Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Il codice della cortesia italiana

184471
Giuseppe Bortone 31 occorrenze
  • 1947
  • Società Editrice Internazionale
  • Torino
  • verismo
  • UNICT
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sotto un certo punto di vista, egli lo deve esser non meno per quel che lo riguarda: non si può educare quando si parla bene e si razzola male. E deve

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precisamente lo sviluppo e la formazione della coscienza civile attraverso le conseguenze dei piccoli falli - anche dei piccoli tratti di scortesia

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; in genere, dalle linee del viso e, si potrebbe dire, di tutta la persona. Verticali le linee del viso; il capo piegato in avanti o da un lato; lo

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naturali. Quando si deve salire, se è aperto lo sportello sinistro, sale prima la persona che deve occupare il posto d'onore; se è aperto lo sportello

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. Si chiama il cameriere con un cenno discreto della mano, non picchiando sul tavolino, o cozzando i bicchieri, o battendo le mani; né lo si chiama da

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imposti dal rispetto per gli altri, specialmente per le signore. La maschera autorizza l'allegria, lo scherzo, non la villania. Vi sono dei limiti

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Non si aspetta per entrare - e l'ho già detto altrove - che lo spettacolo, o i singoli atti sieno cominciati. Ma né pure ci si va molto prima

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», guardo il ballo con un certo senso di diffidenza. È uno svago simpatico, non lo nego; né alcuno mi deve insegnare quel che in esso c'è di elegante, di

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, rivolgersi al controllore; quando si è occupato il proprio, non si simula con valigette o altro, l'occupazione di altri. Lo scompartimento d'un treno

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Durano, per lo piú, parecchi giorni, ed hanno, generalmente, come mèta Paesi stranieri. Per l'equipaggiamento, limitato all'indispensabile, tener

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autorizzati, e conservando il posto che non a caso è stato assegnato. E poiché lo spazio è piuttosto ristretto, sforzarsi di essere piú ch'è possibile

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un concerto, a una conferenza quando lo spettacolo, il concerto o la conferenza son già cominciati, è mancanza di riguardo verso gli attori, i

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quanto piú moderatamente che altrove, perché le gambe si sono abbastanza esercitate durante la giornata. Lo svago preferito è quello delle escursioni a

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lunghi pattini, detti, con termine danese, schi. In verità lo schiare - o sciare - ha avuto una meritata fortuna; ed è veramente salutare che i nostri

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un tempo in cui esso era l'elemento essenziale, indispensabile d'ogni connubio: ora - e non è certo confortante! - esso è divenuto un elemento, per lo

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che ciò faccia - o mandi almeno un telegramma, il giorno delle nozze - anche chi non può intervenire. Lo sposo pure si farà precedere in casa della

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, lui a destra; i parenti e gl'invitati della sposa a sinistra di lei; quelli dello sposo alla sua destra. Dopo la benedizione, lo sposo mette la fede

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. Quanto ai convitti, il Ministero esplicitamente fa obbligo che, dal personale di ruolo, vi sieno insegnate le regole della cortesia; ma lo si fa da

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, se non si vuol andare incontro alla taccia, per lo meno, di indelicati, evitare di chiedere a prestito oggetti che si possano facilmente guastare nel

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mano. E bene, lo facciano con discrezione, nelle ore, nella durata delle visite, nei modi, nella misura: a chi ben chiede nulla si nega!

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politici, dai religiosi ai mondani. Affrontarli tutti, senza una preliminare, per quanto si voglia modesta, preparazione, è, per lo meno, imprudenza. Né

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Se è indispensabile badare a « quel » che si dice, lo è non meno badare al « come » si dice. Debbo confessare che ho incontrato poche persone le

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disinteresse, lo spirito di sacrifizio. Chi si lamenta di non aver amici, ne chieda a se stesso la causa; chi dice di avere tutti amici è in errore

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, mentre si parla con disdegno - per poco non dico « con disprezzo » - del personale di servizio, si riconosce poi, per quanto raramente lo si confessi

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nostra riconoscenza per un favore ricevuto. Chi ci favorisce non lo fa perché si aspetti questo nostro attestato; però si può esser sicuri che anche lui

