Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Il Plutarco femminile

218203
Pietro Fanfano 50 occorrenze
  • 1893
  • Paolo Carrara Editore
  • Milano
  • paraletteratura-ragazzi
  • UNICT
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i torti, dacchè lo spendere, come fanno, parecchj, tempo migliore, e lo stancar l' ingegno in cotali gingilli, fa segno di cervello leggiero, e d

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lo troveranno scritte in corsivo. Non ispendo più parole intorno a questa mia opericciuola, alla quale non desidero altro, guiderdone che il saperla

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. "La Olimpia Morata fu delle più dotte del suo secolo. Nacque a Ferrara nel 1526. Il padre di essa, accortosi del suo distinto talento, lo coltivò con

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bocca, rispose allor prontamente,: a Le lodi del signor maestro io le accetto come stimolo a far sempre meglio; della correzione lo ringrazio tanto e

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avendo volentieri acconsentito i genitori di lei, si fece lo sposalizio nel 1539. Bernardo, avuta licenza, con larga provvisione, dal principe di Salerno

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, avaro e spietato, non volle aspettare; ma la minacci� di darle lo sfratto, e di metterla al tribunale, se tosto non pagava. Quanto la povera donna si

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"Sentite se è vero che i ghiotti ci rimangono. Ve lo vo' provare col fatto d'un pazzerello di giovanotto, che mi capitò sotto gli occhi leggendo

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lo stato delle vedove, perchè anche le più sagge sono continuo bersaglio delle pungenti lingue: e par quasi che quanto più le sventurate si cuoprono

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dagli intelligenti: anzi il cardinale Leopoldo lo riputò degno di esser collocato in quella sala di Galleria de' Pitti, nella quale sono i ritratti dei

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più vivace che sia mai stata al mondo. La giovane duchessa amava la lettura e lo studio: si teneva sempre d'attorno i più nobili ingegni del sue tempo

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non quanto era così minuziosamente amante del risparmio che i più lo dicevano avaraccio, e de' suoi ingegnosi modi di risparmiare spesso era

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scrocchietti, e, capitandogli il tordo, lo pelava, vi so dir io! Ma questo non è nulla: raccattava i cenci, i pezzi di carta e le cicche; teneva una

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celebre WanderBroeck, allora professore nello studio di Pisa: E chi sei tu, soavissima fanciulla? Certo lo studio e l'amore della bella Etruria; dacchè in

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un' altra, ed in quei sei mesi non aveva avuto altro pensiero che lo studio: per questa ragione, finito che ebbe di leggere, così la direttrice come

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Università che non le offerisse una cattedra. Lo stesso imperatore Giuseppe II, passando per Bologna, andò a farle visita, e le disse parole amorevolissime

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' arte di governo, e lo feci con parole poco dicevoli al soggetto, sì che voi altre faceste spesso bocca da ridere, ed il signor maestro me ne censurò

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, Clorinda, Lucrezia ed Angelica, lo quali furono famose tutte e quattro, e specialmente l'Anna, che sposatasi al celebre Wandick, potè vincere le altre

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scriver la vita, meriti di esser messa fra le più illustri, come lo mosse l' altra volta, che dovè parlare delle donne di Messina. Che dice, la

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crederebbe, se non lo si vedesse raccontato da più storici e confermato da monumenti. Questa Cinzica era una nobile fanciulla appartenente alla nobilissima

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loro svenevolezze; e benchè io sia così di poco studio, mi par di comprendere che, se è cosa veramente difficile lo scrivere vera poesia, ed il fare

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studiava alla perfezione: amava appassionatamente lo studio, e la lettura de' nostri grandi scrittori; ma non dimenticò mai di esser donna, moglie, madre

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' una dei pregj e delle virtù dell'altra. "Sicuro che lo credo, replicò subito la Fulvia..." Ma qui la interruppe la direttrice con queste gravi

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, salì al suo posto, e cominciò: " Bisogna ch' io mi faccia dal ringraziare la nostra cara direttrice per lo scambio fattomi del tema del mio discorso

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scritta con assai garbo. "Ella è così buona che lo dice per incoraggiarmi, e la ringrazio: vorrei per altro che, o lei o il signor maestro, mi additassero

