ritiro di Mondragone......................... 272 » XXIII. Un breve respiro................................... 301 » XXIV. Lo spionaggio
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ore, videro una bettola semiaperta, dove lo schiamazzo della gente indicava la gozzoviglia. Spinto l'uscio, mi trovarono stesa sul piano di due sedie
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lei vita rifiuta.» Il mio confessore, avvedutosi di tale sentimento, lo dichiarò peccaminoso; le suore mi dissero ingrata verso Dio, verso san Benedetto
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esclusivamente in sè stesso, lo spirito mio si creò poco a poco un secondo monastero dentro il monastero medesimo, dove mi trovava confinata; e nel recinto di
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diranno: Signore, quando, vedntovi affamato, vi abbiamo satollato?.... Ed il re loro risponderà: In veritià, ve lo dico, ogni qual volta l’avete fatto a
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oblazioni ai preti, in mancie si monaci, in complimenti a' chierici che uffiziano in chiesa e servono le messe. Usano lo stesso all'occasione delle loro
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a tanto che non presi il velo, quella donna, incontrandomi, abbassava gli occhi, masticava fra i denti qualche parola di dispetto, e, se lo poteva
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del furto vanno esenti i chiostri. Non lo avrei mai creduto se non me l'avesse insegnato la propria esperienza. Perlochè cosa stranissima sembrommi il
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cura di nasconderlo nella pezzuola, e volai tosto nella mia stanza, dove lo svolsi..... già s'intende, colle speranze dedicate a Domenico. Vi stavano
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in prestito dalla propria famiglia. La badessa approvava tali scandalose prodigalità, anzi le fomentava dicendo: "Io pure ho fatto lo stesso
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potesse la mia più o meno larga liberazione, e mantenne fedelmente la promessa. Ma anche nell'interno del chiostro lo stato mio erasi modificato. Una
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della volontà di Gregorio XVI. Per dargli un'infarinatura degli obblighi e delle cure vescovili, di che era totalmente digiuno, lo avevano tenuto in
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subentrava lo sconforto: ad ogni nuovo sole che spuntava, le speranze rinascevano. Benchè dal mondo de' vivi segregata, pure io m'informava di tutto
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d'aver più volte interrogato lo specchio intorno alla mia personale identità. Il Breve mi permetteva d'uscire ogni mattina; ma il cardinale, che
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dunque irreparabilmente perduta?" "Ahimè! lo temo." "E le suore del conservatorio?" "Vostre nemiche la maggior parte." "E voi, cara e buona.... E voi
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. - Si sfiatò insomma un'ora quel canonico a persuadermi, che l'anima mia trovavasi in pericolo di dannazione, e che disubbidire al cardinale era lo stesso
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schivare nuove molestie, e condurre vita ritirata, divisa fra le cure domestiche e lo studio. E perchè l'apprendimento delle storie patrie mi parve
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spiacevole annunzio. Poi, biascicando le parole: "Debbo," disse, "con mio dolore farvi sapere, che il leggere e lo scrivere vi sono proibiti da' superiori
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restate coll'abito secolaresco già indossato di sotto; il cappello e lo scialle avrebbero compiuto il travestimento. Una gentildonna di mia conoscenza
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, destra e solerte, fece leggere a parecchi cardinali. Lo stile patetico del foglio scosse la sensibilità di quei dignitari, i quali vicendevolmente si
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"Recitate un'Ave Maria per me," disse, benedicendomi distintamente. "Requiem eternam!" risposi. Aperto carteggio col vescovo di Castellamare, lo
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penose rimembranze si ristrinsero in un punto impercettibile, pronto pur esso a svanire; e per lo contrario la strada che faceva in carrozza mi parve
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, questa magica visione, l'Italia libera, libera dal golfo di Taranto alle laguna di San Marco.... ? (perchè sulla tua tomba te lo giuro, o Manin, Venezia
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quanti Garibaldi n'ebbe in un solo giorno. E delle mie proprie sensazioni che dirò io? Dirò che con occhi molli per lagrime di gioia sollevai lo
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scena di spavento universale, di scompiglio, di desolazione, da non essere giammai cancellata dalla memoria. Domenico si accostò a mio padre, e lo
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sorelle maggiori colà maritate, femmo lo stesso colle bambine che nella loro iscienza placidamente dormivano, ed io, Giuseppina e nostra madre, amare
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assistenti all'altare; lo stesso santo che riceve le monache nel suo ordine; ed il battesimo del Redentore; suddividesi poi in tanti piccioli
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il lettore riposare sulla loro esattezza, naturalmente franca delle adulterazioni che lo spirito di partito suol interpolare. Fatto incontrastabile
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delle mie aspirazioni. Mentre si allontanava, chiamai la cameriera, e le domandai se lo conosceva di persona, o di nome: quella, nativa di Reggio, rispose
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religiosa. Lo storico od il filosofo che nelle pallide pagine de' Cronisti o nella fantasia depravata del seicento non rinvenisse materiali, capaci di
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S'egli è vero che lo studio del passato divenga tanto più proficuo per un popolo, quanto più ferve in lui il desiderio d'una riforma, opportunissima
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