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affetto, espressi o non espressi quei voti, son vivi e fervidi sempre; e lo sanno quelle persone proprio come lo sappiamo noi! Di modo che gli augúri

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agio, con un dolce riposo per sé, con la convinzione di procurar gioia a chi lo aveva invitato. Poi « le camere degli ospiti » divennero sempre piú rare

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truciolino che sempre si forma dalla parte donde si aprono le buste e con la quale distrattamente mi gingillavo. Due passanti lo notarono, e sentii

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ultimo. È finito, oramai, in soffitta l'in tre non si accende!; ma se, fra i presenti, ci fosse qualcuno per cui valesse ancora lo stolto pregiudizio

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disordine: è un cosí lieve fastidio che se lo possono procurar tutti. Tanto meglio se si ha la possibilità di cominciare la propria giornata col bagno

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vilmente remissiva, ma sapientemente condiscendente, dimostrando di capire che la vita di lui ha, per lo piú esigenze diverse dalla vita propria. Ed

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Cosima

243765
Grazia Deledda 19 occorrenze
  • 1947
  • Arnoldo Mondadori Editore
  • Milano
  • verismo
  • UNICT
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delirio terribile il suo; peggiore del delirio di un moribondo o di un idrofobo: Andrea lo capiva. Un terrore mai prima conosciuto invase Cosima, come se

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d'opera, un altro tirava fuori un pane, lo spaccava, si faceva facilmente versare sulla mollica un filo d'olio, e lo abbrustoliva sulla brace

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lo sai bene, Elia.» Egli lo sapeva: eppure aveva una fede cieca, un attaccamento appassionato per il signorino Andrea: ed anche la sua voce tremolò

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appresso quando andava per le commissioni. Se lavorava giorno e notte lo faceva volontariamente: andava a prendere l'acqua alla fontana, a lavare i

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di caffé, gli aggiustò il giaciglio, rimise in ordine la stanzetta. E ogni tanto lo guardava con occhi pietosi, senza dimostrare ripugnanza per quel

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nonno Andrea, Cosima non lo aveva conosciuto, ma sapeva che anche lui era un giorno arrivato di lontano, chi diceva da Genova, chi diceva dalla Spagna

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denaro lo guardò quasi torva: le sembrava frutto di un peccato mortale. «Ebbene» disse Cosima, «lo spenderò: non voglio mettere piú da parte niente; e

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sono un pastore ricco, ma lui è un povero accattone, un ubriacone pidocchioso.» Cosí parla Andrea del suo professore di latino; e lo dice con

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al limite estremo della cittadina e la neve era cosí alta che non ci si poteva arrivare. Allora lo studente si chiuse nella camera alta, con un freddo

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alle finestre. Siedono per terra, in un lato della piazza, le erbivendole coi loro cestini di verdura: per lo piú sono serve, che vendono i prodotti

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lo perquisí; gli trovò alcune monete e la chiave che apriva il cassetto. Andrea continuava a negare. Allora il signor Antonio prese una corda e la

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tempo, il banditismo locale aveva ancora un carattere quasi epico. Odi di famiglia, sete di vendetta, pregiudizi di onore erano per lo piú l'origine

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Giusto e buono era il signor Antonio, e tutti lo amavano. Esercitava, senza volerlo, senza accorgersene, un fascino benefico su tutti quelli che lo

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a Cagliari, si dovette fare sacrifici. Ma Gioanmario, lo studente, dava buone promesse. Durante quelle ultime vacanze, mentre si preparava a partire

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del paese, i pettegolezzi, le storielle di innocenti amori fra studenti e fanciulle del luogo: Cosima e sopra tutto Enza lo ascoltavano incantate

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ancora quel picchiare come di un tamburo che annunzia una disgrazia: lo sente ancora rimbombare dentro il suo cuore; è il suono piú terribile che abbia

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dalla sua casa al centro del paese: ella lo sapeva, e lo aspettava alla finestra, ma appena la figura di lui appariva ella si nascondeva. Ma questa

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finestra, non mancava mai, in una piccola conca di sughero, un po' di carbone; ma per lo piú le vivande si cucinavano con la fiamma del camino o del

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recinto di massi. Piccole stanzette erano addossate alla chiesa, sotto lo stesso tetto, e una specie di portichetto si apriva davanti alle due porte

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