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scrivere, quando lesse la vita della Sofonisba Anguissola; e dovete pensare, se adesso ci si fosse messa con tutto lo studio per non far bugiarde tali

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un attimo." E di fatto il maestro tornò subito con un libro, dove, trovato il luogo da leggersi, lo porse alla signora Giulietta, la quale a voce alta

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compresero il veleno di queste parole, ma dissimularono; e siccome niuna osservazione vollero fare lo compagne della Sofia, salvo che una voce

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dilettevole per altro, tanto è lungi ch' io lo reputi peccato, che, se la signora direttrice il permette, io, a modo di ricreazione, vo' proporre qualche

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Questa stanza la leggeva il maestro; ma non l' ebbe appena finita, che più voci gridarono la spera, lo specchio. "Sì, disse il maestro, questo enimma

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atto, di bella persona, semplice, ma elegantissima nella toelette, non era possibile lo starle vicino, e il trattarci, senza pigliarne ammirazione e

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, avesse scritto te il fido specchio attende, non avrebbe fatto più calzantemente e più gentilmente? Lo sa da che procede questo vagheggiare senza bisogno

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, chiaro, e più proprio del francese toilette? Lo specchio è il più necessario arnese per abbigliarsi e dà subito la idea della cosa. Dunque se io dirò

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perfin giornalista: ma nel suo genere anch' essa ha molto del singolare, e l' argomento lo tratto assai volentieri. Dico adunque che questa

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CLOTILDE TAMBRONI. "Nata in Bologna nel 1768, morta nel 1818, sin dalla più fresca età manifestò quel fervente amore per lo studio delle scienze e delle

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Passando da Firenze il famoso traduttore di Ossian, lesse presso di lei il principio della sua grande opera; e lo stesso granduca Pietro Leopoldo

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dico questo, nè mai consiglierò veruna di loro a farlo: solo ho detto, e lo ripeto, che una tal professione non è vile per niente nè merita lo scherno

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veri. Quanto ardentemente per altro fosse studiosa del pubblico bene, lo mostra l' avere essa fondato il celebre Istituto della Santissima Annunziata

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, pregiava la virtù, che si acquista con lo studio e con le magnanime opere, e tutta si diede alle più gravi discipline; e benchè fosse bellissima di

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, pag. 170. Se lo studio della Divina Commedia sia facile alle fanciulle, pagine 171, 180. DARE e STARE. Natura di questi due verbi, e modo di conjugarli

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quindici anni, non troppo bella, ma tutta per l'appunto e gentile: sempre giojale e piacevole, era lo spasso di tutte le compagne, e si chiamava Giannina. A

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benissimo dove andavano a battere le parole della direttrice, e fece il viso come di fuoco: lo intesero parimente alcune di quell'altre ragazze, e ne fecero

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rifiorire le buone lettere; e se non lo fu quale lo fu Poliziano, e tanti altri sommi uomini, fu però così dotta nella filosofia, nella teologia, e nelle

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mal occhio la pace, fece un'imboscata per ammazzare lo Spadafuora; e di fatto, mentre passava di lì, dato il segno, i congiurati gli saltarono addosso

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Capitano, trattava col Legato, lo fece prendere e tagliargli la testa. Ella rimase allora sola guidatrice della guerra, e continuamente era con l'arme

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Gambara era aliena dalle mode? Ma che lo star su le mode è cosa da far molto torto a una donna?" "Io, signora Vittorina, non volli che ella toccasse

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, nelle quali era già valentissima. Lo sposo accoglieva con lieta affezione i suoi consigli; e quando i principi italiani gli proposero di farlo re di

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atti ed opere egregie della propria persona, come fanno gli uomini, o con la toga, o con la penna, o con le armi. Lo sanno per altro, signorine, qual è

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Caterina Cibo, duchessa di Camerino, principessa di Bisignano. "E andata di là, tornò con un antico libro del cinquecento e trovata la pagina, lo

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appresso, con la facoltà datagliene dal re di Spagna, lo sposò, e prese domicilio in Genova, dove continuò a dipingere con somma lode, finchè, invecchiata

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squisita; e di buon'ora diede segni manifesti del suo fiorito ingegno, che fu da lei coltivato con lo studio diligente ed assiduo: andata poi a marito

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