SENTITE ora il mio segreto, uno spaventoso segreto che rode I'anima. L'ho taciuto sinora per l'orrore della mia mostruosità. Ma dentro, lo spasimo
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: - Ti amo. - Mi amerai sempre? - Sempre - rispose il fantasma. Io, che agonizzavo, risposi: - Sempre. - Lo giuri sulla Madonna? - Lo giuro sulla Madonna
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altro. Un altro uomo mi amava veramente, con la lealtà spirituale delle anime elette; io lo amava con l'umiltà profonda del cuore che cerca
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che lo uccido, signora. Senza più dirgli nulla, fattasi un po' seria nella faccia, Paola si allontanò da lui, a rilento, come se l'avesse colpita una
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, cercando di vedere il volto di Paola, all'oscuro. - Noi siamo in fiero pericolo di morte - rispose lei con molta dolcezza. - Lo so - e chinò il capo. Egli
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- sussurrò lei, con dolcezza. - Dio... io non lo prego! - Lo prego io, sempre, perchè vi dia la pace. - O femmina ipocrita! non vi burlate anche del Signore
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minacciata, era la signora Cariclea, la moglie dell'emigrato. Lo sapevano bene, i soldati, che era la moglie di un cospiratore, di un nemico, di uno che
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. Silenziosamente, il maggiore era disceso da cavallo e se lo trasse dietro, nel cortile; lo legò a un anello di ferro. La signora andava innanzi e il maggiore dietro
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giammai lo trovammo così affannato, così duro, così minacciante. La funzione del vivere, pensando, sentendo, agendo, ci sembra un continuo problema da
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una commedia, visto che questa povera gente, oltre a tirar lo spago, a menar la pialla e a batterre il ferro sull' incudine, si industriava anche a
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: caratteri pieni di passione irrompente e, spesso, impacciati e taciturni: anime piene di poesia e, per lo più, inabili a esprimere quello che è la loro
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quaggiù. Non piantate altra cosa e sradicate tutto il resto. Non è che coi fatti che si forma lo spirito di un animale che ragiona: il resto non gli
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giovanotto poté metter fuori Ie prime parole. - Vostra Eccellenza si meraviglierà... si stupirà, lo capisco, della mia grande audacia... della mia temerità
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sali. Per questo lo ammirano tutti, in Consiglio. - Mio buon signor Bendinello! - mormorò Geronimo con voce lagrimosa.- - Lasciatemi sperare... - Vi
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tuonò il vecchio stizzoso. - Non lo conoscete il proverbio? Tra le monache di Sant'Agostino... con due teste sopra un cuscino? - E gli scappava da
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soavità di espressione, da rimanerci incantati senz'altro. La marchesa Arduina, ritornata alla felicità dei suoi diciott'anni? Il signor Ascanio lo
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lo disponeva ai prodigi. Ma fosse Arduina, od altra più moderna creatura, ben era una cosa di cielo; e su ciò non cascava ombra di dubbio. Una
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, per rimandare lo sgomberatore e i suoi manovali con Dio. - Che idee! - brontolò il signor Ascanio, rimettendosi a misurare il pavimento coi passi
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rideva. II ridere, comunque sia, fa buon sangue. - Che cos'è, poi? - diceva egli, quando lo riprendevano della sua irrequietezza. - In dieci anni ho
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lo canzona. Sorrise, dico; ma quello dei due che stava sul grave, non voleva essere canzonato. Perciò rispose a sè stesso: - L'ho pensato altre volte
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gatti del vicinato. Peggio alle reni, con quella piazzetta, dove si vende la trippa, e si tiene lo stoccafisso in molle; donde salgono a voi, sebbene
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robinia. E poi, sempre colla immaginazione, rientrava nel suo studio. Già, era a pian terreno, lo studio; tutte le stanze buone di quel pian terreno
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aveva veduto muovere qualche cosa. Che diavolo era? Nè gatto, nè sorcio, veramente, nè altro animale di specie conosciuta. Fu grande lo stupore del
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uno dei suoi momenti buoni, per gradire la celia; forse, sotto quella forma amichevole, sentì fischiare lo scherno.Comunque fosse, non volle lasciarsi
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il dolce biglietto; e, si va, anche con poca voglia, o nessuna; solamente perchè c'è il tale, o il tal altro; e il tale, o il tal altro, lo vediamo
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. Il partito è buono per tutt'e due; credete che Bendinello non lo senta? - Senta quel che gli pare; - ribatteva Gian Luca, - Ci vogliono poi troppe
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