Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Tutti per una

214991
Lavatelli, Anna 28 occorrenze
  • 1997
  • Piemme Junior
  • Casale Monferrato (AL)
  • paraletteratura-ragazzi
  • UNICT
  • w
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piccola... forse una neonata... Non so dove l'han presa... E non me la voglion dare. - A me la consegneranno. - Non lo so... Non lo so proprio... Quelli là

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disponibilità all'interno dell'istituto. Non lo dico per metterle fretta, professore. Lo dico nel suo interesse: lei non ha idea di quanta gente bussi

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, chiamandoli a sé. Poi Melchiorre disse: - Entriamo in casa. Dobbiamo pensare al futuro, lo sapete? - Ah, per me va bene... - fu pronto a ribattere il Carlo

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... Insomma, ha fatto il diavolo a quattro. - Me l'immagino - sbuffò lei, alzando le spalle. - Del resto, io lo capisco. Prima la mamma, adesso io. Non

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fa bello per la Pinuccia - scherzò il maresciallo, avvicinandosi alla porta del bagno. - Ora te lo chiamo. Professore, puoi venire un momento

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amicizia con te. - Sì, me lo immagino. Ho avuto un cane anch'io, da piccola. - La ragazza allungò la mano per accarezzare il muso dell'animale. Poi

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tutto vestito di nero, con tanto di cappello a cilindro. - Sai chi è quell'uomo? - fece il maresciallo Fizzotti, che aveva seguito lo sguardo del

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già a bordo del suo bolide lucente, dove lo aspettava un nuovo, splendido esemplare di sesso femminile. Aveva lunghi capelli color rosso fiamma, molto

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. Fece cenno di sì con la testa, allungò subito la mano verso un magnifico babà alla crema e se lo cacciò tutto in bocca, mugolando di piacere. La

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, qui da noi, è uguale per tutti. Lo sapeva? Con il lungo indice nervoso il direttore compose velocemente un numero telefonico. Nell'attesa della

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LA RAGAZZA si sistemò lo zainetto sulle spalle, ferma davanti al portone spalancato. Rilesse un'altra volta l'insegna sulla cancellata che diceva

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intanto io sterilizzo i biberon per la poppata. - Va bene. A chi tocca? - Amanda girò lo sguardo tra le culle, come se da lì qualcuno potesse risponderle

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figlia... Se sua madre è proprio... - si agitò l'Ernesto, impappinandosi. - Io penso... io temo... - Lo è, lo è, vi dico... Avete letto o no, questi

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, sei già qui! - l'apostrofò, e la sua voce esprimeva una certa irritazione. - È lui che mi ha mandata a chiamare. - Lo so. È un vecchio testardo, non

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, gliel'assicuro. - No, è impossibile. D'altronde, come potrei? Lei, che è stato professore di liceo, lo sa bene come vanno queste cose. Oggi un cane, domani un

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con le quali è meglio non scherzare. Lo diceva sempre il mio collega, quando in ospedale ci proponevano di fare le gare di velocità con le

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refettorio la colazione è già bell'e pronta, e io devo ripulire la camera. Se qualcuno ha bisogno che gli dia una mano a vestirsi, lo dica pure. Basta che

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con disgusto. - Più o meno... - ridacchiò il maresciallo, come se la faccenda lo divertisse. - L'unica che se la passa bene è donna Giuseppa... - E

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MELCHIORRE camminava adagio adagio, quasi strascicando i piedi infilati in pantofole ormai disfatte dall'uso. Non faceva caso al professore che lo

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, stetoscopio e borsa nera a soffietto entrò nell'ambulatorio col passo frettoloso di chi non ha assolutamente tempo da perdere. Lo seguiva a distanza, con

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tipico di chi, credendosi al di sopra della norma, finisce con lo smarrire la misura della normalità. Ma ora era morta, poveretta, e dei morti - nel

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l'erba brillava col verde nuovo della primavera. Ma appena uno spingeva lo sguardo più avanti, verso il cancello sempre chiuso a chiave, più in alto

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studenti. La Pinuccia lo ascoltava rapita, il lavoro a maglia abbandonato sulle ginocchia. Poi accadde un fatto strano. Attratti da quella voce, stupiti

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regolamento. - L'uomo chinò il capo, avvilito, e accarezzò il suo sacchetto di monetine. - Il mio allenatore lo ripeteva sempre: «Non ha senso battersi

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lavoro. Con un secco colpo di forbici tagliò via un dito al guanto di gomma, lo infilò sul collo di una bottiglietta di birra e lo fissò con un

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- LO DICO e lo ripeto: io non ci sto, caro direttore. Sono spese grosse, queste. A me interessano i profitti. - Signor Martelli, abbia pazienza

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feroce... Ah, sì! Lo farò abbattere, statene certi. - Questo si vedrà! - disse l'Ernesto, muovendo un passo avanti e sfidando il direttore con tutta la

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dov'è? - Qui, dottore. Venga a vedere - disse la Pinuccia. Lo prese per mano e lo accompagnò al letto dell'Attilio, in fondo alla camera. Dorotea dormiva

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