(Loris vorrebbe sfuggirle; ma Fedora lo rattiene e lo fa sedere sulla sedia a sdrajo: indi lo abbraccia, abbandonandosi tutta su di lui.)
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(Loris la stringe al suo petto: Fedora lo trae a sé, e lo fisa nel profondo degli occhi.)
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(Lorek entra nella camera da letto, di cui riaccosta subito i battenti. – Fedora lo segue con lo sguardo atterrita: poi si lascia cadere sul
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(Egli s’alza e va a frugare nella tasca della sua pelliccia: e, toltone un pacco di lettere, lo getta sulla piccola scrivania. – Fedora lo afferra
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vassojo un dispaccio a De Siriex, che lo apre in disparte e lo legge con crescente emozione.)
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(Loris prende il calice dalle mani di Borov, e lo porge a Fedora, della quale Olga sorregge la testa. – Fedora ne beve un sorso, ma poi lo rifiuta
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(Michele si sforza di ricordare. Tutti lo guardano ansiosi. – Lunga pausa.)
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(Loris porge il dispaccio a Fedora, che lo percorre febbrilmente.)
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(Borov, riconoscendo Fedora, vorrebbe parlare: ma Loris lo trattiene con un gesto.)
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(Loris cade tramortito sulla seggiola: Fedora corre a lui, e lo circonda delle sue braccia.)
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(Loris si slancia verso il cancello: Fedora, senza muoversi dal posto, lo ferma con un gesto.)
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viale, che conduce al giardino. – Fedora, che accompagna Loris con gli occhi, non può vederlo; ma Olga, che è risalita, lo scorge e lo riconosce. Basilio
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(Basilio scende dal villino con un vassojo e lo presenta a Loris, il quale rivolge il capo pesantemente. Fedora, poi ratta, ne toglie un biglietto.)
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(Loris disperatamente piange: Fedora lo bacia e gli asciuga le guancie: indi, scoraggiata, si lascia cadere in ginocchio ai suoi piedi, tergendosi
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(Basilio solleva il canestro e lo porge a Olga, la quale depone alcuni fiori in grembo a Fedora: questa li accarezza: ne prende uno, ma le cade tosto
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(Fedora è saltata; Loris la serra tra le braccia, poi la depone a terra. Entrambi ridono pazzamente. – Ella gli si appende al collo, e lo bacia. I
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(Olga, in costume da sportwoman, discende spigliatamente dallo châlet, e si avanza verso De Siriex, che le muove incontro per nasconderle lo
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accosta, indi lo trae a sinistra. – Nel mezzo Olga passeggia, civettando, a braccio di Rouvel.)
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avvicina e rompe il fascio: Fedora lo segue ansiosamente degli occhi.)
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Siriex e Desiré si voltano vivamente e lo vedono. Lorek s’avanza d’alcuni passi.)
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con esagerato sussiego, stendendo a tutti la mano, senza che nessuno gliela stringa. – Gli altri lo salutano con fredda garbatezza.)
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porta. – Grech entra bruscamente dalla comune, facendo indietreggiare Desiré: De Siriex lo segue lentamente. I due Agenti si fermano sulla soglia
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della stanza di Vladimiro filtrante attraverso l’usciolo, lasciato socchiuso dal dottore. Questi prende l’ampolla dalle mani di Fedora, la quale lo
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Il Cieco crolla sdegnosamente il capo; il dramma non inganna la sua esperienza, ma l’armonia suo malgrado lo vince benché egli non lo voglia… non lo
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(Così lo rinvengono alcuni merciaioli ambulanti che passano per andare alla città, e lo rialzano compassionati).
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(pietosamente i merciaioli lo sorreggono e l’accompagnano barcollante, inebetito, quasi un fantasma, verso la città).
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(con enorme sforzo il fortunato cenciaiolo svincola l’uncino rovesciando fuori dal blocco di fango… lo scrigno… di un sasso. – E gli altri ridono).
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Ecco il Yoshiwara; l’ora del desiderio lo affolla della gaia, fastosa e spensierata gente cercatrice della voluttà, del piacere o dell’amore – della
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quelli che lo circondano, insolente di bellezza e di ricchezza)
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E il Cieco, giunto sotto alla verandah, si abbassa a terra e, raccolto del fango a piene mani, lo gitta alto verso dove gli viene la voce di sua
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(La mousmé – che fantasiosamente sente il linguaggio caldo della Luce e lo traduce in bontà, carezze, promesse, è Iris; è lei che infantilmente si
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Il villaggio, dietro quella grigia macchia di alti, pallidi bambou, eleva ancora indecisi nella penombra i suoi bizzarri tetti; e il ruscello che lo
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a lei gli steli, steli che si snodano e si stendono intorno al corpo suo come braccia umane, e lo sollevano alto,… alto,… là,… lontano,… lontano,… su
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