graziosi fiori della primavera, dei boccioli di aprile, dei morbidi petali del...» «Vuoi dire che puzza, Blabante?» lo interruppe il conte, ciglioso. «Non
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cavaliere. Così rispose il conte: «Se lo vuoi, lo sarai, buon Blabante. Ma gridami il perché di questo nuovo desiderio, giacché io ti conosco da sempre e
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coperto e non lasci che ti si guardi in libertà?» Lo scudiero rispose: «Masca Nedarella, questa copertura mi sta sul volto a causa della mia timidezza
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paesaggio era quieto, e quieto il cammino. Tra i pacifici suoni di luglio, spiccava ogni tanto lo stridìo di un uccello che troppo vicino svolava al
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faccio, ripestando lo stesso sentiero, la stessa erba?» E passò il tempo che passò. «Quanti altri maledetti giri ho fatto, Blabante?» gridò il conte
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alla mia impresa, e che mi giovi un brindisi così abbondante...» Lo scudierò abbassò il capo, e Narco tornò alla sua fatica. L'albero, fermo
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rispetto e devozione volessero mostrare, il loro inchino era eccessivo, e io non me lo spiego. Aiutami a trovarne la ragione». Disse Blabante: «Quanto
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suo verso dove lo volevano portare. Il viaggio durò meno dell'ora e finì sotto un'altissima parete di roccia, che solo con cavalli alati si poteva
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arrivava fino ai piedi. Era di una bellezza pallida e forse triste, e con lo sguardo vagava oltre le cime dei pioppi, nel cielo volato di nuvole
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a lungo vedere il tuo volto, così poco guardato, così tanto desiderato!» Narco gridò: «Mia donna! Io l'elmo non lo posso levare per un motivo vero e
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Valicarono le alte montagne, poi le meno alte, e le foreste. Disperato per lo svanimento che sappiamo Narco faceva propositi di fermarsi a fare il
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: «Perciò, o grandemente e unicamente bella, io ti chiedo un bacio: la bellezza di un bacio d'amore! Corto o lungo, come a te piaccia: le mie labbra lo
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braccio di ferro l'albero di Kronof. Ma bada: nessuno lo tocchi con corda o con lama, con fuoco o con fumo, con laccio o con bastone. Tu solo, e con la
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vero: il tuo fiato non lo posso curare, ma posso dirti come si cura, e come scompare». «Mago, che devo fare?» «Lasciare il tuo potere: perché a rare
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