Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Numero di risultati: 109 in 3 pagine

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Leggere un'opera d'arte

255918
Chelli, Maurizio 50 occorrenze
  • 2010
  • Edup I Delfini
  • Roma
  • critica d'arte
  • UNIFI
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Duccio nella storietta del retro della Madonna in Maestà, conservata nel museo dell’Opera del Duomo, lo rappresenta con il vessillo, mentre il Beato

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la Vergine sono in piedi con lo sguardo rapito verso il cielo (figura 47).

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Bisogna notare che per suggerire la profondità spaziale, Raffaello dispone il sarcofago in modo che lo spigolo punti in direzione del riguardante.

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Porta in primo piano il gruppo della Crocifissione, rovesciandone lo schema, e aggiungendo il personaggio che tira la fune per sollevare la Croce; lo

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’ennesima vittima designata, ed in seguito lo avrebbe ucciso dietro la promessa della conversione in massa degli abitanti della città.

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svolgono il loro compito con grande senso del dovere e accuratezza, senza tradire alcuna emozione; il santo che ha lo sguardo rivolto verso il

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Lo stesso Mantegna dipingerà una seconda volta il tema caricandolo di ulteriori simbolismi, come possiamo vedere nel San Sebastiano della Ca’ d’Oro a

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Qui il delicato chiarore che filtra dalle fronde del giardino rischiara lo splendido corpo della donna, mentre le immagini dei vecchi sono

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testa, da cui però distoglie lo sguardo; i due personaggi che le sono accanto, una donna avanti negli anni ed un giovane, guardano con attenzione.

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Sant'Erasmo: Santo martire che ha come attributo un argano riferito al suo martirio: i suoi carnefici lo sventrarono, avvolgendo poi le sue viscere

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Sant'Eustachio: L’iconografia lo presenta come soldato, perché secondo la tradizione era un ufficiale dell’esercito romano ai tempi di Traiano; ha

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davanti alle labbra, per simboleggiare la punizione divina che lo aveva reso temporaneamente muto perché non aveva creduto all’annuncio dell’Arcangelo

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Visione di profondità: La composizione si sviluppa su diversi piani e quindi lo spazio viene rappresentato.

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lo scambio dell’anello. Iconologicamente la storia di Amore e Psiche vuole significare l’aspirazione dell’anima ad unirsi al desiderio, per trovare

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La dea Atena aveva inventato il flauto a doppia canna, ma trovando sconveniente che suonandolo le si gonfiassero troppo le guance lo gettò via; il

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personaggi, con colori cupi rischiarati da improvvisi colpi di luce. Il sileno è appeso per le gambe ad un albero; mentre due uomini lo stanno scorticando

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da Venere e da Persefone (Proserpina) che se lo contendevano aspramente, al punto da rendere necessario l’intervento di Giove. Quest’ultimo stabilì il

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Ercole e il cinghiale di Erimanto: Sul monte Erimanto viveva un terribile cinghiale che devastava il territorio e impauriva gli abitanti. Ercole lo

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poggiato sulla sua clava osserva lo scorrere delle acque ai suoi piedi.

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vezzosamente lo stilo alle labbra, per scimmiottare l’atteggiamento delle gran signore.

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che lo seguiranno.

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Il ritratto di Eleonora col figlio Giovanni, dipinto dal Bronzino, rientra nel primo tipo: qui tutto serve ad evidenziare lo status della donna

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Il ritratto di Pietro Aretino, conservato nella Galleria Palatina, a Firenze, rientra nel secondo tipo. Tiziano, che lo ha dipinto, ha cercato di

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Nei pochi ritratti dipinti anche Caravaggio ricerca la comunicazione: i suoi personaggi ci guardano, come il Papa di Velasquez, ma lo fanno con lo

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cezanniana, crea un tessuto pittorico fatto di semplici volumi colorati, con il risultato di identificare la forma con lo spazio (figura 127).

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Il meccanismo che ha prodotto questi canoni è lo stesso usato dagli artisti della statuaria greca del V secolo a.C., che per realizzare una scultura

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Nel XV secolo la natura morta venne utilizzata anche nell’arte dell’intarsio, come possiamo apprendere visitando lo studiolo di Federico da

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In un altro dipinto dello stesso artista, lo Spaccio di carne (figura 128) Figura 128 - PETER AERTSEN, Lo spaccio di carne, 1551, Universität

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Nelle raffigurazioni delle civiltà antiche, come quella egiziana, sumerica, minoica, micenea, lo spazio, o per meglio dire la rappresentazione dello

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È con la scultura greca, in ambito ellenistico, e poi con la scultura romana, che lo spazio comincia ad essere rappresentato in composizioni eseguite

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PROSPETTIVA AEREA: È un’invenzione dei fiamminghi, che invece di rappresentare lo spazio lo suggerivano attraverso la disposizione dei colori per

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Inoltre lo spazio può divenire teatro dello svolgimento di un’azione e ciò implica l’idea del tempo: la “sequenza temporale” è il termine con il

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È indubbio il fatto che rappresentando lo spazio l’artista voglia darci l’illusione della realtà, simulare cioè qualcosa che appartiene alla sfera

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Lo spazio può servire ad evocare un senso di vuoto, adatto ad esprimere un sentimento religioso oppure di solitudine, di contemplazione, d’infinito

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punti di vista. Determinante è poi lo scritto di Eugène Chevreul, la Teoria dei contrasti simultanei, che si rivelò assai utile ai pittori

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Possiamo verificare quest’affermazione con un semplicissimo esperimento che consiste nel prendere un foglio di colore verde e fissarlo con lo sguardo

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questo modo la luce non ha più una funzione costruttiva ma espressiva. La composizione negli impressionisti ha in genere una fonte di luce diffusa; lo

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; rendono indefinito lo spazio.

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conclusione che i due modi dipendono dal rapporto che l’artista ha con il mondo che lo circonda: quando il rapporto è armonico cerca di “imitare” la

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vengono espressi la forma, lo spazio, il colore, la luce.

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diacronica, non corrisponde lo stesso significato iconologico. È il caso del Moscoforo, di tradizione greca, e del Buon Pastore, di tradizione

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significare lo Spirito Santo, se invece è un pavone simboleggia il Paradiso e la Vita Eterna (figura 2). Bisogna ricordare che già in ambito pagano il pavone

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Vergine volge il suo sguardo in una direzione, mentre il Bambino lo volge nella direzione opposta.

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Raffaello però introduce delle piccole varianti: rovescia lo schema delle figure dipinte in primo piano e dispone sul fondo un’architettura che

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La scena mostra lo scambio di anello tra Maria e Giuseppe alla presenza del sacerdote; sulla destra è raffigurato il gruppo dei pretendenti sconfitti

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Lo Sposalizio della Vergine dipinto da Rosso Fiorentino per la Chiesa di San Lorenzo, a Firenze, pur muovendosi in linea di massima nell’ambito della

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Ancora diversa è la scena dipinta da Jacopo Tintoretto per la Scuola di San Rocco, a Venezia che mantenendo lo schema della figura di Cristo elevata

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A partire dal XIII secolo lo schema compositivo diviene più complesso: fanno la loro apparizione gli apostoli, mescolati ai soldati e tutti

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Quello giottesco, in linea di massima, è lo schema che ha una maggiore durata nel tempo: van Dyck lo usa in una visione di tipo pittoricista

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Un esempio di questo genere lo possiamo trovare nella Chiesa di Santa Maria in Antiqua al Foro Romano, nella cappella privata di Papa Giovanni VII

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