piedi dei picchi
- Del lungo crin nel labirinto negro, che come spugna la  luce  riceve, comparve allora un improvviso e allegro spruzzo di
bene! - Ella era uscita. La lucerna mia mi mandava una  luce  sepolcrale, fatta di sete e di malinconia, sul capezzale.
perla fina, questa infelice giovinezza mia, profanò la sua  luce  adamantina per bieca via! Lo sa Iddio se ho vegliato al mio
Così dell'uomo; la flebile calma sull'agonia dell'universa  luce  alle parvenze del mister lo impalma, e a un altar
tonante Che stende le sue piazze e le sue vie: La grande  luce  mediterranea S'è fusa in pietra di cenere: Pei vichi
dai cavi Vetri in un torto giuoco L'ombra cava e la  luce  vacillante O siciliana, ai capezzoli L'ombra rinchiusa tu
diventa un balcone. Ci si guarda intorno, si fa una grande  luce  nella casa del trionfo e si vorrebbe urlare ai pioppi e si