Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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parlare di questi sassi, ma non della  loro  forma o del loro colore, e nemmeno della loro sostanza o
parlare di questi sassi, ma non della loro forma o del  loro  colore, e nemmeno della loro sostanza o del loro peso.
ma non della loro forma o del loro colore, e nemmeno della  loro  sostanza o del loro peso. Vorrei parlare di questi sassi,
o del loro colore, e nemmeno della loro sostanza o del  loro  peso. Vorrei parlare di questi sassi, ma prima vorrei
di lupo. Non erano le immagini che facevano spavento, ma la  loro  cadenza, il loro ritmo spento. Non dico tutto.
le immagini che facevano spavento, ma la loro cadenza, il  loro  ritmo spento. Non dico tutto.
gabbiani stanno sempre nel cielo, che è il  loro  solo mondo. Quando il vento è più freddo si fanno portare
si lasciano andare, così da sembrare più fermi e sicuri dei  loro  fratelli dal volo più mosso, che rischiano contro la bora
quando resto impigliato nei  loro  nastri d'asfalto, allora cerco l 'acqua, la guardo e
amici, ammirati del viaggio, resteranno fra i  loro  arredi, s`incont1'eranno di sera nelle piazze, si
a volte vedo gli alberi del viale vicino a casa guarire del  loro  male; vedo a volte avanzare gruppi di adolescenti, come in
vanno e vengono, entrano dal portone che si chiude con i  loro  nomi, non si chiedono mai se vivranno abbastanza per capire
nel sole. Cinque persone pensano contemporaneamente. Una di  loro  morirà nello spazio di queste lettere. A) l`uomo? B) la
figure ovali quadrate circolari soavemente unite tra  loro  da una semplice linea.
assalto? Gli altri, una moltitudine, in tanti lo abitano, a  loro  volta testimoni, residui di una storia residua, compagni di
la possibilità che ramo, foglia, passero uscissero dai  loro  contomi, facessero corpo con noi, con l'aria tra di noi. E
parlano, seguendo del pennello la corsa affaccendata, e fra  loro  in famiglia discorrendo, di tutti i casolar della borgata.
unito di nuovo. Da piccola cucivo foglie di castagno tra  loro  fino a farne corone. Sognavo di fare vestiti completamente
bianco, s'affacciavano simulacri imbiancati, smarriti nei  loro  bianchi pensieri, è il nulla, mi dicevo, il bianco del
diverse, alcuni ancora vivi altri già morti, mescolati tra  loro  quasi sempre senza cognomi, solo i nomi, le date, le brevi
a offrirmi i baci, a offrirmi il santo affetto sognato al  loro  aspetto ... ? Eran tutte fanciulle innebriate di danze
pulviscolo dell irreversibile, ma ora tornano con quella  loro  furia improvvisa le campane del Cristo risorto, ecco anche
ti sia vicina, ma del sole, dell'aria, ma del pane, ché di  loro  ti nutri e a me sei tolta; gelosia d'ogni giorno, d'ogni
perdano il perno, e a conto nostro danzino i demoni nel  loro  inferno! Brindisi ad essi, e agli angeli dei cielì,
tanto! - I poverelli che venivan spesso m'amavano anche  loro  perché il pastor m'amava, e, nei dintorni, il mio mesto
rialzandosi poco a poco, trascinando uno ad uno le  loro  ombre lungo i muri rossastri e scalcinati, tutti simili ad
si univa e chiudeva il corteo. ... Strisciavano le  loro  ombre lungo i muri rossastri e scalcinati: egli seguiva,
anime infeconde inconsciamente cercanti il problema della  loro  vita. Ma la sera scendeva messaggio d'oro dei brividi
fiumi che stanchi di guerra mettono foce, nel mentre sulle  loro  rive si ricrea la pena eterna dell'amore. E l'ancella,
addolcite da una vita d'amore, a proteggermi ancora col  loro  sorriso di una misteriosa incantevole tenerezza. Si
delle cortigiane nella luce degli specchi impallidite nella  loro  attitudine di sfingi: e ancora tutto quello che era arido e
somigliavano allora a medaglie siracusane e il taglio dei  loro  occhi era tanto perfetto che amavano sembrare immobili a
interrogativi e restava pensieroso allo strisciare dei  loro  passi che si attenuavano. Dalla vecchia taverna a volte che
ti avevano già preceduto alla chetichella, sparendo dai  loro  lettucci. T' eri portato alcuni pacchi di libri, li avevi
candido coi capei d'oro, che non v'ha bibbia miglior di  loro  se l'ira assaltimi, e ch'io vi metta la man che aduncasi
voli il mio verso, Arrigo, ai versi tuoi! S'amin tra  loro  almen, se più non m'ami; se m'ami ancor, parlino insiem di
Senia i figli del mare e credettero d'amare. E lontani dal  loro  mare sotto il pallido sole avaro per il dovere facile ed
profonde intendevano vibrare. E la vasta voce del mare al  loro  cuore soffocato lontane suscitava ignote voci, altra patria
mi protendessi e in me le volessi, me stesso in  loro  tutto esaurire. Voler e non voler per più volere mi
cose memorando mi parlano con voce indifferente, ma nel  loro  sorriso, ma negli occhi mi par d'intravedere ch'altra cosa
sulle mie nobili membra. Alitarono felici, respirarono la  loro  bellezza, alitarono a una più chiara luce le mie membra